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sabato 9 maggio 2009
venerdì 1 maggio 2009
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venerdì 27 marzo 2009
mercoledì 25 marzo 2009
sabato 21 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
DROGA: GRASSO, IN ITALIA 'NDRANGHETA HA ESCLUSIVA TRAFFICI
(ANSA) - TRIESTE, 12 MAR - In Italia l'esclusiva dei traffici
di stupefacenti spetta alla 'ndrangheta, ma i 'cartelli' stanno
diventando sempre piu' 'agili' e di breve durata, per sfuggire
ai controlli internazionali.
Lo ha affermato oggi a Trieste il Procuratore nazionale
antimafia, Pietro Grasso, intervenendo alla quinta Conferenza
nazionale sulle droghe.
Ricordando che nel 2008 in Italia gli indagati per traffico
erano ottomila, e 1.179 i procedimenti in atto, Grasso ha
sottolineato che i processi sono in maggior parte localizzati
nel Sud dell'Italia ''ma con collegamenti emergenti - ha
precisato - anche al Nord''.
Oltre alla 'ndrangheta, che per il volume dei traffici e'
stata inserita nella ''black list'' degli Usa per le sanzioni
finanziarie, Grasso ha citato la camorra ''che si va rifornendo
in Spagna e Olanda'' e Cosa Nostra ''che si rivolge ai canali
locali di albanesi, kosovari e nordafricani''.
''Siamo soliti - ha proseguito il magistrato - parlare di
'cartelli' di trafficanti, ma oggi queste organizzazioni sono
passate a un modello piu' agile, in radicale trasformazione,
dove i gruppi si formano e disciolgono dopo l''affare', pur
tenendo i collegamenti con la 'casa madre'. I modelli di Al
Qaida e Jihad - ha sottolineato - hanno purtroppo fatto
scuola''.
Grasso ha quindi auspicato ''un aumento della cooperazione
internazionale di fronte a un'alleanza criminale planetaria. La
comunita' internazionale deve realizzare una cooperazione
giudiziaria per mettere insieme tutte le informazioni per
perseguire una realta' criminale - ha concluso - che sa
sfruttare l'abbattimento delle frontiere e la liberta' dei
mercati''. (ANSA).
BUO
12-MAR-09 13:18
DROGA: GRASSO, LOTTA COMUNE E SENZA QUARTIERE
(ANSA) - TRIESTE, 12 MAR - La lotta alla droga ''da' grandi
risultati, ma i traffici sono tali e tanti che bisogna
continuare insieme la lotta senza quartiere''. Lo ha detto il
procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, arrivando al
Teatro Verdi di Trieste per partecipare alla Conferenza
nazionale sulle politiche antidroga.
''Io mi occupo di repressione - ha spiegato Grasso - ma
ugualmente importanti sono il recupero e la prevenzione. E' una
lotta che non si potra' mai fare senza la cooperazione di tutti
i paesi che vengono colpiti, paesi dove gli stupefacenti vengono
prodotti e paesi dove vengono commercializzati''. Questi sono,
ha concluso, ''reati transnazionali che vengono compiuti in
alcuni paesi ed e' pertanto necessaria la collaborazione di
tutti''. (ANSA).
AB/ARS
12-MAR-09 11:03
martedì 10 marzo 2009
LEGALITA': GRASSO, CREARE 'WHITE LIST' DELLE IMPRESE ONESTE
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - ''Bisogna riuscire a creare una sorta
di white list che e' il contrario di una black list, una sorta
di lista di eccellenza che comprenda tutte quelle imprese che
si vogliono adeguare ai controlli antimafia e a certe
disposizioni''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia
Pietro Grasso, intervenuto a margine della terza edizione della
''Settimana per la legalita''' organizzata a Roma e promossa
dalla presidenza della Regione Lazio.
Secondo Grasso bisognerebbe includere nella white list tutte
quelle imprese che ''decidono di denunciare il pizzo e mettere
la propria contabilita' su un conto unico trasparente''.(ANSA).
