domenica 30 ottobre 2011
sabato 29 ottobre 2011
BORSELLINO: GRASSO, BASTA INDIFFERENZA CHI SA PARLI
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''E' arrivato il momento in cui
non si puo' piu' restare indifferenti. Potrebbe parlare qualcuno
che appartiene alla criminalita' organizzata o altri sistemi,
alla societa' in generale. Credo e continuo a credere nella
ricerca della verita'. Come si puo' restare indifferenti dopo
aver visto l'asfalto diventare rosso per il sangue dopo la
strage di Capaci? O dopo aver visto i brandelli di carne del
giudice Borsellino? La collaborazione serve da parte di tutti,
specie dopo tanti anni, in cui spariscono misteriosamente le
agende ed e' piu' difficile trovare la verita'''. Lo ha detto il
procuratore nazionale Piero Grasso, intervenuto a Palermo a un
incontro allo Steri intitolato 'Giustizia e pentiti, ieri e
oggi'.
'' Abbiamo bisogno di qualche spiraglio per approfondire le
indagini - ha aggiunto Grasso - occorrono i riscontri, come
abbiamo fatto con Spatuzza. Dopo l'omicidio Mattarella si e'
arrivati alla conservazione dell'esistente: e' bastato un
omicidio eccellente. E' un paradigma triste che purtroppo si
ripete negli anni della nostra storia''.(ANSA).
YP4-APE/GIM
29-OTT-11 20:30
GRASSO,NO BAVAGLIO INFORMAZIONE MA REGOLE
PRIVACY VA VIOLATA SOLO IN FAVORE DELL'INDAGATO
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''Il magistrato ha un grandissimo potere, entra nelle vite degli altri, scava nella privacy: e' un potere che va usato con cautela, che viene dato in funzione di una responsabilita' precisa e non per arrivare a una gogna mediatica''. Lo ha detto il procuratore nazionale Piero Grasso, nel suo intervento a Palermo a un incontro su Giustizia e pentitismo. ''Bisogna evitare - ha aggiunto - qualsiasi bavaglio dell'informazione, ma occorrono delle regole. Non credo sia giusto ne' rilevante che tutti coloro che conoscono l'indagato debbano sapere anche i fatti piu' intimi che lo riguardano. La privacy dei cittadini va violata solo quando l'indagine da' effetti positivi per l'indagato. Il fine della giustizia e' quello di fare processi e arrivare alla verita'''. YP4-TE 29-OTT-11 20:00
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''Il magistrato ha un grandissimo potere, entra nelle vite degli altri, scava nella privacy: e' un potere che va usato con cautela, che viene dato in funzione di una responsabilita' precisa e non per arrivare a una gogna mediatica''. Lo ha detto il procuratore nazionale Piero Grasso, nel suo intervento a Palermo a un incontro su Giustizia e pentitismo. ''Bisogna evitare - ha aggiunto - qualsiasi bavaglio dell'informazione, ma occorrono delle regole. Non credo sia giusto ne' rilevante che tutti coloro che conoscono l'indagato debbano sapere anche i fatti piu' intimi che lo riguardano. La privacy dei cittadini va violata solo quando l'indagine da' effetti positivi per l'indagato. Il fine della giustizia e' quello di fare processi e arrivare alla verita'''. YP4-TE 29-OTT-11 20:00
Etichette:
privacy
GRASSO, CANDIDATURE POLITICHE PER OTTENERE IMMUNITA'
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''Oggi la candidatura politica
serve da copertura per avere l'immunita' parlamentare: e' un
processo che si e' capovolto. Non tocca alla magistratura fare
le liste o curare operazioni di cosiddetta 'bonifica politica',
pero' i cittadini che votano candidati discutibili puntano a un
vantaggio personale, fanno parte del meccanismo del voto di
scambio. E' un problema culturale difficile da smontare''. Lo ha
detto il procuratore nazionale Piero Grasso, intervenuto a
Palermo a un incontro su Giustizia e pentitismo. (SEGUE)
YP4-TE/GIM
29-OTT-11 19:46
BORSELLINO: GRASSO, ACCERTARE VERITA' E' IRRINUNCIABILE (2)
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''E' importante scoprire la
verita' - ha aggiunto Grasso - non solo sotto il profilo degli
esecutori materiali. Da anni chiediamo a tutta la societa' di
fare chiarezza, 'chi sa qualcosa, parli'. Il problema e'
riuscire da un punto di vista giudiziario a trovare anche le
prove''.
