mercoledì 24 aprile 2013
NAPOLITANO: GRASSO, PUNTO FERMO, SERVITORE DELLO STATO (2)
(ANSA) - ROMA, 24 APR - Secondo Grasso, al libro 'La
Repubblica del presidente' dovra' essere aggiunto un nuovo
capitolo, quello che si e' sviluppato in questi giorni, e che
''deve raccontare il grande atto di generosita' e
responsabilita' che il presidente della Repubblica ha compiuto
sabato scorso, accettando la richiesta di svolgere le sue
funzioni per un secondo mandato''. ''La richiesta - prosegue
Grasso - gli e' stata avanzata, in maniera che definire
pressante e' forse eufemistico, non solo dai principali leader
politici nazionali, ma anche dalla quasi totalita' dei
presidenti di Regione, che erano a Roma come grandi elettori''.
''Una richiesta dunque - prosegue il presidente del Senato -
che non e' arrivata solo dal Parlamento, dallo Stato centrale,
ma si puo' dire sia arrivata dalla Repubblica, dall'Italia
intera''.
Grasso, ricordando il discorso di Napolitano di lunedi'
scorso a Montecitorio per il suo insediamento, se la prende
anche con le forze politiche. ''Quelle forze politiche - insiste
Grasso - di cui Napolitano non ha mancato di ricordare la
sordita', le incertezze e i passi falsi, a cominciare dalla
mancata riforma della legge elettorale, che ha giustamente
definito 'imperdonabile', ma senza le quali non c'e'
partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed
efficace alla formazione delle decisioni pubbliche''. (ANSA).
BSA/FV
24-APR-13 11:40
Etichette:
napolitano
NAPOLITANO: GRASSO, PUNTO FERMO, SERVITORE DELLO STATO
(ANSA) - ROMA, 24 APR - Il presidente del Senato, Pietro
Grasso, definisce Giorgio Napolitano ''un grande servitore dello
Stato e un grande italiano''. Alla presentazione del libro 'La
Repubblica del presidente' di Vincenzo Lippolis e Giulio
Salerno, lo ringrazia per la sua ''generosita''' dimostrata
nell'accettare un secondo incarico presidenziale. ''La sua
rielezione - aggiunge - ha rassicurato tutti i cittadini,
perche' consente di avere un punto fermo nei prossimi
delicatissimi snodi istituzionali''. (ANSA).
BSA/FV
24-APR-13 11:36
Etichette:
napolitano
NAPOLITANO: GRASSO, POLITICA ORA SIA COESA E RESPONSABILE
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Una delle condizioni poste da
Napolitano, che io senz'altro condiviso, e' che il sistema
politico, in una fase di grande smarrimento per il Paese, dia
finalmente prova di quella coesione e responsabilita' che in
questi ultimi frangenti, spesso, sono mancate. A cominciare
dalla formazione di un nuovo governo e dall'avvio della sua
azione''. A rivolgere l'appello alle forze politiche, ricorrendo
alle parole del capo dello Stato, e' Pietro Grasso, alla
presentazione del libro 'La Repubblica del presidente'. (ANSA).
BSA/FV
24-APR-13 11:29
Etichette:
napolitano,
politica
NAPOLITANO: GRASSO, SUE PAROLE SONO STATE COME PIETRE
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Le parole del presidente Napolitano
lunedi' pomeriggio, nella solennita' delle Camere riunite in
seduta comune, sono state davvero come pietre. Il suo discorso
e' stato memorabile. Un piccolo capolavoro di etica pubblica e
di impegno civile, che non lascia spazio all'indulgenza e alle
autoassoluzioni. Un discorso che mi auguro sara' d'esempio
all'attuale e futura classe politica''. Lo ha detto il
presidente del Senato, Pietro Grasso, alla presentazione di un
libro sul presidente Napolitano. (ANSA).
BSA/FV
24-APR-13 11:25
Etichette:
napolitano
NAPOLITANO: GRASSO, HA DOVUTO AGIRE CON DETERMINAZIONE
(ANSA) - ROMA, 24 APR - Napolitano ''ha dovuto agire con
determinazione, ha dovuto interpretare in maniera molto incisiva
il suo ruolo non per produrre strappi nel tessuto
costituzionale, non per eccedere dalle proprie funzioni ma
perche' nel nostro ordinamento il ruolo del capo dello Stato non
si risolve 'nel tagliare nastri alle inaugurazioni' ma richiede
di prendersi delle responsabilita'''. Cosi' il presidente del
Senato Pietro Grasso, parla di Napolitano durante la
presentazione del libro 'La Repubblica del presidente'. (ANSA).
BSA/FV
24-APR-13 11:23
Etichette:
napolitano
SENATO: GRASSO RICORDA LA PARTIGIANA TERESA MATTEI (2)
(ANSA) - ROMA, 24 APR - Il Senato commemora oggi Teresa
Mattei, scomparsa lo scorso 12 marzo a 92 anni.