Y4J-TZ/STA
10-MAR-09 13:18
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antiracket,
white list
LEGALITA': GRASSO, NON BISOGNA EVITARE OPERE PER PAURA MAFIA
(ANSA) - ROMA, 10 MAR - ''Non si puo', per il timore delle
mafie, evitare di fare opere che servono alla collettivita'. Le
opere bisogna farle, bisogna anche riattivare i cantieri e
sviluppare tutto questo settore che in questo momento e' in
crisi e quindi aiuta l'economia in generale''. Lo ha detto il
procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso rispondendo a chi
gli ha chiesto se ci fossero timori di infiltrazioni delle mafie
nella costruzione delle nuove opere previste dal 'piano casa'
del governo.
Grasso, che e' intervenuto a margine della 'Settimana per la
legalita'' ideata e promossa dalla presidenza della Regione
Lazio e organizzata a Roma ha aggiunto che ''bisogna comunque
riattivarsi in questo settore con la massima attenzione per
evitare che siano le imprese mafiose ad occuparsene''.
''Ci sarebbero strumenti per poterlo evitare - ha aggiunto
Grasso - nel mio ufficio della Procura nazionale antimafia ho
creato un gruppo che si interessa specificatamente di questa
materia sugli appalti delle grandi opere pubbliche cercando di
fornire suggerimenti su come fare per evitare infiltrazioni''.
(ANSA).
Y4J-TZ/SAF
10-MAR-09 13:04
mercoledì 4 marzo 2009
SICUREZZA: RONDE; GRASSO, POSSIBILI SOLO A CERTE CONDIZIONI
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - Le ronde? ''Sono accettabili soltanto
a certe condizioni''. E' l'opinione del Procuratore nazionale
antimafia, Piero Grasso.
''Se le ronde - ha detto a margine della conferenza stampa di
presentazione dell'atto di indirizzo dell'insegnamento
'Cittadinanza e Costituzione' - vengono sentite come un'
esigenza di tutta una comunita' ponendo dei limiti precisi - non
ci si fa giustizia da soli, non si ricorre alla violenza - ma si
svolge soltanto un'attivita' di collaborazione nel segnalare
certi fenomeni, lasciando che poi intervenga chi ha il monopolio
della tutela dell'ordine e della repressione, ovvero lo Stato,
allora le ronde possono essere anche accettate. Se pero' poi
accade che la polizia anziche' inseguire i criminali deve
proteggere le ronde allora si crea un ulteriore problema di
ordine pubblico e questo non e' auspicabile. Non dimentichiamo -
ha ammonito Grasso - che il monopolio della repressione e della
prevenzione e' dello Stato''
Alla domanda su un possibile pericolo di infiltrazioni
mafiose nelle ronde di cittadini, Grasso ha risposto: '' non
credo ci siano le condizioni, loro si fanno gia' le loro
ronde''. (ANSA).