''Speriamo - ha aggiunto - che qualcuno abbia una
resipiscenza per fornire qualche ricordo. Ho avuto il privilegio
di sentire per primo Gaspare Spatuzza in questa sua
manifestazione di resipiscenza. Anche lui ci ha messo tanti
anni. Se l'avesse fatto subito dopo la cattura, come aveva
intenzione di fare in un primo momento, forse sarebbe cambiata
tutta la storia del processo e della mafia. Purtroppo ci sono
tempi che non dipendono dalla magistratura, ma dalla
possibilita' di accertare queste realta', partendo da alcuni
elementi, seppure indiziari''.
''Se qualche mafioso si scrollasse di dosso questa regola
dell'omerta' - ha aggiunto Grasso - forse potremmo ricominciare
tante indagini. Parecchi omicidi eccellenti sono rimasti coperti
dal mistero: penso agli omicidi La Torre, Mattarella, Dalla
Chiesa. Il monito 'chi sa parli', che ripetiamo da anni, e'
rivolto a tutta la societa'''. (ANSA).
YP4-TE/GIM
29-OTT-11 19:05
BORSELLINO: GRASSO, ACCERTARE VERITA' E' IRRINUNCIABILE
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''Tendere all'accertamento della
verita' e' un valore irrinunciabile, dovrebbe essere un
imperativo categorico da seguire anche dopo tanti anni''. Lo ha
detto il procuratore Piero Grasso, intervenuto a margine di un
incontro allo Steri di Palermo sui collaboratori di giustizia.
Interpellato sulla sospensione della pena per i sette
ergastolani accusati per la strage di via D'Amelio, Grasso ha
aggiunto: ''La sospensione della carcerazione dei condannati in
via definitiva segue la giurisprudenza della Cassazione che
prevede non si possa fare un giudizio di revisione se prima non
diventa definitivo l'accertamento dei fatti che portano alla
revisione. E' una posizione estremamente garantista che pero' in
relazione alle cose accertate e' corretta, del resto sono state
scarcerate persone che hanno scontato parecchi anni di carcere e
taluni di questi, pare, anche ingiustamente''.
E sulle dichiarazioni del collaboratore Stefano Lo Verso, il
procuratore ha dichiarato: ''I rapporti tra mafia e politica non
sono mai cessati, non mi pare nulla di nuovo. Lo Verso parla di
alcuni anni fa, sono solo le indagini che possono scoprire se si
tratta di rapporti 'indecenti'. Ricordo ancora i pizzini di
Bernardo Provenzano, dove qualcuno gli chiedeva indicazioni di
voto; purtroppo, non abbiamo potuto trovare la risposta''.
(ANSA).
YP4-TE/GIM
29-OTT-11 18:59
TANGENTI: GRASSO, MAI NASCOSTO INTERCETTAZIONI
(ANSA) - PALERMO, 29 OTT - ''Le conversazioni del professor
Lapis con tre politici siciliani (Carlo Vizzini, Saverio Romano
e Salvatore Cuffaro) non furono trascritte ne' comunque
segnalate dai carabinieri incaricati delle indagini e
dell'esecuzione delle intercettazioni, come dagli stessi
dichiarato in atti processuali. Pertanto, ne' i titolari del
procedimento, i colleghi Pignatone, Lari, Prestipino, Sava e
Buzzolani, ne' tantomeno io, venimmo mai a conoscenza
dell'esistenza di quelle intercettazioni''.
Lo precisa il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso in
merito all'articolo di Marco Travaglio ''Non nominare il pm
invano'' pubblicato dall'ultimo numero de L'Espresso.
