mercoledì 26 maggio 2010

MAFIA: STRAGI '93; GRASSO, COSCHE CERCAVANO NUOVI REFERENTI

V. ''MAFIA: STRAGI'93; GRASSO, FATTE PER...'' DELLE 14.30 CIRCA

(ANSA) - PALERMO, 26 MAG - ''Ribadisco che in un preciso periodo storico, dopo l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima, la mafia aveva interrotto il rapporto col suo referente politico ed era alla ricerca di un nuovo soggetto che potesse esaudire le richieste dell'organizzazione''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, puntualizzando alcune sue dichiarazione rese oggi a Firenze sulle stragi del '93. ''Ho fatto esplicitamente degli esempi come la Lega per il Sud, alle cui riunioni aveva partecipato lo stesso Vito Ciancimino, o Sicilia Libera, movimento politico fondato dal boss Leoluca Bagarella. - ha proseguito - Ho anche detto che queste considerazioni erano frutto dei 'ragionamenti' svolti gia' all'epoca in cui ero applicato alle indagini sulle stragi, tra il 1997 e il 1998, con Gabriele Chelazzi, magistrato della Dna poi morto nel 2003''. ''L'eventuale esistenza di contatti riconducibili ad un appoggio elettorale della mafia - ha spiegato Grasso - non sono, comunque, assolutamente sufficienti per dimostrare un'intesa preliminare che potesse far sfruttare una situazione di grave turbamento dell'ordine pubblico, come quella determinata dalle stragi, per agevolare prospettive di affermazione politica''. ''Ho detto inoltre - ha proseguito - che per raggiungere una prova giudiziaria occorre rispondere a tanti interrogativi. Ad esempio se i rapporti tra la mafia e alcune forze politiche sono compatibili con eventuali intese e se poi un accordo e' stato raggiunto'' ''Resta, comunque, inspiegabile e contraddittoria, secondo me, - ha osservato - la consapevolezza di Cosa nostra di non avere avuto alcun risultato favorevole dalle stragi compiute fino al '93 e la decisione, poi non portata a termine, di organizzare l'attentato all'Olimpico, fallito solo per motivi tecnici e mai piu' reiterato''. ''Stiamo parlando, comunque, - ha concluso - solo di ipotesi che vanno sottoposte al vaglio critico della magistratura''.(ANSA). SR 26-MAG-10 19:43

MAFIA: STRAGI'93; GRASSO,FATTE PER AGEVOLARE ENTITA' ESTERNA

(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - Le stragi mafiose del '93, fra cui quella di via dei Georgofili a Firenze, erano tese a causare disordine per dare ''la possibilita' ad una entita' esterna di proporsi come soluzione''. Lo ha affermato Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, intervenendo ad un convegno commemorativo della strage causata da un'autobomba la notte fra il 26 e il 27 maggio 1993. ''L'attentato al patrimonio artistico e culturale dello Stato - ha spiegato Grasso - assumeva duplice finalita': quella di orientare la situazione in atto in Sicilia verso una prospettiva indipendentista, che e' sempre balzata fuori nei momenti critici della storia siciliana, e attuare una vera e propria dimostrazione di forza attraverso azioni criminose eclatanti che, sconvolgendo, avrebbero dato la possibilita' ad una entita' esterna di proporsi come soluzione per poter riprendere in pugno l'intera situazione economica, politica, sociale, che veniva dalle macerie di Tangentopoli''. Secondo Grasso ''certamente Cosa Nostra, attraverso questo programma di azioni criminali, che hanno cercato di incidere gravemente e in profondita' sull'ordine pubblico, ha inteso agevolare l'avvento di nuove realta' politiche che potessero poi esaudire le sue richieste''. D'altro canto, ha sottolineato il magistrato, ''occorre dimostrare l'esistenza di una intesa criminale con un soggetto anche politico in via di formazione, intenzionato a promuovere e sfruttare una situazione di grave perturbamento dell'ordine pubblico per agevolare le prospettive di affermazione politica; e dimostrare l'esistenza di contatti riconducibili allo scambio successivo alle stragi''. Per Grasso quindi ''rimangono delle domande a cui bisogna dare risposta''. (ANSA). RED-CG/SPO 26-MAG-10 14:32

INTERCETTAZIONI: GRASSO,IN DDL TANTE COSE SONO STATE ACCOLTE

(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - Sul ddl intercettazioni ''tante cose sono state accolte'', e bisogna vedere quante ''potranno subire degli aggiustamenti'': lo ha detto Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, parlando a margine di un convegno commemorativo della strage di via dei Georgofili a Firenze. ''Ancora dobbiamo vedere il testo - ha detto ai cronisti - aspettiamo di vederlo perche' tanti passi avanti sono stati fatti, tante cose sono state accolte, razionalizzate, e dobbiamo vedere fino a che punto quante altre ancora potranno subire degli aggiustamenti, visto che il ministro della Giustizia Alfano ha preannunciato che ulteriori cambiamenti si potranno fare in aula''. (ANSA). RED-GRO/SPO 26-MAG-10 14:08

MAFIA: GRASSO, PENTITI E INTERCETTAZIONI SONO INDISPENSABILI

(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - ''Il ruolo dei collaboratori e' importante, cosi' com'e' importante quello delle intercettazioni telefoniche''. Lo ha detto Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, intervenendo oggi al convegno commemorativo per la strage di via dei Georgofili. ''Entrambi servono a scoprire dall'interno i segreti di un'organizzazione'', ha spiegato Grasso, secondo cui ''i collaboratori di giustizia sono uno strumento indispensabile per qualsiasi indagine sulla criminalita' organizzata. La mafia opera come un'organizzazione segreta, quindi e' difficilissimo riuscire a entrare dentro le dinamiche interne, le motivazioni che spesso sono complesse, dei vari fatti criminali''. (ANSA). RED-GRO/SPO 26-MAG-10 13:53