CLL
04-MAR-09 12:06
martedì 3 marzo 2009
DROGA: GRASSO, FONDAMENTALE USO INTERCETTAZIONI PER INDAGINI
(V. 'DROGA: SEQUESTRATE 5 TON. COCAINA...' DELLE 17.41)
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - ''Questa operazione e' stata possibile perche' ora non ci sono limitazioni nella legislazione riguardo le intercettazioni'': lo ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso commentando i risultati dell'operazione ''Albatros 2008'' che ha portato al sequestro di nove tonnellate di cocaina nelle acque dell'Atlantico e allo smantellamento di una organizzazione di trafficanti spagnoli. Se vi fossero state norme che impediscono l'uso delle intercettazioni per il proseguo delle inchieste ''l'indagine - ha affermato Grasso - sarebbe finita prima ancora di incominciare''. Nel corso della conferenza stampa durante la quale sono stati forniti i dettagli dell'operazione, il sostituto procuratore della direzione antimafia di Genova Federico Panichi ha sottolineato come le indagini sul traffico internazionale di stupefacenti possano essere affrontate soltanto attraverso l'utilizzo delle intercettazioni. (ANSA). RC/LOR 03-MAR-09 18:42
(ANSA) - GENOVA, 3 MAR - ''Questa operazione e' stata possibile perche' ora non ci sono limitazioni nella legislazione riguardo le intercettazioni'': lo ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso commentando i risultati dell'operazione ''Albatros 2008'' che ha portato al sequestro di nove tonnellate di cocaina nelle acque dell'Atlantico e allo smantellamento di una organizzazione di trafficanti spagnoli. Se vi fossero state norme che impediscono l'uso delle intercettazioni per il proseguo delle inchieste ''l'indagine - ha affermato Grasso - sarebbe finita prima ancora di incominciare''. Nel corso della conferenza stampa durante la quale sono stati forniti i dettagli dell'operazione, il sostituto procuratore della direzione antimafia di Genova Federico Panichi ha sottolineato come le indagini sul traffico internazionale di stupefacenti possano essere affrontate soltanto attraverso l'utilizzo delle intercettazioni. (ANSA). RC/LOR 03-MAR-09 18:42
mercoledì 25 febbraio 2009
INTERCETTAZIONI: GRASSO, CON DDL PROVENZANO SAREBBE LIBERO
PERPLESSITA' PROCURATORE ANTIMAFIA ASCOLTATO DALLA COMMISSIONE
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - ''Lo avremo preso Provenzano, lo storico capo latitante di Cosa Nostra, se avessimo avuto in vigore norme come quelle previste dall'attuale ddl sulle intercettazioni che appesantiscono moltissimo il ricorso alle riprese visive che ci hanno consentito, con telecamere piazzate in tutta Corleone, di arrivare al rifugio del boss?''. La domanda retorica viene dal Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso al termine dell'audizione svoltasi oggi in Commissione Antimafia nell'ambito della quale ''da tecnico'' ha evidenziato molte criticita' del ddl con il quale il governo vuole modificare il regime delle captazioni visive e ambientali. ''Nonostante i tanti passi in avanti fatti con le modifiche al ddl - ha detto Grasso - mi pare che ci siano problemi generali che continuano a rimanere''. Tra questi, con diretta incidenza sulle indagini di criminalita' organizzata, c'e' appunto quello della ''perfetta equiparazione tra riprese visive e acquisizione dei tabulati: saranno utilizzabili le riprese, fatte con telecamere piazzate dalla polizia, dal momento che ora e' richiesta una autorizzazione equipollente a quella per le intercettazioni?''. Secondo Grasso il ddl avra' una ''refluenza sui reati di mafia e terrorismo''. ''Gia' abbiamo molti problemi perche' sempre piu' i clan comunicano con Skype e altri mezzi che non sono intercettabili - ha aggiunto il capo della procura antimafia - se poi ci limitano anche l'uso degli strumenti che abbiamo, come appunto le intercettazioni, allora diventa una contraddizione invocare la necessita' di dare maggiore sicurezza ai cittadini e poi togliere agli inquirenti gli strumenti per la prevenzione dei reati. Vanno puniti gli eccessi nel ricorso alle intercettazioni, ma non si possono togliere le intercettazioni''. (ANSA). NM 25-FEB-09 17:27