Nell'articolo, Travaglio afferma che le intercettazioni di Lapis
(che ora la procura di Palermo ha chiesto al Parlamento di poter
utilizzare nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta corruzione
dei tre politici, che avrebbero ricevuto soldi da Massimo
Ciancimino) ''risalgono al 2003-2004, quando si indagava su
Ciancimino jr per il riciclaggio del tesoro del padre''.
''Perche' sono giunte alle Camere soltanto ora, sette anni
dopo?'' chiede Travaglio sottolineando che in quegli anni
''l'indagine e' coordinata dall'allora procuratore Piero Grasso
e dal fedele aggiunto Giuseppe Pignatone. Che usano le
intercettazioni per incriminare e far arrestare il giovane
Ciancimino ma non per indagare i tre politici. Perche'?''.
Dal canto suo Grasso ricorda inoltre che il procedimento ''si
e' concluso con la condanna di Ciancimino e di Lapis confermata
dalla Cassazione'' e che ''dal luglio 2004 Cuffaro (poi
condannato in via definitiva n.d.r.) era indagato dalla Procura
di Palermo'' (all'epoca diretta dallo stesso Grasso n.d.r.).
Il procuratore fa notare inoltre che il ministro Romano e'
stato indagato nel 2005 dall'ufficio inquirente palermitano
prima che Grasso fosse nominato capo della Dna e che
l'archiviazione del fascicolo e' stata chiesta solo nel 2011.
''E' stato il gip - precisa - a rigettare la richiesta''.
Il magistrato specifica anche che la circolare a sua firma
richiamata dall'articolo (scrive Travaglio che nella circolare
Grasso ''ordinava di non citare mai nei probgliatti e nelle
richieste di proroga le telefonate in cui comparissero le voci
di parlamentari prima che il Parlamento avesse concesso
l'autorizzazione'') ''dava corretta esecuzione alla normativa
allora vigente, emanata proprio per evitare l'inevitabile
acquisizione agli atti, e quindi la pubblicazione, di
conversazioni in cui i parlamentari erano interlocutori di
soggetti intercettati''. La legge venne cambiata solo dopo la
sentenza della Corte Costituzionale del novembre del 2007.
''Contrariamente a quanto prospettato nell'articolo, - spiega
- la circolare disponeva che la polizia giudiziaria, prima di
riversarne il contenuto nelle informative delle indagini
delegate, riferisse per iscritto sulle intercettazioni in cui
fossero state registrate conversazioni di parlamentari proprio
al fine di valutare la possibilita' di richiedere alla Camera di
appartenenza l'autorizzazione all'utilizzazione''.(ANSA).
SR
29-OTT-11 17:23
martedì 25 ottobre 2011
MAFIA: GRASSO, IL NUOVO CODICE 'CANCELLA' LA 'NDRANGHETA (2)
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il nuovo Codice, ha infatti spiegato
Grasso, ha abrogato il decreto, poi convertito in legge, che
istituiva l'Agenzia nazionale per i beni confiscati e
sequestrati alla criminalita' organizzata. Ma in quel
provvedimento il governo aveva inserito una norma che
qualificava la 'Ndrangheta come organizzazione criminale di
stampo mafioso, al pari di Camorra e Cosa Nostra. Abrogando il
testo, ha detto Grasso, il legislatore ha 'abrogato' anche la
'Ndrangheta.
Ma il procuratore e' andato ben oltre e durante la
presentazione del 'Commento al codice antimafia' - un testo che
illustra le novita' introdotte - ha criticato diversi punti del
provvedimento. ''Da un nuovo codice ci si aspetta chiarezza e
certezza interpretativa per una piu' agevole consultazione
normativa - ha sottolineato - e invece c'e' stata una
incomprensibile autolimitazione da parte del governo, che ha
lasciato fuori dal provvedimento norme di primaria importanza
per il contrasto alla mafia''. Norme che Grasso chiama 'di
contorno' ma che sono pero' ''fondamentali'' come lo
scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa, i colloqui a
fini investigativi, le leggi sulle vittime della mafia e quelle
sugli appalti. ''Ci saremmo aspettati che tutte queste leggi
fossero unificate nel codice, ma cosi' non e' stato''.
