lunedì 3 maggio 2010

LEGALITA': GRASSO, INFORMAZIONE IMPORTANTE IN LOTTA A COSCHE

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Non sono per la censura dell'informazione. Pero' andava spiegato il contesto di quella vicenda, magari intervistando la donna che ha definito il boss arrestato 'un uomo di pace', rivelando cosi' che non si trattava di cittadini di Reggio Calabria che inneggiavano al boss, ma di parenti interessati a dare quell'immagine''. A dirlo e' stato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, parlando ai ragazzi ospiti di alcune comunita' di recupero nell'ambito dell'appuntamento pomeridiano della prima tappa della Gerbera gialla, l'iniziativa promossa dal coordinamento Riferimenti. Il magistrato si e' riferito alla vicenda degli applausi rivolti da alcuni parenti al boss Giovanni Tegano subito dopo l'arresto, mentre usciva dalla Questura. ''L'informazione - ha aggiunto - puo' essere piu' attenta e completa. Il giorno dopo c'e' stata la reazione dei cittadini, non di parenti dei poliziotti, questa volta, a dimostrazione che l'informazione ha una grossa responsabilita'. E ne ha da decenni sulla Calabria perche' e' mancata quella nazionale. I problemi di questa regione non vanno fuori se l'informazione rimane locale. C'e' voluto l'omicidio Fortugno e la strage di Duisburg per risvegliare la cronaca nazionale e le coscienze addormentate di tanti e di tante, anche di istituzioni''. Grasso, nel corso dell'incontro, svoltosi in Comune, ha fatto un excursus a tutto campo sulla 'ndrangheta, che, ha detto, ''non e' solo una'organizzazione criminale. Chiede il consenso alle vittime e si insinua nelle mille pieghe del potere per condizionarlo e modificarne le scelte. Un'organizzazione non comune che, come hanno dimostrato molti atti processuali, cerca di altalenare 'prestigio' e paura per inculcarsi tra i cittadini''. Ricordando un'intercettazione registrata a Palermo in cui due mafiosi si dicevano ''noi campiamo per il popolino'', Grasso ha spiegato che ''il senso di quella frase e' la gente non ci deve temere, non deve avere paura di noi, ma ci deve volere bene'', avanzando l'idea di una visione di ''mafia buona'' al contrario di quella cattiva rappresentata in alcune intercettazioni tra 'ndranghetisti, in cui vengono ricordati ''i valori mitici della 'ndrangheta''. ''Principi, venuti meno - ha proseguito Grasso - per i quali l'organizzazione si imponeva non per paura, ma per rispetto''. (ANSA). Y2F-SGH/MED 03-MAG-10 21:25

'NDRANGHETA: GRASSO, ABBIAMO ANTICORPI CONTRO INFILTRAZIONI

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Dobbiamo cercare di avere gli anticorpi, e li abbiamo, sia all'interno delle istituzioni che della societa' civile'': a dirlo, parlando a Reggio Calabria con i giornalisti a margine della Gerbera Gialla, e' stato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, in merito alla presenza di una talpa delle cosche della 'ndrangheta tra le forze dell'ordine, emersa nel corso di un'inchiesta contro contro la cosca dei Pelle di San Luca e Morabito di Africo chiamata 'Reale'. ''Siamo abituati - ha detto Grasso - al tipo di contesto in cui si svolge il nostro lavoro. Sappiamo bene, non lo diciamo da oggi, che la criminalita' organizzata, la mafia, la 'ndrangheta e tutti gli altri tipi di criminalita' cercano di infiltrarsi nelle istituzioni, cercano di corromperle. Hanno i mezzi per farlo in un momento di grave crisi economica. Noi dobbiamo avere gli anticorpi e li abbiamo. Abbiamo molta fiducia in questa citta'''. (ANSA). Y2F-SGH 03-MAG-10 12:22

LEGALITA': GRASSO, FORMARE GIOVANI A MEMORIA E ANTIMAFIA

(V. 'LEGALITA': MIGLIAIA IN CORTEO ..' DELLE 12.10 CIRCA)

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Un'antimafia della legalita', della memoria e della formazione dei giovani: e' questo il punto principale da realizzare'': a dirlo e' stato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, intervenendo, a Reggio Calabria, alla manifestazione della Gerbera gialla promossa del Coordinamento antimafia Riferimenti. ''La gerbera - ha aggiunto - e' un fiore molto resistente e da' l'idea della rinascita della primavera. E' un simbolo importante per Reggio e speriamo che sempre di piu' questa manifestazione, con la partecipazione della societa' civile, aiuti a risolvere quelli che sono i problemi di una comunita', di una regione e di un Paese. La mia presenza qui ha questo significato: cercare di creare un collegamento tra l'antimafia della legalita' e quella della societa' civile''. ''Ci sono tanti calabresi onesti che conosco - ha aggiunto Grasso - che non aspettano altro di fare sentire la voce e di alzare la testa. Naturalmente bisogna creare le condizioni con costanza e impegno. Sono fiducioso e ottimista''. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che e' stato sindaco di Reggio sino all'elezione alla presidenza della Regione, dal canto suo ha evidenziato come il Comune abbia deciso di avviare la revisione della toponomastica cittadina da via Apollo, diventata via Musella, proprio ''per dare un segnale importante dell'intenzione della citta' di reagire alla criminalita'''. ''Ventotto anni fa - ha detto la presidente di Riferimenti Adriana Musella, figlia di Gennaro Musella, l'imprenditore al quale e' stata intitolata una via di Reggio ucciso con un'autobomba 28 anni fa - Reggio fu scossa da un'esplosione. Oggi rinasce nei volti di questi ragazzi che ne rappresentano la speranza. Questo e' il doppio significato della Gerbera gialla: memoria e speranza perche' la memoria serve per poter costruire il futuro e la speranza e' quella che noi affidiamo a ognuno di questi ragazzi''. (ANSA). Y2F-SGH 03-MAG-10 12:18