E' QUANTO AUSPICA IN UN'INTERVISTA A 'LE FIGARO'
(ANSA) - PARIGI, 5 LUG - Il procuratore nazionale Antimafia,
Piero Grasso, torna ad esprimere la sua contrarieta' rispetto al
disegno di legge che regola le intercettazioni. Questa volta lo
fa in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro in cui si
dice tuttavia ''molto fiducioso'' sul fatto che il testo di
legge ''sara' rivisto e corretto''. ''Dopo la mia audizione, il
presidente della Camera Gianfranco Fini ha detto che bisogna
modificarlo'', ricorda ancora Grasso, riferendosi al suo
intervento a Montecitorio alla fine della scorsa settimana,
quando ha presentato una serie di obiezioni all'attuale ddl, che
a suo avviso rischia di ostacolare le indagini di mafia e
terrorismo.
Nell'intervista al quotidiano francese, Grasso sottolinea
anche che la Mafia ''non e' piu' in grado di concepire grandi
attentati contro lo Stato, come negli anni '80 e '90''. Per lui,
Cosa nostra e' ''meno pericolosa'' di una volta. La sua
''direzione strategica'' e' stata smantellata dopo la cattura di
Toto Riina nel 1993. ''Allora - spiega Grasso - aveva 5.000
membri. Questa volta possiamo ragionevolmente stimare che non
sono piu' della meta', mentre il livello di reclutamento e'
notevolmente peggiorato''. ''Piccoli trafficanti di droga sono
stati promossi al rango di uomini d'onore, senza averne la
capacita' ne l'intelligenza strategica'', conclude
Grasso.(ANSA).
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05-LUG-10 17:47