(ANSA) - ROMA, 25 FEB - ''Lo avremo preso Provenzano, lo storico capo latitante di Cosa Nostra, se avessimo avuto in vigore norme come quelle previste dall'attuale ddl sulle intercettazioni che appesantiscono moltissimo il ricorso alle riprese visive che ci hanno consentito, con telecamere piazzate in tutta Corleone, di arrivare al rifugio del boss?''. La domanda retorica viene dal Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso al termine dell'audizione svoltasi oggi in Commissione Antimafia nell'ambito della quale ''da tecnico'' ha evidenziato molte criticita' del ddl con il quale il governo vuole modificare il regime delle captazioni visive e ambientali. ''Nonostante i tanti passi in avanti fatti con le modifiche al ddl - ha detto Grasso - mi pare che ci siano problemi generali che continuano a rimanere''. Tra questi, con diretta incidenza sulle indagini di criminalita' organizzata, c'e' appunto quello della ''perfetta equiparazione tra riprese visive e acquisizione dei tabulati: saranno utilizzabili le riprese, fatte con telecamere piazzate dalla polizia, dal momento che ora e' richiesta una autorizzazione equipollente a quella per le intercettazioni?''. Secondo Grasso il ddl avra' una ''refluenza sui reati di mafia e terrorismo''. ''Gia' abbiamo molti problemi perche' sempre piu' i clan comunicano con Skype e altri mezzi che non sono intercettabili - ha aggiunto il capo della procura antimafia - se poi ci limitano anche l'uso degli strumenti che abbiamo, come appunto le intercettazioni, allora diventa una contraddizione invocare la necessita' di dare maggiore sicurezza ai cittadini e poi togliere agli inquirenti gli strumenti per la prevenzione dei reati. Vanno puniti gli eccessi nel ricorso alle intercettazioni, ma non si possono togliere le intercettazioni''. (ANSA). NM 25-FEB-09 17:27
lunedì 23 febbraio 2009
CRIMINALITA': GRASSO, CON EUROJUST PER CONTRASTARE TRAFFICI (2)
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''Da un approfondimento abbiamo
valutato che il problema era duplice: il primo tecnologico, il
secondo giuridico''. Lo dice il capo della procura nazionale
antimafia, Pietro Grasso.
''Poiche' presentava aspetti internazionali - aggiunge - che
coinvolgevano tutti i paesi dell'Ue, e' stata richiesta a
Eurojust una riunione per affrontare il problema a livello
comunitario. Sono stati convocati tecnici di tutti i paesi
d'Europa, ma il responso e' stato unanime: qualsiasi
intercettazioni su queste queste tecnologie era impossibile''.
''Vi e' un altro problema che riguarda principalmente
l'Italia - aggiunge Grasso - che e' un Paese ove non si puo'
avere la concessione all'esercizio di una rete telefonica senza
che si predispongano gli strumenti che garantiscano
l'intercettazione giudiziaria. La tecnologia Voip non installa i
propri server in Italia, e si avvale di una rete virtuale che
sfrutta i collegamenti di tutti gli utenti che aderiscono al
sistema. Si e' riusciti ad ottenere una pronuncia da parte
dell'autorita' e del ministero delle Comunicazioni, secondo cui
anche in queste condizioni l'utente utilizza comunque una rete
che ha bisogno della nostra legge di una concessione''. (ANSA).
ABB
23-FEB-09 19:45
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CRIMINALITA': GRASSO, CON EUROJUST PER CONTRASTARE TRAFFICI
(V.'CRIMINALITA': INTERCETTAZIONI,INDAGINE...'DELLE 17:30 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''La procura nazionale antimafia e' in continuo collegamento con Eurojust per avere l'appoggio degli altri paesi europei interessati come il nostro a contrastare la grande criminalita' organizzata e tutti i suoi turpi traffici''. Lo dice Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, commentando l'iniziativa di Eurojust per studiare le tecniche per controllare le conversazioni telefoniche quando viene usato il sistema Voip su internet. ''Il problema che gia' ci siamo trovati ad affrontare due anni fa - spiega il capo della Dna - e' sorto quando nel corso di alcune intercettazioni telefoniche abbiamo ascoltato che due mafiosi che trafficavano in stupefacenti si contattavano telefonicamente per poi darsi un appuntamento sul computer. Da li' abbiamo compreso che i criminali usavano tecnologie che non consentivano intercettazioni''.(SEGUE). ABB 23-FEB-09 19:39
