lunedì 28 gennaio 2013

MAFIE: PM ROMA A STUDENTI, TEMONO LA CULTURA E LA SCUOLA

GRASSO, VELTRONI E AMELIO A CONFRONTO CON STUDENTI LICEO TASSO

(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Confronto a 360 gradi sulle mafie al liceo Tasso di Roma, tra gli studenti, il magistrato Erminio Amelio, l'ex procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, ora nelle liste del Pd, e Walter Veltroni, membro della commissione parlamentare antimafia. Il seminario 'Cose di Cosa Nostra' si e' svolto nell'aula magna del liceo romano. Amelio, interpellato da una studentessa sul fenomeno nel Lazio, ha risposto: ''Non dobbiamo parlare per stereotipi, bisogna andare oltre. Fino a qualche anno fa ci era stata tramandata l'idea che la mafia fosse un problema siciliano, parlo di Cosa Nostra. In realta' la mafia e' un fenomeno nazionale e internazionale. C'e' stato un certo ritardo nel capire e combattere il fenomeno mafioso. Fortunatamente da un anno-due, a questa parte si e' capito e si sta cambiando. La mafia non e' un fenomeno siciliano, la 'Ndrangheta non e' un fenomeno calabrese''. Rivolgendosi ai ragazzi che affollavano l'aula magna ha concluso: ''Quello che temono di piu' le mafie e' la cultura e la scuola''. Veltroni, interpellato da un altro ragazzo sulla trattativa Stato-mafia, ha detto: ''Io credo che la mafia non sia ne' solo un'organizzazione che ha bisogno di fare profitti, ne' sia neutrale rispetto a quello che succede. La mafia e' al contempo mafia e agenzia che fa lavoro sporco per conto terzi''. Poi l'ex sindaco di Roma ha aggiunto: ''La mia opinione e' che non ci si spiega le stragi del '92 e del '93 e la loro cessazione solo in una dinamica interna alle logiche mafiose. Qualcuno ha trattato? Si', secondo me qualcuno ha trattato, il nome e per conto di chi non siamo ancora riusciti a venirne a capo, ne' la magistratura, ne' noi in sede di commissione antimafia''. A Grasso, capolista Pd al Senato nel Lazio, un terzo studente chiede quali siano le prospettive per il futuro. ''Dobbiamo fare in modo che la fame e la sete di giustizia possano essere soddisfatte dando ai magistrati e a tutte le forze dell'ordine mezzi per continuare''. Parlando delle stragi Grasso ha aggiunto: ''Non smetteremo mai di cercare la verita'. Oggi abbiamo aperto un balcone ma vi assicuro che c'e' ancora strada da fare''. Ha parlato poi della necessita' di ''colpire la corruzione, stimata in Italia in 50-60 miliardi di euro all'anno. Penso che nel Paese ci voglia uno scatto di reni. Come diceva Gramsci, l'indifferenza e' il peso morto della storia''. (ANSA). YJ4-ST/SIG 28-GEN-13 18:15