'CERCA DI CREARE SISTEMA POTERE E INFILTRARSI IN ISTITUZIONI'
(ANSA) - SIENA, 29 MAG - ''La mafia non e' solo
un'organizzazione che vuole fare profitti ma e' anche
un'organizzazione che cerca di creare una sistema di potere e
infiltrarsi nelle istituzioni per avere il consenso della gente
e barattare quel consenso con la politica''. Lo ha detto il
procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, stasera nel corso
di un dibattito a Siena.
''La mafia e' metafora del potere - ha aggiunto Grasso - chi
e' nel club deve stare alle regole. In altre parti d'Italia, al
nord, i giornalisti la chiamano cricca''.(ANSA).
GRO/SCN
29-MAG-10 22:01
sabato 29 maggio 2010
MAFIA:GRASSO,'93 VUOTO POLITICO CHE POTEVA RIEMPIRE CHIUNQUE
(ANSA) - SIENA, 29 MAG - ''Quando io parlo di un vuoto
politico, ci poteva entrare chiunque in questo vuoto politico''.
Lo ha detto stasera a Siena il procuratore nazionale Antimafia,
Piero Grasso, nel corso del dibattito 'Democrazia, legalita' e
regole nel Paese della logica capovolta', tornando a precisare
le dichiarazioni fatte qualche giorno fa in occasione della
commemorazione per la strage dei Georgofili in cui aveva parlato
di stragi 'fatte per agevolare entita' esterna'.
''Nel '93 - ha ricordato Grasso - cinque grossi partiti
italiani, il pentapartito (Dc, Psi, Pli, Pri e Psdi) chiudono,
non c'e' piu' nulla, c'e' un governo di tecnici guidato dal
presidente Ciampi. Quindi dire che c'era uno spazio politico da
riempire non mi pare sia un'eresia. Non significa che chi l'ha
riempito sia da collegare necessariamente... . Fino a che non
c'e' una prova giudiziaria, visto che non c'e' nessuna indagine
politica sul problema, come aveva chiesto Gabriele Chelazzi piu'
volte. Percio' fino a che non avremo una prova giudiziaria non
potremo dire altro che questo''.
(ANSA).
GRO
29-MAG-10 21:31
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venerdì 28 maggio 2010
GIUSTIZIA: GRASSO, NO A PM AVVOCATO DELLA POLIZIA
ERRORI SINGOLI, PRETESTO SEPARAZIONE CARRIERE E RIFORMA ASCOLTI
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - ''Mi rende perplesso un pubblico ministero avvocato della polizia, come propugnato da chi sostiene la separazione delle carriere'', perche' spingerebbe ''alla ricerca di un colpevole qualsiasi''. E' di questa idea il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che vede negli errori di singoli ''il pretesto per la richiesta di un riforma della Giustizia e delle intercettazioni. ''Forse in passato si e' intercettato troppo, e troppe sono state le persone che si sono ritrovate in prima pagina ha osservato, intervenendo a Roma a un convegno sull' organizzazione della giustizia - e di certo senza questa rappresentazione esasperata di casi singoli nessuno avrebbe avuto il pretesto per chiedere la riforma del ruolo dei magistrati''. In ultimo Grasso ha chiesto che piuttosto un muro contro muro, si dovrebbe ''riflettere su un pubblico ministero che risponda ad una azione unitaria e coerente''. (ANSA). Y12-FM/SAI 28-MAG-10 19:04
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - ''Mi rende perplesso un pubblico ministero avvocato della polizia, come propugnato da chi sostiene la separazione delle carriere'', perche' spingerebbe ''alla ricerca di un colpevole qualsiasi''. E' di questa idea il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che vede negli errori di singoli ''il pretesto per la richiesta di un riforma della Giustizia e delle intercettazioni. ''Forse in passato si e' intercettato troppo, e troppe sono state le persone che si sono ritrovate in prima pagina ha osservato, intervenendo a Roma a un convegno sull' organizzazione della giustizia - e di certo senza questa rappresentazione esasperata di casi singoli nessuno avrebbe avuto il pretesto per chiedere la riforma del ruolo dei magistrati''. In ultimo Grasso ha chiesto che piuttosto un muro contro muro, si dovrebbe ''riflettere su un pubblico ministero che risponda ad una azione unitaria e coerente''. (ANSA). Y12-FM/SAI 28-MAG-10 19:04
INTERCETTAZIONI:GRASSO,LIMITI TEMPO COINCIDANO CON INDAGINI
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - I termini delle intercettazioni per
tutti i reati dovrebbero ''essere compatibili'' con quelli delle
indagini. Lo chiede il procuratore antimafia Piero Grasso
interpellato a margine di un convegno alla Corte di appello di
Roma.