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''La procura nazionale antimafia e' in continuo collegamento con Eurojust per avere l'appoggio degli altri paesi europei interessati come il nostro a contrastare la grande criminalita' organizzata e tutti i suoi turpi traffici''. Lo dice Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, commentando l'iniziativa di Eurojust per studiare le tecniche per controllare le conversazioni telefoniche quando viene usato il sistema Voip su internet. ''Il problema che gia' ci siamo trovati ad affrontare due anni fa - spiega il capo della Dna - e' sorto quando nel corso di alcune intercettazioni telefoniche abbiamo ascoltato che due mafiosi che trafficavano in stupefacenti si contattavano telefonicamente per poi darsi un appuntamento sul computer. Da li' abbiamo compreso che i criminali usavano tecnologie che non consentivano intercettazioni''.(SEGUE). ABB 23-FEB-09 19:39
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CRIMINALITA': GRASSO, OCCORRONO NORME PER CONTROLLARE SKYPE
(V. ''CRIMINALITA': INTERCETTAZIONI, INDAGINE...'' DELLE 17:29)
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''Appare urgente ed indifferibile inserire nel nostro ordinamento una norma che imponga a Skype che ha sede in Lussemburgo, di richiedere la concessione e di apprestare obbligatoriamente le tecnologie, cioe' le chiavi cifrate, per intercettare le comunicazioni''. Lo dice Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, commentando l'iniziativa di Eurojust per studiare le tecniche per controllare le conversazioni telefoniche quando viene usato il sistema Voip su internet. ''Il ministro dell'interno Maroni - dice Grasso - durante una recente conferenza stampa si e' dichiarato sensibile e disponibile ad intervenire per la soluzione del problema, sia dal punto di vista tecnologico, aprendo un tavolo tecnico, sia da un punto di vista giuridico, proponendo degli emendamenti, che potrebbero essere inseriti in una delle due leggi in discussione in Parlamento, quella sulle intercettazioni o sulla sicurezza''.(ANSA). ABB 23-FEB-09 19:29
(ANSA) - ROMA, 23 FEB - ''Appare urgente ed indifferibile inserire nel nostro ordinamento una norma che imponga a Skype che ha sede in Lussemburgo, di richiedere la concessione e di apprestare obbligatoriamente le tecnologie, cioe' le chiavi cifrate, per intercettare le comunicazioni''. Lo dice Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, commentando l'iniziativa di Eurojust per studiare le tecniche per controllare le conversazioni telefoniche quando viene usato il sistema Voip su internet. ''Il ministro dell'interno Maroni - dice Grasso - durante una recente conferenza stampa si e' dichiarato sensibile e disponibile ad intervenire per la soluzione del problema, sia dal punto di vista tecnologico, aprendo un tavolo tecnico, sia da un punto di vista giuridico, proponendo degli emendamenti, che potrebbero essere inseriti in una delle due leggi in discussione in Parlamento, quella sulle intercettazioni o sulla sicurezza''.(ANSA). ABB 23-FEB-09 19:29
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giovedì 19 febbraio 2009
INTERCETTAZIONI: GRASSO,NO A LIMITAZIONI PER QUELLE SU MAFIE
(ANSA) - ROMA, 19 FEB - ''Non facciamoci del male da soli,
non limitiamo le intercettazioni nelle indagini sulla
criminalita' organizzata''. Lo ha chiesto il procuratore
nazionale antimafia, Piero Grasso, rivolgendosi al ministro
dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso della presentazione del
libro 'Fratelli di sangue', di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso.
''Abbiamo bisogno - ha spiegato Grasso - di strumenti
investigativi validi ed il sistema di protezione per le indagini
sulla criminalita' organizzata non e' assolutamente completo''.
Ad esempio, ha osservato, ''quando si chiede che per procedere
ad intercettazioni ci vogliono elementi che non risultino da
precedenti intercettazioni sullo stesso argomento, e' difficile
accettarlo. Bisogna capire che le indagini sono spesso un
rincorrersi di intercettazioni''.
Altra critica sollevata dal procuratore nazionale antimafia
riguarda le autorizzazioni per le riprese visive. ''Se c'e' una
telecamera pubblica - ha rilevato - e io vedo commettere una
rapina, quella ripresa e' forse inutilizzabile perche' ci voleva
l'autorizzazione del magistrato? Ma allora che le mettiamo a
fare le telecamere pubbliche se poi non possiamo utilizzare i
filmati''.(ANSA).