Nata a Quarto il 1 febbraio del 1921, e' cresciuta a Firenze.
Nella seconda meta' degli anni '30, ricorda Grasso, ''la casa
della famiglia Mattei nei pressi di Firenze era frequentata da
personalita' di primo piano come Giorgio La Pira, Natalia
Ginzburg, Adriano Olivetti, Piero Calamandrei, Don Primo
Mazzolari, in un clima di dialogo costruttivo fra le diverse
sensibilita' politiche e culturali dell'Antifascismo che sembrava
quasi un'anticipazione di quanto avverra', un decennio piu' tardi,
in seno alla Costituente''.
''Teresa - prosegue Grasso - venne arrestata per la prima
volta a 16 anni, al ritorno da un viaggio in Francia, dove era
stata inviata per consegnare una somma di denaro (frutto di una
colletta) ai fratelli Rosselli''. L'anno successivo fu espulsa
da tutte le scuole del Regno per un ''acceso diverbio con il
professore di scienze incaricato, dopo l'entrata in vigore delle
Leggi razziali, di propagandare agli studenti le ragioni
razziste dei provvedimenti contro gli ebrei''. Confortata dal
parere giuridico di Piero Calamandrei, sostenne egualmente, da
privatista, l'esame di maturita' e si iscrisse alla Facolta' di
filosofia dell'Universita' di Firenze, dove si laureo' poi,
durante la guerra.
''Con la caduta del Fascismo e l'occupazione tedesca -
prosegue Grasso nel suo ricordo - fu naturale che la Mattei si
impegnasse nella lotta partigiana, nelle formazioni nate dall'
organizzazione clandestina del Partito Comunista, al quale aveva
aderito, con il fratello Gianfranco, gia' nel 1942. Il periodo
della guerra partigiana fu segnato, per Teresa, da due
dolorosissimi eventi: nel febbraio del 1944 suo fratello
Gianfranco si uccise nel carcere nazista di via Tasso a Roma,
nel timore di rivelare, sotto tortura, i nomi dei suoi compagni
di lotta. Pochi giorni dopo, mentre cercava di raggiungere Roma
per dare conforto ai suoi genitori, fu arrestata e torturata
dalla polizia tedesca, e riusci' a fuggire solo per l'intervento
di un gerarca fascista, impietosito per la giovane eta'''.
Alla fine della guerra, Mattei si impegno' con l'Unione Donne
Italiane (UDI) e partecipo' alla decisione di introdurre anche in
Italia, sul modello francese, l'8 marzo quale festa delle donne.
Sua l'idea di utilizzare la mimosa, ''un fiore povero delle
campagne, come simbolo della festa''.
Con l'UDI si impegno' per estendere alle donne il diritto di
votare ed essere elette. Venne candidata nelle liste del Pci.
Entro' nella Costituente, con altre 20 donne, risultandone, a
soli 25 anni, la piu' giovane componente. La sua ''partecipazione
- sottolinea Grasso - fu significativa, e almeno in due punti la
formulazione della Costituzione e' debitrice del suo contributo:
l'articolo 3, sul principio di uguaglianza, e l'articolo 37,
laddove, con riferimento al lavoro femminile'', si fissa l'
obiettivo di assicurare a madre e bambino adeguata protezione.
(ANSA).
BSA
24-APR-13 10:56
Etichette:
commemorazione,
mattei
SENATO: GRASSO RICORDA LA PARTIGIANA TERESA MATTEI
NELLA COSTITUENTE, FU LEI A SCEGLIERE MIMOSA COME FIORE DONNA
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Credo che l'unico eroismo sia quello di vincere la paura per continuare a fare cio' in cui si crede''. E' con le stesse parole di Teresa Mattei che il presidente del Senato Pietro Grasso conclude il suo discorso di commemorazione, nell'Aula di palazzo Madama, della donna che a 25 anni partecipo' giovanissima alla Costituente e che venne eletta con il Pci dopo aver preso parte alla lotta partigiana. Torturata dai nazisti, fu lei, ricorda Grasso, a scegliere il fiore della mimosa per celebrare l'8 marzo.(ANSA). BSA 24-APR-13 10:43
(ANSA) - ROMA, 24 APR - ''Credo che l'unico eroismo sia quello di vincere la paura per continuare a fare cio' in cui si crede''. E' con le stesse parole di Teresa Mattei che il presidente del Senato Pietro Grasso conclude il suo discorso di commemorazione, nell'Aula di palazzo Madama, della donna che a 25 anni partecipo' giovanissima alla Costituente e che venne eletta con il Pci dopo aver preso parte alla lotta partigiana. Torturata dai nazisti, fu lei, ricorda Grasso, a scegliere il fiore della mimosa per celebrare l'8 marzo.(ANSA). BSA 24-APR-13 10:43
Etichette:
commemorazione,
mattei
Iscriviti a:
Post (Atom)