Secondo il procuratore, inoltre, anche nelle norme che sono
state inserite ci sono una serie di ''carenze''. Come quelle
riguardanti la 'Ndrangheta, ad esempio, ma anche quelle che
riguardano i termini per il decreto di confisca dei beni della
criminalita' organizzata. I 5 anni previsti per giungere, anche
in appello, alla confisca di beni e aziende sono, secondo
Grasso, termini ''draconiani'': ''sembra un po' di sentire - ha
affermato - l'eco del processo breve''.
''Non si puo' continuare a spacciare per Codice antimafia
cio' che non lo e', questo e' il Codice delle misure di
prevenzione e della documentazione antimafia. Ma sono fiducioso
- conclude il procuratore nazionale antimafia - che si possa
arrivare a quelle modifiche normative necessarie. Abbiamo tre
anni davanti e dobbiamo cercare di approntare migliorie ad un
provvedimento approvato troppo in fretta''. (ANSA).
GUI
25-OTT-11 13:35
MAFIA: GRASSO, IL NUOVO CODICE 'CANCELLA' LA 'NDRANGHETA
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il nuovo Codice Antimafia, lo
strumento varato dal governo per mettere ordine alle norme
contro la criminalita' organizzata, ''abroga la 'Ndrangheta''.
Lo dice il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso che ha
criticato diversi punti del provvedimento da poco in vigore.
''Penso che non si tratti di una volonta' politica - ha
aggiunto Grasso - ma di un errore materiale di chi non ha
controllato il testo poi approvato''. (SEGUE).
GUI
25-OTT-11 13:24
giovedì 20 ottobre 2011
MAFIA:GRASSO,TROPPO STRINGENTI TERMINI CONFISCA NUOVO CODICE
PROCURATORE DNA,IN 2 ANNI E MEZZO RISCHIO RITORNO BENI A CRIMINE
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''E' vero che il nuovo codice antimafia ha introdotto molte novita', ma non tutte sono positive'', come nel caso dei termini troppo stringenti per il decreto di confisca dei beni in mano alla criminalita' organizzata. Ad affermarlo e' il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, nel corso del primo congresso nazionale degli Amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. I due anni e sei mesi previsti per giungere, anche in appello, alla confisca di beni e aziende nelle mani della criminalita' sono troppo brevi, soprattutto se si considera - ha sottolineato Grasso - che ''in Corte di appello sono necessari anni e anni per compiere accertamenti. Per questo avevamo proposto, ma il suggerimento non e' stato accolto, la sospensione del termine durante la perizia''. Il rischio e' che i beni sequestrati alle mafie tornino nelle mani dei boss prima della definitiva confisca. ''In una logica di processo breve non si risolve cosi' il problema della celerita' del processo'', ha commentato il procuratore Antimafia augurandosi che ''cio' non si traduca in una diminuzione delle garanzie'', vale a dire in una tendenza a chiedere ''meno perizie per fare presto''. Tenuto conto poi che in media ammonta a circa 20 miliardi di euro il valore dei beni sequestrati ogni anno e a 3 miliardi quello dei beni confiscati, Grasso suggerisce piu' risorse agli uffici giudiziari che in questo settore compiono il maggior numero di recuperi: ''Dare un premio, vale a dire piu' mezzi, alle procure che piu' producono forse non sarebbe sbagliato''. (ANSA). BAO 20-OTT-11 18:17
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''E' vero che il nuovo codice antimafia ha introdotto molte novita', ma non tutte sono positive'', come nel caso dei termini troppo stringenti per il decreto di confisca dei beni in mano alla criminalita' organizzata. Ad affermarlo e' il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, nel corso del primo congresso nazionale degli Amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. I due anni e sei mesi previsti per giungere, anche in appello, alla confisca di beni e aziende nelle mani della criminalita' sono troppo brevi, soprattutto se si considera - ha sottolineato Grasso - che ''in Corte di appello sono necessari anni e anni per compiere accertamenti. Per questo avevamo proposto, ma il suggerimento non e' stato accolto, la sospensione del termine durante la perizia''. Il rischio e' che i beni sequestrati alle mafie tornino nelle