E A CHI DENUNCIA BENEFICI COME AI COLLABORATORI GIUSTIZIA
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - C'e' l''urgenza'' di intervenire con
meccanismi piu' efficaci per colpire il fenomeno della
corruzione. Proprio mentre la maggioranza che sostiene il
governo si divide sulla giustizia e su come rendere piu'
efficace il ddl anticorruzione e' il procuratore nazionale
antimafia Piero Grasso a ricordare che bisogna fare presto. E a
chiedere di ''allungare'' la prescrizione o bloccarla all'inizio
del processo e inoltre di riconoscere a chi denuncia benefici
come quelli riservati ai collaboratori di giustizia.(SEGUE)
FH
08-MAR-12 18:18
giovedì 8 marzo 2012
MAFIA: VIA D'AMELIO; GRASSO, C'E' STATA STRATEGIA TENSIONE
(ANSA) - CALTANISSETTA, 8 MAR - ''C'e' una sorta di strategia
della tensione, che non ha mai abbandonato l'Italia''. Lo ha
detto il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso,
intervenuto al conferenza stampa della Procura di Caltanissetta
sula nuova inchiesta per la strage Borsellino. In via D'Amelio
''emerge una prospettiva nuova'', ha sottolineato Grasso, quella
di ''una strategia stragista che partendo dallo spartiacque
dell'omicidio Lima arriva fino alla mancata strage
dell'Olimpico. L'azione mafiosa che si stava portando avanti era
una sorta di estorsione nei confronti delle istituzioni'', ha
affermato il procuratore, perche' ''in quegli anni c'era il
pericolo di mutamenti politici non graditi''. (ANSA).
YAI-NU
08-MAR-12 16:36
MAFIA:VIA D'AMELIO;GRASSO,NO MANDANTI ESTERNI MA CONCORRENTI
(ANSA) CALTANISSETTA, 8 MAR - ''L'inchiesta ha aperto una
pista da verificare, ovvero la presenza di uomini dello Stato
che dopo le stragi del '92 volevano bloccare altri agguati
contattando direttamente esponenti mafiosi. Altro elemento nuovo
la presenza nella strage di via D'Amelio di un personaggio
esterno a Cosa nostra che porto' la Fiat 126 in un garage dove
venne poi preparata per l'eccidio''. Lo ha detto il procuratore
nazionale antimafia Pietro Grasso, nel corso della conferenza
stampa a Caltanissetta sui nuovi arresti per la strage di via
D'Amelio scaturiti dalle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza.
''Insomma - ha aggiunto - questa inchiesta in cui bisogna
parlare di concorrenti esterni e non di mandanti esterni, e' un
punto di arrivo per certi versi ma anche un punto di partenza
per altre indagini''.
Grasso ha fatto anche riferimento ad alcuni elementi nuovi
raccolti dai magistrati della Dda nissena. ''Borsellino veniva
considerato dalla mafia un 'ostacolo' alla trattativa - ha
spiegato il capo della Dna - cio' provoco' il fallimento di un
altro omicidio eccellente, quello dell'on. Calogero Mannino,
perche' l'urgenza' era l'agguato al giudice palermitano''.
Infine una notazione amara: ''Possiamo affermare con certezza
che la strategia stragista di Cosa nostra comincio' con
l'agguato fallito dell'Addaura. Ci dispiace pero' - ha
sottolineato Grasso - che questi fatti si avvicinano alla
prescrizione, dato che non ci furono vittime. Per episodi del
genere non dovrebbe essere possibile''.(ANSA).
YAI-NU
08-MAR-12 15:05
MAFIA: VIA D'AMELIO; GRASSO,PER ME E' UN GIORNO PARTICOLARE
(ANSA) - CALTANISSETTA, 8 MAR - ''E' un giorno particolare
per me, sia dal punto di vista personale che professionale,
perche' ho avuto il privilegio di raccogliere le dichiarazioni
di Gaspare Spatuzza che hanno cambiato la prospettiva delle
indagini sulla strage di via D'Amelio''. Lo ha detto il
procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, nel corso della
conferenza stampa a Caltanissetta sulle ordinanze di custodia
cautelare per l'eccidio eseguite nell'ambito della nuova
inchiesta scaturita appunto dalle rivelazioni del pentito.
Grasso, riferendosi alle dichiarazioni di Spatuzza sulla
scorta di quanto apprese dal boss Graviano, ha parlato di ''un
palinsesto di azioni gia' tracciate: un percorso che parti'
dall'omicidio Lima fino alla fallita strage dello stadio
Olimpico di Roma del '94''.
Il procuratore antimafia ha indicato anche tre moventi della
strage: la ventilata nomina di Borsellino alla guida della Dna;
le azioni repressive che il ministero della Giustizia avrebbe
adottato contro la mafia ''e in questo contesto Borsellino
avrebbe agito nel pieno delle sue funzioni con atti concreti'';
infine l'ultima causale ''di tipo eversivo-terroristico che la
mafia voleva attuare - ha spiegato Grasso - per evitare
mutamenti politici non graditi''.(ANSA).
YAI-NU
08-MAR-12 12:25
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