''Certo i limiti di tempo sono una limitazione per le
attivita' di indagine, non c'e' dubbio. Noi abbiamo - ha
spiegato il procuratore - dei termini che sono quelli che
coincidono con quelli delle indagini''. Perche' spesso, ha
notato, si riesce a capire se si tratta di un reato di mafia
solo indagando su altri reati.
Sul provvedimento Grasso riconosce ''notevoli passi in
avanti: tante cose sono state cambiate e razionalizzate. Ma c'e'
ancora qualcosa che si potrebbe fare''.
Il procuratore rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano
se ritenesse sufficiente l'accordo Fini-Alfano ha detto: ''Non
conosco i termini dell'accordo. Non c'ero''.(ANSA).
Y12/TER
28-MAG-10 17:10
giovedì 27 maggio 2010
MAFIA:GRASSO A RAGAZZI,MIEI MODELLI NE' VELINE NE' CALCIATORI
(ANSA) - FIRENZE, 27 MAG - ''I miei modelli sono Falcone,
Borsellino, Chelazzi, Caponnetto, questi sono i miei miti, i
miei eroi, non sono cantanti, veline o calciatori'': lo ha detto
Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, intervenendo ad
un incontro a Firenze coi ragazzi di due scuole medie fiorentine
e di un istituto tecnico di Lucca. ''Sono coloro che mi aiutano
a continuare ogni giorno in questa lotta alla mafia'', ha
aggiunto Grasso, che ha parlato nel Salone dei Dugento di
Palazzo Vecchio. (ANSA).
RED-MU/DLM
27-MAG-10 13:01
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MAFIA: GRASSO, IN CERTI CONTESTI A MAGISTRATI SERVE CONSENSO
(ANSA) - FIRENZE, 27 MAG - I magistrati possono avere bisogno
di consenso per la loro azione perche' ''operare in certi
contesti senza il consenso vuol dire essere lasciati soli'': lo
ha affermato Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia,
ricevendo il Sigillo della Pace del Comune di Firenze in Palazzo
Vecchio.
Grasso, che stamani non ha voluto rilasciare dichiarazioni a
margine dell'iniziativa a cui partecipa, ha ringraziato le
istituzioni locali e le associazioni antimafia che lo hanno
accolto nella sua trasferta toscana, in occasione
dell'anniversario della strage di via dei Georgofili: ''Io sono
quello dell'antimafia che fa repressione, e non avrei bisogno
del consenso, come magistrato'', ha detto, spiegando che ''non
e''' come ''la politica, che ha bisogno del consenso. Pero'
operare in certi contesti senza il consenso - ha aggiunto -
vuol dire essere lasciati soli, e questi sono segnali che in
terre di infedeli contano tantissimo''. ''Quindi grazie per
questa vicinanza data dalle fondazioni che rappresentano la
societa' civile, ai meravigliosi giovani della Toscana che non
solo hanno fatto manifestazioni e cortei, ma concretamente con i
contributi delle amministrazioni locali, hanno aiutato coloro
che attraverso Libera lavorano nelle terre a Corleone, San
Giuseppe Jato, queste terre dove c'e' bisogno di aiuto.
Bellissimi esempi che io cito sempre - ha concluso Grasso -
perche' questa regione da' questi esempi di societa' civile
sana''. (ANSA).