mani dei boss prima della definitiva confisca. ''In una logica di processo breve non si risolve cosi' il problema della celerita' del processo'', ha commentato il procuratore Antimafia augurandosi che ''cio' non si traduca in una diminuzione delle garanzie'', vale a dire in una tendenza a chiedere ''meno perizie per fare presto''. Tenuto conto poi che in media ammonta a circa 20 miliardi di euro il valore dei beni sequestrati ogni anno e a 3 miliardi quello dei beni confiscati, Grasso suggerisce piu' risorse agli uffici giudiziari che in questo settore compiono il maggior numero di recuperi: ''Dare un premio, vale a dire piu' mezzi, alle procure che piu' producono forse non sarebbe sbagliato''. (ANSA). BAO 20-OTT-11 18:17
lunedì 17 ottobre 2011
MAFIA: GRASSO, SERVE PROTOCOLLO PER FARE WHITE LIST
(V. ''MAFIA: MARONI, ISTITUITE WHITE LIST ...'' DELLE 15.40)
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Affinche' non rimanga lettera morta il decreto che istituisce la 'white list' delle imprese edili 'pulite' che possono partecipare agli appalti pubblici, è necessario trasferire alle prefetture competenti, tramite un apposito protocollo d'intesa, tutte le notizie ricavate dalle indagini antimafia. Lo sottolinea il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. "Proprio perchè la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia entrerà in vigore solo tra 24 mesi, auspico - ha detto Grasso - che tutte le informazioni utili per evitare le infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti possano già sin d'ora, attraverso un protocollo d'intesa nazionale, pervenire, compatibilmente alle esigenze investigative, alle Prefetture competenti a rilasciare le certificazioni". "E' necessario ora trovare un modello operativo che possa assicurare uniformità di comunicazione e di scambio di informazioni tra l'autorità giudiziaria e il Ministero dell'Interno", ha aggiunto Grasso. "Sono stato da sempre - ha proseguito Grasso - propugnatore delle creazione di white list, che peraltro hanno trovato efficace applicazione nelle procedure degli appalti pubblici per la ricostruzione de L'Aquila, e sono certo che saranno utili anche per i lavori dell'Expo 2015 a Milano". "La mia contrarieta' era riferita non alle white list, - ha spiegato Grasso con riferimento alla passata polemica con il ministro Renato Brunetta - ma ad una generalizzata e presunta volonta', da parte del governo, di abolire completamente le certificazioni antimafia, che peraltro erano state appena regolamentate nel cosiddetto Codice antimafia". (ANSA). NM 17-OTT-11 21:07
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Affinche' non rimanga lettera morta il decreto che istituisce la 'white list' delle imprese edili 'pulite' che possono partecipare agli appalti pubblici, è necessario trasferire alle prefetture competenti, tramite un apposito protocollo d'intesa, tutte le notizie ricavate dalle indagini antimafia. Lo sottolinea il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. "Proprio perchè la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia entrerà in vigore solo tra 24 mesi, auspico - ha detto Grasso - che tutte le informazioni utili per evitare le infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti possano già sin d'ora, attraverso un protocollo d'intesa nazionale, pervenire, compatibilmente alle esigenze investigative, alle Prefetture competenti a rilasciare le certificazioni". "E' necessario ora trovare un modello operativo che possa assicurare uniformità di comunicazione e di scambio di informazioni tra l'autorità giudiziaria e il Ministero dell'Interno", ha aggiunto Grasso. "Sono stato da sempre - ha proseguito Grasso - propugnatore delle creazione di white list, che peraltro hanno trovato efficace applicazione nelle procedure degli appalti pubblici per la ricostruzione de L'Aquila, e sono certo che saranno utili anche per i lavori dell'Expo 2015 a Milano". "La mia contrarieta' era riferita non alle white list, - ha spiegato Grasso con riferimento alla passata polemica con il ministro Renato Brunetta - ma ad una generalizzata e presunta volonta', da parte del governo, di abolire completamente le certificazioni antimafia, che peraltro erano state appena regolamentate nel cosiddetto Codice antimafia". (ANSA). NM 17-OTT-11 21:07
