giovedì 20 ottobre 2011

MAFIA:GRASSO,TROPPO STRINGENTI TERMINI CONFISCA NUOVO CODICE

PROCURATORE DNA,IN 2 ANNI E MEZZO RISCHIO RITORNO BENI A CRIMINE

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - ''E' vero che il nuovo codice antimafia ha introdotto molte novita', ma non tutte sono positive'', come nel caso dei termini troppo stringenti per il decreto di confisca dei beni in mano alla criminalita' organizzata. Ad affermarlo e' il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, nel corso del primo congresso nazionale degli Amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alle mafie. I due anni e sei mesi previsti per giungere, anche in appello, alla confisca di beni e aziende nelle mani della criminalita' sono troppo brevi, soprattutto se si considera - ha sottolineato Grasso - che ''in Corte di appello sono necessari anni e anni per compiere accertamenti. Per questo avevamo proposto, ma il suggerimento non e' stato accolto, la sospensione del termine durante la perizia''. Il rischio e' che i beni sequestrati alle mafie tornino nelle mani dei boss prima della definitiva confisca. ''In una logica di processo breve non si risolve cosi' il problema della celerita' del processo'', ha commentato il procuratore Antimafia augurandosi che ''cio' non si traduca in una diminuzione delle garanzie'', vale a dire in una tendenza a chiedere ''meno perizie per fare presto''. Tenuto conto poi che in media ammonta a circa 20 miliardi di euro il valore dei beni sequestrati ogni anno e a 3 miliardi quello dei beni confiscati, Grasso suggerisce piu' risorse agli uffici giudiziari che in questo settore compiono il maggior numero di recuperi: ''Dare un premio, vale a dire piu' mezzi, alle procure che piu' producono forse non sarebbe sbagliato''. (ANSA). BAO 20-OTT-11 18:17