RED-MU/DLM
27-MAG-10 12:30
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mercoledì 26 maggio 2010
MAFIA: STRAGI '93; GRASSO, COSCHE CERCAVANO NUOVI REFERENTI
V. ''MAFIA: STRAGI'93; GRASSO, FATTE PER...'' DELLE 14.30 CIRCA
(ANSA) - PALERMO, 26 MAG - ''Ribadisco che in un preciso periodo storico, dopo l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima, la mafia aveva interrotto il rapporto col suo referente politico ed era alla ricerca di un nuovo soggetto che potesse esaudire le richieste dell'organizzazione''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, puntualizzando alcune sue dichiarazione rese oggi a Firenze sulle stragi del '93. ''Ho fatto esplicitamente degli esempi come la Lega per il Sud, alle cui riunioni aveva partecipato lo stesso Vito Ciancimino, o Sicilia Libera, movimento politico fondato dal boss Leoluca Bagarella. - ha proseguito - Ho anche detto che queste considerazioni erano frutto dei 'ragionamenti' svolti gia' all'epoca in cui ero applicato alle indagini sulle stragi, tra il 1997 e il 1998, con Gabriele Chelazzi, magistrato della Dna poi morto nel 2003''. ''L'eventuale esistenza di contatti riconducibili ad un appoggio elettorale della mafia - ha spiegato Grasso - non sono, comunque, assolutamente sufficienti per dimostrare un'intesa preliminare che potesse far sfruttare una situazione di grave turbamento dell'ordine pubblico, come quella determinata dalle stragi, per agevolare prospettive di affermazione politica''. ''Ho detto inoltre - ha proseguito - che per raggiungere una prova giudiziaria occorre rispondere a tanti interrogativi. Ad esempio se i rapporti tra la mafia e alcune forze politiche sono compatibili con eventuali intese e se poi un accordo e' stato raggiunto'' ''Resta, comunque, inspiegabile e contraddittoria, secondo me, - ha osservato - la consapevolezza di Cosa nostra di non avere avuto alcun risultato favorevole dalle stragi compiute fino al '93 e la decisione, poi non portata a termine, di organizzare l'attentato all'Olimpico, fallito solo per motivi tecnici e mai piu' reiterato''. ''Stiamo parlando, comunque, - ha concluso - solo di ipotesi che vanno sottoposte al vaglio critico della magistratura''.(ANSA). SR 26-MAG-10 19:43
(ANSA) - PALERMO, 26 MAG - ''Ribadisco che in un preciso periodo storico, dopo l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima, la mafia aveva interrotto il rapporto col suo referente politico ed era alla ricerca di un nuovo soggetto che potesse esaudire le richieste dell'organizzazione''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, puntualizzando alcune sue dichiarazione rese oggi a Firenze sulle stragi del '93. ''Ho fatto esplicitamente degli esempi come la Lega per il Sud, alle cui riunioni aveva partecipato lo stesso Vito Ciancimino, o Sicilia Libera, movimento politico fondato dal boss Leoluca Bagarella. - ha proseguito - Ho anche detto che queste considerazioni erano frutto dei 'ragionamenti' svolti gia' all'epoca in cui ero applicato alle indagini sulle stragi, tra il 1997 e il 1998, con Gabriele Chelazzi, magistrato della Dna poi morto nel 2003''. ''L'eventuale esistenza di contatti riconducibili ad un appoggio elettorale della mafia - ha spiegato Grasso - non sono, comunque, assolutamente sufficienti per dimostrare un'intesa preliminare che potesse far sfruttare una situazione di grave turbamento dell'ordine pubblico, come quella determinata dalle stragi, per agevolare prospettive di affermazione politica''. ''Ho detto inoltre - ha proseguito - che per raggiungere una prova giudiziaria occorre rispondere a tanti interrogativi. Ad esempio se i rapporti tra la mafia e alcune forze politiche sono compatibili con eventuali intese e se poi un accordo e' stato raggiunto'' ''Resta, comunque, inspiegabile e contraddittoria, secondo me, - ha osservato - la consapevolezza di Cosa nostra di non avere avuto alcun risultato favorevole dalle stragi compiute fino al '93 e la decisione, poi non portata a termine, di organizzare l'attentato all'Olimpico, fallito solo per motivi tecnici e mai piu' reiterato''. ''Stiamo parlando, comunque, - ha concluso - solo di ipotesi che vanno sottoposte al vaglio critico della magistratura''.(ANSA). SR 26-MAG-10 19:43
MAFIA: STRAGI'93; GRASSO,FATTE PER AGEVOLARE ENTITA' ESTERNA
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - Le stragi mafiose del '93, fra
cui quella di via dei Georgofili a Firenze, erano tese a causare
disordine per dare ''la possibilita' ad una entita' esterna di
proporsi come soluzione''. Lo ha affermato Pietro Grasso,
procuratore nazionale antimafia, intervenendo ad un convegno
commemorativo della strage causata da un'autobomba la notte fra
il 26 e il 27 maggio 1993.
''L'attentato al patrimonio artistico e culturale dello Stato
- ha spiegato Grasso - assumeva duplice finalita': quella di
orientare la situazione in atto in Sicilia verso una prospettiva
indipendentista, che e' sempre balzata fuori nei momenti critici
della storia siciliana, e attuare una vera e propria
dimostrazione di forza attraverso azioni criminose eclatanti
che, sconvolgendo, avrebbero dato la possibilita' ad una entita'
esterna di proporsi come soluzione per poter riprendere in pugno
l'intera situazione economica, politica, sociale, che veniva
dalle macerie di Tangentopoli''.