domenica 16 ottobre 2011
FORTUGNO:GRASSO,PRESTO VERITA' SU INTERCETTAZIONE BOSS LIBRI
RAPPORTO SQUADRA MOBILE REGGIO CHIESTO DA COMMISSIONE ANTIMAFIA
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 16 OTT - ''Bisogna avere pazienza e tra qualche giorno si sapra' se quella intercettazione e' legata al caso Fortugno''. E' quanto ha detto il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, stamane a Locri facendo riferimento ai contenuti di un rapporto della squadra mobile di Reggio Calabria chiesto dalla commissione parlamentare antimafia che intende approfondire la vicenda dell' omicidio di Francesco Fortugno. Nell'informativa, scritta nel dicembre del 2005, si ipotizza che l'omicidio di Francesco Fortugno avesse avuto il via libera delle famiglie reggine Libri e De Stefano. Il 13 ottobre del 2005, tre giorni prima dell'omicidio Fortugno, venne infatti intercettato il boss Mico Libri, che si trovava ai domiciliari a Prato, il quale parlando con due affiliati alla cosca avrebbe fatto, secondo l'informativa, implicitamente riferimento a quanto sarebbe accaduto nei giorni successivi. Nei mesi scorsi il Presidente della commissione parlamentare antimafia, Beppe Pisanu, ha chiesto alla Procura di Reggio Calabria di avere un rapporto dettagliato su quella informativa ed una perizia sull'intercettazione. Grasso, che oggi a Locri ha partecipato al convegno organizzato nell'ambito delle iniziative per il sesto anniversario dell'omicidio Fortugno, ha detto che ''ci sono state delle indagini che abbiamo concluso. Ora bisogna avere pazienza e tra alcuni giorni si sapra' se quella telefonata e' legata al caso Fortugno. Al momento non si puo' aggiungere altro''. (ANSA). YOV-LE 16-OTT-11 12:57
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 16 OTT - ''Bisogna avere pazienza e tra qualche giorno si sapra' se quella intercettazione e' legata al caso Fortugno''. E' quanto ha detto il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, stamane a Locri facendo riferimento ai contenuti di un rapporto della squadra mobile di Reggio Calabria chiesto dalla commissione parlamentare antimafia che intende approfondire la vicenda dell' omicidio di Francesco Fortugno. Nell'informativa, scritta nel dicembre del 2005, si ipotizza che l'omicidio di Francesco Fortugno avesse avuto il via libera delle famiglie reggine Libri e De Stefano. Il 13 ottobre del 2005, tre giorni prima dell'omicidio Fortugno, venne infatti intercettato il boss Mico Libri, che si trovava ai domiciliari a Prato, il quale parlando con due affiliati alla cosca avrebbe fatto, secondo l'informativa, implicitamente riferimento a quanto sarebbe accaduto nei giorni successivi. Nei mesi scorsi il Presidente della commissione parlamentare antimafia, Beppe Pisanu, ha chiesto alla Procura di Reggio Calabria di avere un rapporto dettagliato su quella informativa ed una perizia sull'intercettazione. Grasso, che oggi a Locri ha partecipato al convegno organizzato nell'ambito delle iniziative per il sesto anniversario dell'omicidio Fortugno, ha detto che ''ci sono state delle indagini che abbiamo concluso. Ora bisogna avere pazienza e tra alcuni giorni si sapra' se quella telefonata e' legata al caso Fortugno. Al momento non si puo' aggiungere altro''. (ANSA). YOV-LE 16-OTT-11 12:57
sabato 15 ottobre 2011
venerdì 14 ottobre 2011
MAFIA: GRASSO, CRIMINALITA' ORGANIZZATA PROBLEMA NAZIONALE
ANCHE IN TOSCANA RISCHIO DI CONDIZIONAMENTO IMPRESA E ECONOMIA
