lunedì 19 luglio 2010
BORSELLINO: GRASSO, FORSE ADESSO VERITA' PIU' VICINA
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Molti dicono che ci sono poche
persone a commemorare Paolo Borsellino, ma il problema non e' la
presenza qui in via D'Amelio ma il cambiamento che sicuramente
c'e' stato nelle coscienze''. Lo ha detto il procuratore
nazionale antimafia Pietro Grasso, in via Mariano D'Amelio per
ricordare il giudice ucciso assieme alla scorta 18 anni fa.
''Questi anni non sono passati invano - ha ribadito - Tanti
palermitani hanno reagito a momenti come questi. C'e' un nuovo
modo di vivere e affrontare le cose. Forse adesso la verita' e'
piu' vicina. In ogni caso, io l'ho sempre cercata ovunque si
trovi''. (ANSA).
Y7P-NU/GIU
19-LUG-10 19:01
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BORSELLINO: GRASSO, LO RICORDO OGNI GIORNO
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Io ricordo ogni giorno Paolo
Borsellino e le altre vittime della mafia, come Giovanni
Falcone. Oggi sono qui perche' e' un'occasione particolare, ma
non c'e' giorno che io non pensi a loro''.
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
che ha partecipato, a Palermo, alla cerimonia di commemorazione
organizzata per il 18/o anniversario della strage di via
D'Amelio. (ANSA).
SR/GIM
19-LUG-10 11:18
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BORSELLINO: GRASSO,CHE NON FU SOLO MAFIA LO SAPPIAMO DA ANNI
(ANSA) - PALERMO, 19 LUG - ''Che la strage di via D'Amelio
non fu solo responsabilita' della mafia lo sapevamo da anni. E'
un'intuizione vecchia. Ora il problema e' trovare gli elementi
processuali che accertino questa verita'''.
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso
intervenuto alla cerimonia di commemorazione dell'eccidio in cui
persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta organizzata
nella caserma della polizia Lungaro a Palermo.
''Non si puo' parlare di costi o di tempi - ha aggiunto -. Le
vittime hanno il diritto di conoscere quanta piu' verita'
possibile''.
Ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle
dichiarazioni del procuratore aggiunto di Caltanissetta Domenico
Gozzo, che ha definito la strage di via D'Amelio un ''golpe'',
Grasso ha risposto: ''non parlo di indagini in corso''. (ANSA).
SR/GIM
19-LUG-10 11:15
martedì 13 luglio 2010
'NDRANGHETA: GRASSO, VIOLATA PRIVACY DI MOLTI AFFILIATI
(ANSA) - MILANO, 13 LUG - ''Abbiamo violato la privacy di
molti 'ndranghetisti''. Lo ha detto ironizzando il procuratore
antimafia Piero Grasso, rispondendo durante la conferenza stampa
per gli arresti eseguiti oggi tra Calabria e Lombardia, alla
domanda di un giornalista che chiedeva cosa rimarrebbe
dell'inchiesta che ha portato a 305 fermi se il ddl sulle
intercettazioni fosse gia' legge.
''Ci sono emendamenti in discussione e comunque il ddl sulle
intercettazioni non si applicherebbe in ogni caso alle indagini
per associazione mafiosa - ha precisato il procuratore della
repubblica Reggio Calabria Pignatone -. Una cosa pero' la posso
dire, riportando una battuta di una recentissima intercettazione
dei capi cosca, dove uno dei boss riferisce che 'la rovina degli
uomini (intesi gli affiliati) sono le macchine e i telefonini''.
In apertura di conferenza stampa anche il procuratore
aggiunto di Milano Ilda Boccassini aveva sottolineato
l'importanza nell'ambito dell'inchiesta delle intercettazioni,
sia telefoniche che ambientali. (ANSA).
YXC-RT/LP
13-LUG-10 20:15
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intercettazioni,
privacy
'NDRANGHETA: GRASSO, INCHIESTA E' ULTERIORE PASSO IN AVANTI
(ANSA) - MILANO, 13 LUG - L'inchiesta coordinata dalla Dda di
Milano e di Reggio Calabria ''costituisce un ulteriore passo in
avanti contro la 'Ndrangheta che in passato si e' rafforzata''.
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso nel
corso di una conferenza stampa a Milano per illustrare
l'operazione condotta oggi da carabinieri e polizia e che ha
portato a oltre 300 arresti in tutta Italia.
Grasso ha voluto sottolineare come dalle indagini sia emersa
una organizzazione con struttura ''unitaria, verticistica e
piramidale''.
Inoltre, il procuratore antimafia ha spiegato che le
decisioni venivano 'ratificate' nel territorio di origine, cioe'
in Calabria. Grasso ha parlato di una organizzazione che opera
in modo da gestire la spartizione degli appalti, pilotando la
loro distribuzione. Ha inoltre ricordato che gli inquirenti e
gli investigatori sono stati in grado di ricostruire i diversi
gradi in cui si e' organizzata la 'Ndrangheta. (ANSA).
