PARLAMENTO PUO' CREARE CODICE AD HOC;LEGAMBIENTE,OCCASIONE PERSA
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''Sarebbe una svolta epocale inserire
nel codice penale un titolo per i reati ambientali ex novo'' sia
per proteggere la nostra casa che il nostro territorio. Questa
l'opinione di Piero Grasso, procuratore nazionale anti-mafia,
espressa nel corso di una conferenza organizzata dai senatori
del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante - insieme con
Legambiente - oggi a Palazzo Madama sullo schema di decreto
legislativo (in recepimento di direttive comunitarie, la cui
delega e' scaduta formalmente il 18 maggio) con cui il governo
deve pensare a tutelare l'ambiente.
Per il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, si
e' ''persa un'occasione'' per introdurre i reati nel codice
penale ma c'e' la possibilita' di ''cambiare passo''. Anche il
senatore Della Seta offre un ''giudizio largamente negativo sul
dlgs perche' tradisce lo spirito della direttiva Ue'', mentre
Ferrante pone l'accento sull'importanza della ''legilazione
ambientale'' per il nostro Paese anche per offrire ''strumenti a
chi indaga''. Per Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio
ambiente e legalita' di Legambiente, ''le sanzioni previste
sarebbero dovute essere - proprio per rimanere in linea con l'Ue
- efficaci, proporzionate e dissuasive'', dal momento che il
giro d'affari di queste mafie dell'ambiente si aggira intorno ai
20,5 miliardi, secondo il rapporto 2010 di Legambiente.
Il tema delle ecomafie - rivela il procuratore anti-mafia -
e' presente ''nelle relazioni che il mio ufficio redige ogni
anno'' perche' da tempo si e' capito che ''l'ambiente e' un
nuovo fronte'' del crimine organizzato. Per questo il
Parlamento, osserva Grasso, ''puo' pensare a creare un vero e
proprio codice penale ambientale''. Parlando di tutela penale
ambientale, Cogliati Dezza ricorda di aver scritto a
''Confidustria che su questi aspetti spesso alza una cortina di
fumo''. E, infine, Legambiente fa presente che ''verifichera' se
ci sono i margini'' per segnalare la questione all'Ue per una
procedura d'infrazione. (ANSA).
Y99-CAV
19-MAG-11 14:49
giovedì 19 maggio 2011
RIFIUTI:GRASSO,CI SONO 'BROKER-TRAFFICHINI' DELLA SPAZZATURA
PROCURATORE ANTI-MAFIA, OK SISTRI MA SENZA SANZIONI A COSA SERVE
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''C'e' il fenomeno delle mafie soprattutto al sud dove e' diventato sistema, ma c'e' anche una forma di brokeraggio'' della spazzatura: ovvero dei ''traffichini che smaltiscono i rifiuti promettendo profitti alle imprese''. Lo ha detto il procuratore nazionale anti-mafia Pietro Grasso nel corso di una conferenza, oggi al Senato, organizzata dai senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, insieme con Legambiente, per parlare dello schema di decreto legislativo (in recepimento di due direttive comunitarie) sulla tutela dell'ambiente, e in particolare di inserimento dei reati ambientali nel codice penale. Nell'ambito dei rifiuti, osserva Grasso, ''fa piu' paura il sistema che va sempre piu' diffondendosi e che potrebbe prima o poi corrompere il sistema industriale sano''. A proposito del sistema di tracciabilita' dei rifiuti, il Sistri, che entrera' in vigore il primo giugno (salvo proroghe dell'utima ora), secondo Grasso ''va bene, ma senza sanzioni adeguate non me ne faccio niente della tecnologia''. Quanto ad alcuni malfunzionamenti lamentati dalle aziende nel corso del test di qualche giorno fa, il procuratore e' ironico: ''Se fosse solo un problema tecnologico, se e' quello allora va bene''. (ANSA). Y99-CAV 19-MAG-11 14:40
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''C'e' il fenomeno delle mafie soprattutto al sud dove e' diventato sistema, ma c'e' anche una forma di brokeraggio'' della spazzatura: ovvero dei ''traffichini che smaltiscono i rifiuti promettendo profitti alle imprese''. Lo ha detto il procuratore nazionale anti-mafia Pietro Grasso nel corso di una conferenza, oggi al Senato, organizzata dai senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, insieme con Legambiente, per parlare dello schema di decreto legislativo (in recepimento di due direttive comunitarie) sulla tutela dell'ambiente, e in particolare di inserimento dei reati ambientali nel codice penale. Nell'ambito dei rifiuti, osserva Grasso, ''fa piu' paura il sistema che va sempre piu' diffondendosi e che potrebbe prima o poi corrompere il sistema industriale sano''. A proposito del sistema di tracciabilita' dei rifiuti, il Sistri, che entrera' in vigore il primo giugno (salvo proroghe dell'utima ora), secondo Grasso ''va bene, ma senza sanzioni adeguate non me ne faccio niente della tecnologia''. Quanto ad alcuni malfunzionamenti lamentati dalle aziende nel corso del test di qualche giorno fa, il procuratore e' ironico: ''Se fosse solo un problema tecnologico, se e' quello allora va bene''. (ANSA). Y99-CAV 19-MAG-11 14:40
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