sabato 9 ottobre 2010

OSCE: GRASSO, CONTRO MAFIE NO A FORMALISMO MA PRAGMATISMO

(ANSA) - PALERMO, 9 OTT - L'ostacolo maggiore alla lotta alle mafie e' rappresentato dalle regole rigide. ''E invece e' necessario snellire tutti i passaggi burocratici'' ha detto Pietro Grasso nel corso dei lavori dell'assemblea Osce di Palermo. Per il procuratore nazionale antimafia occorre agire con un ''certo pragmatismo''. ''Pur mantenendo - ha detto - il sistema attuale, bisogna dare una accelerazione alle indagini per farle partire mentre i fenomeni si svolgono. Il pragmatismo serve a superare problemi di formalismi. E' venuto il momento in cui le dichiarazioni di intenti siano tradotte nella pratica: la comunita' internazionale reagisca come un sol uomo contro criminali senza scrupoli e senza patria''. (ANSA). XNC 09-OTT-10 13:45

MAFIA: GRASSO, STRUMENTI LOTTA VANNO SEMPRE AGGIORNATI

(ANSA) - PALERMO, 9 OTT - ''Abbiamo sempre bisogno di aggiornare gli strumenti per contrastare la criminalita' organizzata. Ben vengano dunque gli appelli''. Cosi' il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, ha risposto ai giornalisti, a margine dell'assemblea dell'Osce a Palermo, che gli hanno chiesto un commento sull'invito che ieri il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha fatto al Parlamento per dotare magistratura e forze dell'ordine di risorse tecniche adeguate per combattere la criminalita' organizzata. ''Noi cerchiamo di dare sempre il nostro contributo e la nostra consulenza - ha detto Grasso - anche nelle sedi parlamentari quando ci viene chiesto. Tuttavia e' stato fatto gia' abbastanza sul fronte dell'aggressione ai patrimoni criminali''. (ANSA). APE/GIM 09-OTT-10 13:03

OSCE: GRASSO, LE NUOVE MAFIE COME IL TERRORISMO

(ANSA) - PALERMO, 9 OTT - Il volto nuovo della criminalita' organizzata corrisponde a quello di imprese transazionali che gestiscono beni e servizi illegali. Il profilo del crimine globalizzato, sempre piu' somigliante a quello del terrorismo, e' stato tracciato all'assemblea dell'Osce di Palermo dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. Quello che le indagini internazionali stanno oggi verificando conferma in sostanza le intuizioni negli anni '80 di Giovanni Falcone che e' stato un ''eccezionale quanto inascoltato profeta''. Grasso ha tracciato le strategie delle mafie che, pur mantenendo la loro sede operativa in Italia, hanno ormai allargato la propria rete con alleanze criminali con le organizzazioni di altri paesi. Sono state create cosi' le condizioni per accordi, impiego comune di uomini e mezzi, spartizione di denaro e dei mercati. Le mafie, infatti, influenzano e sfruttano i processi geopolitici e offrono servizi secondo la logica di imprese transnazionali. ''Ci siamo trovati di fronte - ha detto Grasso - a traffici legati alla domanda la cui evoluzione e' alla base dei mutamenti organizzativi''. Le tecniche ormai consolidate si fondano su una flessibilita' operativa e su un'organizzazione a cellule di 3-5 elementi che presentano analogie impressionanti con le organizzazioni terroristiche con le quali sono stati accertati scambi e alleanze. ''Queste reti - ha sottolineato Grasso - garantiscono continuita' ai traffici anche nel caso di arresto di singoli elementi o di intere cellule''. (ANSA). XNC 09-OTT-10 12:28