NE/IMP
19-FEB-09 19:54
martedì 10 febbraio 2009
MAFIA: GRASSO, DONNE IN PRIMA LINEA PER CONTRASTO
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - ''Donne di mafia'' in prima linea per
contrastare la criminalita' organizzata: e' la speranza del
procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, che in occasione
della presentazione a Roma del libro ''Ero cosa loro'', scritto
a 4 mani dalla collaboratrice di giustizia Giusy Vitale e dalla
giornalista Cammilla Costanzo, ha sottolineato come le donne di
mafia svolgono un ruolo importante in quell'universo, ''con il
loro umile silenzio per proteggere il boss o spingendolo a
collaborare''. O come nel caso di Giusy Vitale diventando
collaboratrici di giustizia.
''Quella di Giusy Vitale - ha detto la Costanzo - e' la
storia di vita di una donna. Non contiene atti processuali o
rivelazioni particolari, ma e' una storia che dovrebbe insegnare
il rispetto per la Sicilia e l'Italia e la sconfitta della mafia
con scelte coraggiose''. Il procuratore antimafia e' convinto
che si e' di fronte a una rivoluzione culturale, che bisogna
alimentare attraverso le donne e la societa'. ''Il fatto che si
parli poco di mafia - ha detto a margine della presentazione -
e' un fatto negativo perche' tanti subiscono violenza e
intimidazioni''. Cio' nonostante secondo Grasso Cosa nostra
sarebbe in crisi dal momento che ''i detenuti non hanno a chi
rivolgersi se non alle donne e ai vecchi''. (ANSA).
YZD-FBB/STA
10-FEB-09 20:32
sabato 31 gennaio 2009
INTERCETTAZIONI: GRASSO, GESTORI OFFRANO GRATIS SERVIZI
(ANSA) - PALERMO, 31 GEN - ''Ci sono dei margini per
risparmiare sulle spese per le intercettazioni. Ad esempio si
potrebbe pretendere che il gestori telefonici offrano
gratuitamente certi servizi come, appunto, quelli legati alle
intercettazioni''.
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso,
a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario
in corso a Palermo. (ANSA).
SR/LU
31-GEN-09 12:31
INTERCETTAZIONI: GRASSO, PERPLESSITA' SUL DDL DEL GOVERNO
(ANSA) - PALERMO, 31 GEN - ''Il nuovo Ddl del governo ha
aggiustato qualcosa. Ma ci lascia perplessi l'idea di
subordinare le intercettazioni all'esistenza di indizi di
colpevolezza che sono qualcosa in piu' degli indizi di reato
posti dalla legge, fino ad ora, come presupposto''.
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso a
margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario
in corso a Palermo.
''L'intercettazione - ha aggiunto - e' uno strumento di
indagine. Quando si hanno gia' indizi di colpevolezza,
l'intercettazione potrebbe non essere piu' necessaria''. (ANSA).
SR/LU
31-GEN-09 10:27
mercoledì 28 gennaio 2009
INTERCETTAZIONI:GRASSO, CON PENTITI DECISIVE CONTRO LA MAFIA
(ANSA) - ROMA, 28 GEN - I 'pentiti' e le intercettazioni sono
''gli unici strumenti per garantire l'integrita' della prova''
nelle inchieste di mafia. Lo ha detto il procuratore nazionale
antimafia, Pietro Grasso, durante una conferenza alla Scuola di
perfezionamento per le Forze di polizia.
''Oggi - ha detto Grasso - c'e' il tentativo di
ridimensionare le intercettazioni. Certamente si e' esagerato in
un certo senso e ci voleva forse un maggiore controllo per
cercare di evitare queste situazioni, pero' non c'e' dubbio che
le intercettazioni telefoniche e i collaboratori di giustizia
sono gli unici strumenti per poter garantire l'integrita' della
prova nella fase che va dalle indagini fino al dibattimento''.