Secondo Grasso ''certamente Cosa Nostra, attraverso questo
programma di azioni criminali, che hanno cercato di incidere
gravemente e in profondita' sull'ordine pubblico, ha inteso
agevolare l'avvento di nuove realta' politiche che potessero poi
esaudire le sue richieste''. D'altro canto, ha sottolineato il
magistrato, ''occorre dimostrare l'esistenza di una intesa
criminale con un soggetto anche politico in via di formazione,
intenzionato a promuovere e sfruttare una situazione di grave
perturbamento dell'ordine pubblico per agevolare le prospettive
di affermazione politica; e dimostrare l'esistenza di contatti
riconducibili allo scambio successivo alle stragi''. Per Grasso
quindi ''rimangono delle domande a cui bisogna dare risposta''.
(ANSA).
RED-CG/SPO
26-MAG-10 14:32
INTERCETTAZIONI: GRASSO,IN DDL TANTE COSE SONO STATE ACCOLTE
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - Sul ddl intercettazioni ''tante
cose sono state accolte'', e bisogna vedere quante ''potranno
subire degli aggiustamenti'': lo ha detto Pietro Grasso,
procuratore nazionale antimafia, parlando a margine di un
convegno commemorativo della strage di via dei Georgofili a
Firenze.
''Ancora dobbiamo vedere il testo - ha detto ai cronisti -
aspettiamo di vederlo perche' tanti passi avanti sono stati
fatti, tante cose sono state accolte, razionalizzate, e dobbiamo
vedere fino a che punto quante altre ancora potranno subire
degli aggiustamenti, visto che il ministro della Giustizia
Alfano ha preannunciato che ulteriori cambiamenti si potranno
fare in aula''. (ANSA).
RED-GRO/SPO
26-MAG-10 14:08
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MAFIA: GRASSO, PENTITI E INTERCETTAZIONI SONO INDISPENSABILI
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - ''Il ruolo dei collaboratori e'
importante, cosi' com'e' importante quello delle intercettazioni
telefoniche''. Lo ha detto Piero Grasso, procuratore nazionale
antimafia, intervenendo oggi al convegno commemorativo per la
strage di via dei Georgofili.
''Entrambi servono a scoprire dall'interno i segreti di
un'organizzazione'', ha spiegato Grasso, secondo cui ''i
collaboratori di giustizia sono uno strumento indispensabile per
qualsiasi indagine sulla criminalita' organizzata. La mafia
opera come un'organizzazione segreta, quindi e' difficilissimo
riuscire a entrare dentro le dinamiche interne, le motivazioni
che spesso sono complesse, dei vari fatti criminali''. (ANSA).
RED-GRO/SPO
26-MAG-10 13:53
domenica 23 maggio 2010
FALCONE: GRASSO, ERA INVISO A TANTI CENTRI DI INTERESSE
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Falcone era il nemico numero uno
della mafia, ma era inviso anche a tanti centri di interesse.
Era un personaggio scomodo per il suo impegno per il recupero
della legalita' che urtava gli interessi di troppa gente''. Lo
ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso,
intervenendo al convegno organizzato nel bunker dell'Ucciardone
per il diciottesimo anniversario dell'uccisione di Falcone.
''Falcone e Borsellino - ha aggiunto - sono i miti, i punti
di riferimento che mi aiutano nei momenti di sconforto. Falcone
non si sarebbe accontentato di ridimensionare la mafia, ma
voleva aggredire la specificita' che rende la mafia un soggetto
che partecipa al potere anche con le sue relazioni esterne''.
(ANSA).
SR
23-MAG-10 12:27
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FALCONE: GRASSO,ANDREMO AVANTI PER CERCARE VERITA' SU STRAGI
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Si sappia: noi magistrati
andremo avanti a tutta forza con rigore, sebbene con mezzi e
risorse limitati, a cercare la verita' sulle stragi di Capaci e
via d'Amelio e sulle bombe di Roma, Firenze e Milano''. Lo ha
detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso,
intervenendo al convegno per la commemorazione del diciottesimo
anniversario della strage di Capaci.(ANSA).
NU
23-MAG-10 12:22
++ FALCONE: GRASSO, DIFENDEREMO INDIPENDENZA MAGISTRATURA ++
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Difenderemo il valore
dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura dal potere
esecutivo''. Lo ha detto, suscitando l'applauso dei giovani
presenti nell'aula bunker dell'Ucciardone, il procuratore
nazionale antimafia Pietro Grasso, intervenuto al convegno
organizzato per il 18/o anniversario della strage di Capaci.
''L'indipendenza della magistratura - ha aggiunto - non e' un
privilegio di casta. Crediamo ancora che in Italia si possano
riuscire a processare anche i 'colletti bianchi' e i corruttori
di chi ricopre pubbliche funzioni''. (ANSA).
