NORME EFFICACI CONTRO 'CORRUZIONE FUNZIONALE'
(ANSA) - ROMA, 6 LUG - La corruzione e' un fenomeno in rapida
evoluzione ''e non si fonda piu' solo sullo scambio favore
contro denaro, ma essa e' diventata una catena di influenze fra
piu' soggetti'': e' l'analisi fatta da Piero Grasso, procuratore
nazionale antimafia, ascoltato dalle Commissioni Affari
costituzionali e Giustizia del Senato nell'ambito dell'esame del
ddl anticorruzione del governo.
La fattispecie del ''traffico di influenza'' per Grasso e'
assimilabile alla ''corruzione funzionale''. ''Si tratta di una
fattispecie gia' prevista nella Convenzione di Strasburgo del 27
gennaio 1999 non ancora recepita nell'ordinamento penale del
nostro Paese. ''Questo comporta - spiega Grasso conversando con
il cronista - che la corruzione puo' consistere nel fatto di
dare del denaro o altra utilita' ad un pubblico ufficiale nei
confronti del quale si esercita un'influenza sulle decisioni''.
Senza fare riferimenti precisi, anche se le vicende di
Anemone e Balducci sono ancora fresche, Grasso ha osservato che
proprio guardando ''a recenti indagini abbiamo visto emergere un
reato di rapporti e di relazioni, fatto appunto di soldi, di
favori, di privilegi che costituiscono l'evoluzione della
corruzione''. Ad avviso di Grasso e' importante che il
provvedimento all'esame delle Commissioni di Palazzo Madama
possa accogliere delle norme specifiche ''sulla fattispecie
dell'autoriciclaggio, perche' esso avviene estero su estero''.
(ANSA).
CLA
06-LUG-10 17:45