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''La mafia e' un problema nazionale, non si puo' ghettizzare soltanto alle Regioni del sud. Lo dicevamo da tempo, ma ora ne abbiamo le prove, lo abbiamo dimostrato, attraverso tutte le indagini che si fanno nelle Regioni del centro nord dove vengono fuori gli interessi criminali''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un dibattito organizzato a Livorno sul tema della legalita' dall'associazione politica 'IdeaLi'. ''Noi usiamo il termine mafia in senso generico, ma intendiamo anche la 'ndrangheta, la camorra, la Sacra corona unita pugliese, insomma le criminalita' tradizionali - ha aggiunto Grasso - Queste usano le Regioni del nord per investire i loro profitti illeciti in un contesto in cui possono mimetizzare la loro presenza anche attraverso facce pulite, attraverso imprenditori del luogo e questo determina un pericolo per l'inquinamento dell'economia libera, del libero mercato, della libera imprenditoria perche' dove arriva un'impresa mafiosa, puo' arrivare l'intimidazione, l'oligopolio o il monopolio su una certa attivita', arrivano controlli su determinate forniture, controlli sulle attivita' di assunzione del lavoro e tutto il resto''. ''La Toscana - ha proseguito il magistrato - presenta questo aspetto: e' una delle Regioni dove si investono questi profitti. Ci sono anche delle zone della Toscana dove ci sono degli insediamenti di questo tipo. Per esempio in provincia di Livorno, quella di Cecina e Rosignano e' una zona dove sono state fatte indagini che hanno messo in luce questa presenza di criminalita' legata a quella organizzata del sud che ha cercato di condizionare le imprese edili, che ha cercato di inserirsi in questo campo. Nessuna Regione puo' dichiararsi immune''. (ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:39
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''La mafia e' un problema nazionale, non si puo' ghettizzare soltanto alle Regioni del sud. Lo dicevamo da tempo, ma ora ne abbiamo le prove, lo abbiamo dimostrato, attraverso tutte le indagini che si fanno nelle Regioni del centro nord dove vengono fuori gli interessi criminali''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un dibattito organizzato a Livorno sul tema della legalita' dall'associazione politica 'IdeaLi'. ''Noi usiamo il termine mafia in senso generico, ma intendiamo anche la 'ndrangheta, la camorra, la Sacra corona unita pugliese, insomma le criminalita' tradizionali - ha aggiunto Grasso - Queste usano le Regioni del nord per investire i loro profitti illeciti in un contesto in cui possono mimetizzare la loro presenza anche attraverso facce pulite, attraverso imprenditori del luogo e questo determina un pericolo per l'inquinamento dell'economia libera, del libero mercato, della libera imprenditoria perche' dove arriva un'impresa mafiosa, puo' arrivare l'intimidazione, l'oligopolio o il monopolio su una certa attivita', arrivano controlli su determinate forniture, controlli sulle attivita' di assunzione del lavoro e tutto il resto''. ''La Toscana - ha proseguito il magistrato - presenta questo aspetto: e' una delle Regioni dove si investono questi profitti. Ci sono anche delle zone della Toscana dove ci sono degli insediamenti di questo tipo. Per esempio in provincia di Livorno, quella di Cecina e Rosignano e' una zona dove sono state fatte indagini che hanno messo in luce questa presenza di criminalita' legata a quella organizzata del sud che ha cercato di condizionare le imprese edili, che ha cercato di inserirsi in questo campo. Nessuna Regione puo' dichiararsi immune''. (ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:39
MAFIA: GRASSO; NON CI SONO PRESUPPOSTI PER UN ALTRO '1992'
PROCURATORE, SPERO SI POSSA REAGIRE SENZA EVENTI DRAMMATICI
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''Non vedo i presupposti per un nuovo 1992''. E' la risposta del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso alle domande dei giornalisti, a margine di un dibattito in corso a Livorno, che gli chiedevano se l'instabilita' politica e la crisi economica potessero portare al periodo di tensione dell'inizio degli anni Novanta. ''Voi pensate a un periodo stragista? Certo, sono le cose che hanno maggiormente turbato: le stragi di Falcone e Borsellino e poi quelle di Firenze, Roma e Milano. Ma non credo ci siano queste condizioni e spero che non ci saranno mai. Spero che si possa reagire senza necessita' di avere questi eventi cosi' drammatici che hanno segnato in maniera drammatica la nostra storia''.(ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:28