BRU/LP
13-LUG-10 17:36
domenica 11 luglio 2010
TANGENTI:TRENITALIA;GRASSO,COLPIRE DI PIU' CORRUZIONE PRIVATI
(ANSA) - FIRENZE, 11 LUG - ''Bisogna migliorare le nostre
leggi, per esempio bisogna colpire piu' gravemente la corruzione
tra privati, specie oggi che tante ex societa' pubbliche si sono
trasformate in private''. Lo ha detto durante un dibattito a
Firenze il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, anche
traendo spunto dall'inchiesta sulle presunti tangenti per gli
appalti in Trenitalia.
''Prendiamo le Ferrovie dello Stato; Trenitalia e' diventata
privata pero' sono sorti problemi giuridici quando si agisce su
questo tema - ha spiegato Grasso - e' vero, si', che c'e'
capitale pubblico e c'e' capitale privato in questo tipo di
societa', ma diventa problematico stabilire se si applica o no
la corruzione del pubblico ufficiale''. Grasso, quindi, ha
continuato dicendo: ''Perche' allora non fare una norma ad hoc,
una norma che equipara la corruzione del privato infedele
rispetto alla societa' presso cui lavora e il quale fornisce a
concorrenti o ad altri il frutto delle sue conoscenze
nell'ambito della societa' stessa''. Grasso ha ancora spiegato
che, per questi profili ''esiste un articolo del codice civile
che punisce soci e amministratori infedeli, ma lo fa con una
pena veramente irrisoria''.
Sempre parlando nello stesso dibattito - organizzato durante
la festa provinciale di Sinistra Ecologia e Liberta' -, Grasso
sul reato di corruzione ha ricordato che ''in Europa si parla di
'traffico di influenza', un tipo di corruzione che viene punita
non in ragione del rapporto di dare e avere tra pubblico
ufficiale e privato, ma punita per il solo fatto che il dovere
del pubblico ufficiale viene messo a servizio del privato.
Questa fattispecie viene punita indipendentemente
dall'individuazione dell'atto concreto'' di un compenso, di un
favore e di una consegna di una tangente o di un regalo.(ANSA).
GUN/IMP
11-LUG-10 20:15
INTERCETTAZIONI: GRASSO, ASPETTO MODIFICHE, ANCORA FIDUCIOSO
(ANSA) - FIRENZE, 11 LUG - ''Mi aspetto delle modifiche, sono
sempre stato fiducioso, ho sempre detto che qualcosa si puo'
aggiustare. Le indicazioni sono state date al Parlamento, ora la
scelta e' politica''. Lo ha detto il procuratore nazionale
Antimafia, Piero Grasso, a Firenze, a proposito del disegno di
legge sulle intercettazioni, prima di partecipare ad un
dibattito organizzato alla festa provinciale di Sinistra
Ecologia e Liberta'.
Grasso, riferendosi alla propria audizione in commissione
parlamentare, ha aggiunto che ''e' stata indicata una serie di
punti al Parlamento, non credo che se ne possa scegliere
qualcuno a scapito di altri. Sono elementi, comunque, che,
modificandoli, possono non portare a limitare l'uso di questo
strumento, importantissimo per la lotta alla criminalita',
organizzata e non''. (ANSA).
GUN/FV
11-LUG-10 18:53
martedì 6 luglio 2010
DDL ANTICORRUZIONE: GRASSO, OCCHIO ALL'AUTORICICLAGGIO
NORME EFFICACI CONTRO 'CORRUZIONE FUNZIONALE'
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - La corruzione e' un fenomeno in rapida evoluzione ''e non si fonda piu' solo sullo scambio favore contro denaro, ma essa e' diventata una catena di influenze fra piu' soggetti'': e' l'analisi fatta da Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, ascoltato dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato nell'ambito dell'esame del ddl anticorruzione del governo. La fattispecie del ''traffico di influenza'' per Grasso e' assimilabile alla ''corruzione funzionale''. ''Si tratta di una fattispecie gia' prevista nella Convenzione di Strasburgo del 27 gennaio 1999 non ancora recepita nell'ordinamento penale del nostro Paese. ''Questo comporta - spiega Grasso conversando con il cronista - che la corruzione puo' consistere nel fatto di dare del denaro o altra utilita' ad un pubblico ufficiale nei confronti del quale si esercita un'influenza sulle decisioni''. Senza fare riferimenti precisi, anche se le vicende di Anemone e Balducci sono ancora fresche, Grasso ha osservato che proprio guardando ''a recenti indagini abbiamo visto emergere un reato di rapporti e di relazioni, fatto appunto di soldi, di favori, di privilegi che costituiscono l'evoluzione della corruzione''. Ad avviso di Grasso e' importante che il provvedimento all'esame delle Commissioni di Palazzo Madama possa accogliere delle norme specifiche ''sulla fattispecie dell'autoriciclaggio, perche' esso avviene estero su estero''. (ANSA). CLA 06-LUG-10 17:45
