domenica 23 maggio 2010

FALCONE: GRASSO, ERA INVISO A TANTI CENTRI DI INTERESSE

(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Falcone era il nemico numero uno della mafia, ma era inviso anche a tanti centri di interesse. Era un personaggio scomodo per il suo impegno per il recupero della legalita' che urtava gli interessi di troppa gente''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervenendo al convegno organizzato nel bunker dell'Ucciardone per il diciottesimo anniversario dell'uccisione di Falcone. ''Falcone e Borsellino - ha aggiunto - sono i miti, i punti di riferimento che mi aiutano nei momenti di sconforto. Falcone non si sarebbe accontentato di ridimensionare la mafia, ma voleva aggredire la specificita' che rende la mafia un soggetto che partecipa al potere anche con le sue relazioni esterne''. (ANSA). SR 23-MAG-10 12:27

FALCONE: GRASSO,ANDREMO AVANTI PER CERCARE VERITA' SU STRAGI

(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Si sappia: noi magistrati andremo avanti a tutta forza con rigore, sebbene con mezzi e risorse limitati, a cercare la verita' sulle stragi di Capaci e via d'Amelio e sulle bombe di Roma, Firenze e Milano''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervenendo al convegno per la commemorazione del diciottesimo anniversario della strage di Capaci.(ANSA). NU 23-MAG-10 12:22

++ FALCONE: GRASSO, DIFENDEREMO INDIPENDENZA MAGISTRATURA ++

(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Difenderemo il valore dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura dal potere esecutivo''. Lo ha detto, suscitando l'applauso dei giovani presenti nell'aula bunker dell'Ucciardone, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, intervenuto al convegno organizzato per il 18/o anniversario della strage di Capaci. ''L'indipendenza della magistratura - ha aggiunto - non e' un privilegio di casta. Crediamo ancora che in Italia si possano riuscire a processare anche i 'colletti bianchi' e i corruttori di chi ricopre pubbliche funzioni''. (ANSA). NSR 23-MAG-10 12:16

FALCONE: GRASSO, SERVE PIU' RISERVATEZZA NELLE INDAGINI

(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''La verita' va cercata ovunque, bisogna farlo magari con maggiore silenzio per ottenere risultati migliori''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, riguardo le nuove indagini sull'attentato fallito all'Addaura contro Giovanni Falcone, al centro di un'inchiesta della Procura di Caltanissetta che indaga sul coinvolgimento di apparati deviati dei servizi segreti nella preparazione dell'attentato. Senza entrare nello specifico delle indagini, Grasso ha tuttavia aggiunto: ''Non bisogna identificare lo Stato con personaggi infedeli, di infedeli ce ne sono anche nella magistratura. Ma quello non e' lo Stato per cui sono morti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che rappresentano un patrimonio che non possiamo disperdere e che oggi ricordiamo''.(ANSA). APE/IMP 23-MAG-10 09:42

FALCONE: GRASSO, NON SOLO MAFIA VOLEVA ELIMINARLO

STUDENTI SU NAVE LEGALITA? INCONTRANO PROCURATORE ANTIMAFIA

(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone. Lui non voleva combattere la mafia e l'illegalita' a meta', le voleva eliminare dalle fondamenta. Voleva tagliare le relazioni tra la mafia e gli altri poteri. E su questo le indagini sono ancora attuali". E' quanto ha affermato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, durante un incontro con gli studenti sulla Nave delle Legalita', attraccata stamani al porto di Palermo. I ragazzi, partiti ieri pomeriggio da Civitavecchia, in serata hanno avuto modo di confrontarsi con il procuratore Grasso, il capo dipartimento per la programmazione del Ministero dell'Istruzione, Giovanni Biondi, il responsabile per la legalita' di Confindustria, Antonello Montante, Andrea Colucci di Confcommercio e Giulio Bacosi, avvocato di Stato. I relatori hanno risposto alle domande degli studenti e Piero Grasso ha raccontato a lungo la sua amicizia con Falcone, di cui oggi ricorre il 18/mo anniversario dalla morte. "Il rapporto d'amicizia tra noi due - ha detto Grasso - e' cominciato dopo il maxiprocesso. Poteva sembrare una persona altezzosa e sprezzante, ma nell'intimita', con gli amici, era una persona diversa: scherzosa, quasi demenziale, e molto affettuosa con i nostri figli. Aveva una grande forza, nonostante le avversita' ogni volta si ritirava su ed era pronto a lottare di nuovo". Grasso ha quindi spiegato il mutamento che la mafia ha avuto dalle stragi a oggi: "Ha fatto un salto di qualita', ha capito che le stragi non pagano e cerca di rendersi invisibile. La forza della mafia oggi e' questa: non ha visibilita' e si ristruttura e si organizza negli affari, diventando sempre piu' potente". Pertanto, secondo Grasso, e' importante educare i ragazzi alla legalita': "I problemi non si risolvono mettendo in carcere i mafiosi, ma se voi giovani riuscirete a costruire una classe dirigente che dica no alla mafia e all'illegalita'''. Biondi ha quindi evidenziato l'utilita' dell'ora di Costituzione a scuola: "Aiuta a trasformare i principi della Costituzione in azioni civili, altrimenti la Costituzione rimarrebbe solo un libro". In chiusura, Montante si e' rivolto ai ragazzi invitandoli a ''indignarsi anche per poco e a non tollerare l'illegalita'. Solo cosi' il paese potra' tornare alla normalita'''. (ANSA). YZD 23-MAG-10 09:15