Grasso ha anche sottolineato un altro aspetto, relativo ai
'luoghi' dove possono essere intercettati i colloqui. L'ambiente
carcerario, ad esempio, ha detto, ''e' una fonte inesauribile di
informazioni''; per questo, ''adesso mi trovo a dover combattere
contro iniziative legislative che prevedono, per poter emettere
un'intercettazione ambientale, che bisogna avere la prova che
dentro quell'ambiente si stia svolgendo un'attivita' criminale:
un po' difficile pensare di poter motivare cosi' un'ambientale
in un carcere. Dunque mi trovo a contrastare queste tendenze che
forse valgono per il domicilio di una persona, che va protetto,
questo si', ma non credo possano valere anche in posti come il
carcere, o come per esempio le stanze dei commissariati dove si
appoggiano dei sospettati e dove a volte certe intercettazioni
hanno dato la soluzione di casi irrisolvibili''.
''Io credo che non avere piu' questi mezzi a disposizione per
scoprire i reati e i responsabili sia un grave vulnus per il
nostro lavoro'', ha aggiunto Grasso, secondo cui, comunque,
''naturalmente ci adegueremo alle decisioni del Parlamento''.
(ANSA).
SV
28-GEN-09 18:31
martedì 20 gennaio 2009
CAMORRA: GRASSO, RIVOLUZIONE CULTURALE PER VINCERE GUERRA
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - ''Si puo' vincere la battaglia contro
la camorra o le altre organizzazioni criminali, ma per vincere
la guerra ci vuole qualcosa in piu', serve una rivoluzione
culturale''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia,
Pietro Grasso, a margine della cerimonia al Viminale in cui il
ministro dell'Interno Roberto Maroni, ha salutato gli autori
dell'arresto del latitante camorrista Giuseppe Setola.
L'arresto di Setola, ha spiegato Grasso, ''e' un risultato
importante, ora ne aspettiamo altri''. In proposito, il
procuratore ha ricordato che Iovine e Zagaria sono i latitanti
di punta da catturare per quanto riguarda la camorra. (ANSA).
NE/SAI
20-GEN-09 12:56
mercoledì 14 gennaio 2009
CAMORRA: SETOLA;GRASSO,IMPORTANTI INDAGINI SU FAVOREGGIATORI
(ANSA) - NAPOLI, 14 GEN - ''Dalla delusione dei giorni scorsi
dovuta alla mancata cattura, si e' arrivati oggi alla bella
notizia dell'arresto di Giuseppe Setola''. Lo afferma il
Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che si
congratula con i carabinieri del Comando provinciale di Caserta
che hanno eseguito l'arresto e con i pm della Direzione
distrettuale antimafia di Napoli che ha coordinato le indagini.
''Questo risultato - dice Grasso - viene dopo la particolare
attenzione e pressione investigativa posta sul territorio voluta
dal ministero dell'Interno, e coordinata dalla Dda di Napoli.
La dimostrazione e' proprio il sequestro compiuto stamani dalla
Guardia di finanza di tutti i beni posseduti da Setola e dai
suoi prestanome''. Il capo della procura nazionale spiega che
all'arresto del latitante si e' pure arrivati con: ''Le indagini
seguite alla cattura prima, e alla collaborazione poi, di alcuni
degli uomini di Setola che hanno fatto conoscere il personaggio,
le sue imprese delittuose, la sua fredda determinazione di
conquistare con violenza il pieno controllo del territorio,
messo in crisi dalle precedenti azioni repressive delle forze
dell'ordine''.(ANSA).
ABB
14-GEN-09 18:53
CAMORRA: SETOLA; GRASSO, DORMIVA CON ARMI SOTTO IL CUSCINO
(ANSA) - NAPOLI, 14 GEN - ''Setola aveva ormai le ore contate
perche' si era fatta attorno a lui terra bruciata ed era
costretto a cercare sempre nuovi favoreggiatori per coprire la
latitanza, tanto che era costretto a dormire ogni notte in un
luogo diverso e sempre con le armi sotto il cuscino''. Lo dice
il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, commentando
l'arresto eseguito oggi dai carabinieri del latitante Giuseppe
Setola. Il capo della Dna si e' congratulato con il ministro
dell'Interno, Roberto Maroni e con il comandante generale
dell'Arma, Gianfrancesco Siazzu.