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - La corruzione e' un fenomeno in rapida evoluzione ''e non si fonda piu' solo sullo scambio favore contro denaro, ma essa e' diventata una catena di influenze fra piu' soggetti'': e' l'analisi fatta da Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, ascoltato dalle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato nell'ambito dell'esame del ddl anticorruzione del governo. La fattispecie del ''traffico di influenza'' per Grasso e' assimilabile alla ''corruzione funzionale''. ''Si tratta di una fattispecie gia' prevista nella Convenzione di Strasburgo del 27 gennaio 1999 non ancora recepita nell'ordinamento penale del nostro Paese. ''Questo comporta - spiega Grasso conversando con il cronista - che la corruzione puo' consistere nel fatto di dare del denaro o altra utilita' ad un pubblico ufficiale nei confronti del quale si esercita un'influenza sulle decisioni''. Senza fare riferimenti precisi, anche se le vicende di Anemone e Balducci sono ancora fresche, Grasso ha osservato che proprio guardando ''a recenti indagini abbiamo visto emergere un reato di rapporti e di relazioni, fatto appunto di soldi, di favori, di privilegi che costituiscono l'evoluzione della corruzione''. Ad avviso di Grasso e' importante che il provvedimento all'esame delle Commissioni di Palazzo Madama possa accogliere delle norme specifiche ''sulla fattispecie dell'autoriciclaggio, perche' esso avviene estero su estero''. (ANSA). CLA 06-LUG-10 17:45
lunedì 5 luglio 2010
INTERCETTAZIONI:GRASSO;FIDUCIOSO SU MODIFICHE IN PARLAMENTO
E' QUANTO AUSPICA IN UN'INTERVISTA A 'LE FIGARO'
(ANSA) - PARIGI, 5 LUG - Il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, torna ad esprimere la sua contrarieta' rispetto al disegno di legge che regola le intercettazioni. Questa volta lo fa in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro in cui si dice tuttavia ''molto fiducioso'' sul fatto che il testo di legge ''sara' rivisto e corretto''. ''Dopo la mia audizione, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha detto che bisogna modificarlo'', ricorda ancora Grasso, riferendosi al suo intervento a Montecitorio alla fine della scorsa settimana, quando ha presentato una serie di obiezioni all'attuale ddl, che a suo avviso rischia di ostacolare le indagini di mafia e terrorismo. Nell'intervista al quotidiano francese, Grasso sottolinea anche che la Mafia ''non e' piu' in grado di concepire grandi attentati contro lo Stato, come negli anni '80 e '90''. Per lui, Cosa nostra e' ''meno pericolosa'' di una volta. La sua ''direzione strategica'' e' stata smantellata dopo la cattura di Toto Riina nel 1993. ''Allora - spiega Grasso - aveva 5.000 membri. Questa volta possiamo ragionevolmente stimare che non sono piu' della meta', mentre il livello di reclutamento e' notevolmente peggiorato''. ''Piccoli trafficanti di droga sono stati promossi al rango di uomini d'onore, senza averne la capacita' ne l'intelligenza strategica'', conclude Grasso.(ANSA). Z04 05-LUG-10 17:47
(ANSA) - PARIGI, 5 LUG - Il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, torna ad esprimere la sua contrarieta' rispetto al disegno di legge che regola le intercettazioni. Questa volta lo fa in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro in cui si dice tuttavia ''molto fiducioso'' sul fatto che il testo di legge ''sara' rivisto e corretto''. ''Dopo la mia audizione, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha detto che bisogna modificarlo'', ricorda ancora Grasso, riferendosi al suo intervento a Montecitorio alla fine della scorsa settimana, quando ha presentato una serie di obiezioni all'attuale ddl, che a suo avviso rischia di ostacolare le indagini di mafia e terrorismo. Nell'intervista al quotidiano francese, Grasso sottolinea anche che la Mafia ''non e' piu' in grado di concepire grandi attentati contro lo Stato, come negli anni '80 e '90''. Per lui, Cosa nostra e' ''meno pericolosa'' di una volta. La sua ''direzione strategica'' e' stata smantellata dopo la cattura di Toto Riina nel 1993. ''Allora - spiega Grasso - aveva 5.000 membri. Questa volta possiamo ragionevolmente stimare che non sono piu' della meta', mentre il livello di reclutamento e' notevolmente peggiorato''. ''Piccoli trafficanti di droga sono stati promossi al rango di uomini d'onore, senza averne la capacita' ne l'intelligenza strategica'', conclude Grasso.(ANSA). Z04 05-LUG-10 17:47
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