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''Non vedo i presupposti per un nuovo 1992''. E' la risposta del procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso alle domande dei giornalisti, a margine di un dibattito in corso a Livorno, che gli chiedevano se l'instabilita' politica e la crisi economica potessero portare al periodo di tensione dell'inizio degli anni Novanta. ''Voi pensate a un periodo stragista? Certo, sono le cose che hanno maggiormente turbato: le stragi di Falcone e Borsellino e poi quelle di Firenze, Roma e Milano. Ma non credo ci siano queste condizioni e spero che non ci saranno mai. Spero che si possa reagire senza necessita' di avere questi eventi cosi' drammatici che hanno segnato in maniera drammatica la nostra storia''.(ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:28
MAFIA: GRASSO; NUOVO CODICE? BENE DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA
PROCURATORE NAZIONALE, MA MOLTE NORME ESISTEVANO GIA'
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''La novita' sulla documentazione antimafia e' una buona soluzione a tanti problemi che dava la certificazione antimafia''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso rispondendo a una domanda dei giornalisti sul nuovo codice antimafia, a margine di un dibattito organizzato a Livorno. ''Molte sono norme che gia' esistevano nel nostro codice - precisa Grasso, aggiungendo di ''aver gia' espresso in commissione giustizia tutte le mie perplessita', adesso di novita' non ce ne sono molte''. Per il resto, conclude il magistrato, ''molte sono norme che già esistono nel nostro ordinamento''. (ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:08
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''La novita' sulla documentazione antimafia e' una buona soluzione a tanti problemi che dava la certificazione antimafia''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso rispondendo a una domanda dei giornalisti sul nuovo codice antimafia, a margine di un dibattito organizzato a Livorno. ''Molte sono norme che gia' esistevano nel nostro codice - precisa Grasso, aggiungendo di ''aver gia' espresso in commissione giustizia tutte le mie perplessita', adesso di novita' non ce ne sono molte''. Per il resto, conclude il magistrato, ''molte sono norme che già esistono nel nostro ordinamento''. (ANSA). YG3-FBB 14-OTT-11 18:08
MAFIA: GRASSO; SPATUZZA ATTENDIBILE? SEMPRE SOSTENUTO
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''Lo abbiamo sempre sostenuto
anche presso la commissione dei pentiti tant'è che ha avuto
riconosciuto il programma speciale di protezione''. Lo ha detto
il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, a margine di
un dibattito a Livorno, rispondendo alle domande dei giornalisti
in riferimento all'attendibilita' del pentito Gaspare Spatuzza e
alla revisione del processo sull'assassinio di Paolo Borsellino
chiesta dalla Procura generale di Caltanissetta. (ANSA).
YG3-FBB
14-OTT-11 17:39
sabato 8 ottobre 2011
INTERCETTAZIONI: GRASSO, RISPETTO LEGGE ANCHE NON CONDIVISA
(ANSA) - PISA, 8 OTT - ''Cio' che dovevo dire l'ho detto
gia' nelle aule parlamentari in occasione delle audizioni in
commissione; adesso come magistrati non possiamo che osservare
la legge che il parlamento sovrano ci dara' anche quando,
naturalmente, non sempre e' condivisa''. Lo ha detto il
procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che oggi ha
partecipato alle giornate della legalita' a San Giuliano Terme
(Pisa).
''La sensazione dei cittadini e' che oggi ci sia un degrado
della politica e una delegittimazione della magistratura ed e'
anche per questo che, attraverso gli incontri che faccio cerco
di spiegare alla gente quanto sia invece importante il primato
della politica'', ha affermato Grasso intervenendo
all'iniziativa.
''Io riconosco il primato della politica - ha aggiunto - ma
di quella che riesce a interpretare e prevedere i bisogni dei
cittadini. Purtroppo, oggi, un po' per la crisi, un po' per
altre ragioni questo non accade. Speriamo che la politica possa
riacquistare il primato che tutti gli devono riconoscere''.
In occasione delle giornate della legalita' di San Giuliano,
il procuratore nazionale antimafia e' sceso in campo per una
partita di calcio tra sindaci e magistrati. (ANSA).
YG7-PUC
08-OTT-11 12:43
Iscriviti a:
Post (Atom)