''La concentrazione dell'interesse investigativo sulla
cattura di Setola - aggiunge Grasso - non dovrebbe comunque aver
trascurato la ricerca di due latitanti di ben altro spessore
come Antonio Iovine e Michele Zagaria, che costituiscono oggi la
mente strategica anche sotto il profilo degli affari dei clan e
delle collusioni, infiltrazioni nell'imprenditoria e nella
politica e pubblica amministrazione. Entrambi, infatti, dalla
latitanza continuano a gestire i propri affari illeciti''.
Grasso sottolinea che: ''La procura nazionale antimafia segue
con attenzione le indagini rivolte alla cattura di questi
latitanti e auspica che presto si possa raggiungere i medesimi
brillanti risultati ottenuti per Setola''.(ANSA).
ABB
14-GEN-09 18:26
martedì 13 gennaio 2009
ARRESTATO RE VIDEOPOKER:GRASSO, ATTACCO A PATRIMONI ILLECITI
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 GEN - ''L'arresto
dell'imprenditore Gioacchino Campolo dimostra che la lotta ai
patrimoni illeciti continua a dare i suoi frutti, soprattutto in
Calabria''. Lo dice Pietro Grasso, procuratore nazionale
antimafia, commentando l'arresto avvenuto stamani di Gioacchino
Campolo per trasferimento fraudolento di valori eseguito dalla
Guardia di Finanza.
''L'attivita' di magistrati e investigatori contro la
'ndrangheta - afferma Grasso - proseguira' sempre su questa
linea dell'aggressione ai patrimoni illeciti. L'attivita' contro
la 'ndrangheta, infatti e' costellata non solo dall'arresto
avvenuto nelle scorse settimane di uomini che fanno parte delle
cosche, ma anche dei latitanti, che spesso trovano riparo anche
in altre citta', come a Roma dove e' stato catturato l'ultimo
ricercato le cui indagini erano coordinate dalla Direzione
distrettuale antimafia di Reggio Calabria''. (ANSA).
ABB/FLC
13-GEN-09 10:12
venerdì 9 gennaio 2009
MAFIA: GRASSO, POLITICA DIA IL BUON ESEMPIO
(ANSA) - PALERMO, 9 GEN - ''I buoni esempi devono venire
dalla politica, dalle varie istituzioni. Vorrei che i giovani
avessero dei punti di riferimento su cui modellare i propri
valori, su cui basare il proprio futuro''. Lo ha detto a Sky
Tg24 Pomeriggio, il procuratore nazionale Antimafia, Pietro
Grasso, aggiungendo:''comunque anche politici tra cui Mattarella
e La Torre, sono morti per contrastare il fenomeno mafia''.
''Ma questo fenomeno, che porta a corruzione, a compromesso -
ha osservato Grasso - e' antesignano di un sistema che oggi
vediamo sempre piu' diffuso''. Il procuratore ha parlato di
sistemi adottati dalla mafia e trasportati su altri livelli:
''ad esempio la conquista del territorio, che e' prerogativa del
mafioso, e una politica clientelare che cerca di raggiungere
l'occupazione di un ospedale o la nomina di un primario. Cose
considerate come metodo accettato da tutti: la giustificazione
e' che se non lo faccio io, lo fa qualche altro al posto mio. E
nessuno ha il coraggio, in nessuna categoria, di dire no''.
Per Grasso ''e' come un sistema di club, che se ne fai parte
hai diritto a privilegi, favori, raccomandazioni. Spesso anche
legalmente non si puo' trovare un reato. Non deve essere la
magistratura o la giustizia a risolvere questi problemi. Esiste
una responsabilita' politica, professionale, individuale.
Dovremmo tutti cominciare a dire no a certi sistemi,
innanzitutto a non chiedere favori''. (ANSA).
COM-NU/LU
09-GEN-09 17:58
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mercoledì 7 gennaio 2009
giovedì 1 gennaio 2009
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