NSR
23-MAG-10 12:16
FALCONE: GRASSO, SERVE PIU' RISERVATEZZA NELLE INDAGINI
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''La verita' va cercata ovunque,
bisogna farlo magari con maggiore silenzio per ottenere
risultati migliori''. Lo ha detto il procuratore nazionale
antimafia, Piero Grasso, riguardo le nuove indagini
sull'attentato fallito all'Addaura contro Giovanni Falcone, al
centro di un'inchiesta della Procura di Caltanissetta che indaga
sul coinvolgimento di apparati deviati dei servizi segreti nella
preparazione dell'attentato.
Senza entrare nello specifico delle indagini, Grasso ha
tuttavia aggiunto: ''Non bisogna identificare lo Stato con
personaggi infedeli, di infedeli ce ne sono anche nella
magistratura. Ma quello non e' lo Stato per cui sono morti
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che rappresentano un
patrimonio che non possiamo disperdere e che oggi
ricordiamo''.(ANSA).
APE/IMP
23-MAG-10 09:42
FALCONE: GRASSO, NON SOLO MAFIA VOLEVA ELIMINARLO
STUDENTI SU NAVE LEGALITA? INCONTRANO PROCURATORE ANTIMAFIA
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone. Lui non voleva combattere la mafia e l'illegalita' a meta', le voleva eliminare dalle fondamenta. Voleva tagliare le relazioni tra la mafia e gli altri poteri. E su questo le indagini sono ancora attuali". E' quanto ha affermato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, durante un incontro con gli studenti sulla Nave delle Legalita', attraccata stamani al porto di Palermo. I ragazzi, partiti ieri pomeriggio da Civitavecchia, in serata hanno avuto modo di confrontarsi con il procuratore Grasso, il capo dipartimento per la programmazione del Ministero dell'Istruzione, Giovanni Biondi, il responsabile per la legalita' di Confindustria, Antonello Montante, Andrea Colucci di Confcommercio e Giulio Bacosi, avvocato di Stato. I relatori hanno risposto alle domande degli studenti e Piero Grasso ha raccontato a lungo la sua amicizia con Falcone, di cui oggi ricorre il 18/mo anniversario dalla morte. "Il rapporto d'amicizia tra noi due - ha detto Grasso - e' cominciato dopo il maxiprocesso. Poteva sembrare una persona altezzosa e sprezzante, ma nell'intimita', con gli amici, era una persona diversa: scherzosa, quasi demenziale, e molto affettuosa con i nostri figli. Aveva una grande forza, nonostante le avversita' ogni volta si ritirava su ed era pronto a lottare di nuovo". Grasso ha quindi spiegato il mutamento che la mafia ha avuto dalle stragi a oggi: "Ha fatto un salto di qualita', ha capito che le stragi non pagano e cerca di rendersi invisibile. La forza della mafia oggi e' questa: non ha visibilita' e si ristruttura e si organizza negli affari, diventando sempre piu' potente". Pertanto, secondo Grasso, e' importante educare i ragazzi alla legalita': "I problemi non si risolvono mettendo in carcere i mafiosi, ma se voi giovani riuscirete a costruire una classe dirigente che dica no alla mafia e all'illegalita'''. Biondi ha quindi evidenziato l'utilita' dell'ora di Costituzione a scuola: "Aiuta a trasformare i principi della Costituzione in azioni civili, altrimenti la Costituzione rimarrebbe solo un libro". In chiusura, Montante si e' rivolto ai ragazzi invitandoli a ''indignarsi anche per poco e a non tollerare l'illegalita'. Solo cosi' il paese potra' tornare alla normalita'''. (ANSA). YZD 23-MAG-10 09:15
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - ''Non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone. Lui non voleva combattere la mafia e l'illegalita' a meta', le voleva eliminare dalle fondamenta. Voleva tagliare le relazioni tra la mafia e gli altri poteri. E su questo le indagini sono ancora attuali". E' quanto ha affermato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, durante un incontro con gli studenti sulla Nave delle Legalita', attraccata stamani al porto di Palermo. I ragazzi, partiti ieri pomeriggio da Civitavecchia, in serata hanno avuto modo di confrontarsi con il procuratore Grasso, il capo dipartimento per la programmazione del Ministero dell'Istruzione, Giovanni Biondi, il responsabile per la legalita' di Confindustria, Antonello Montante, Andrea Colucci di Confcommercio e Giulio Bacosi, avvocato di Stato. I relatori hanno risposto alle domande degli studenti e Piero Grasso ha raccontato a lungo la sua amicizia con Falcone, di cui oggi ricorre il 18/mo anniversario dalla morte. "Il rapporto d'amicizia tra noi due - ha detto Grasso - e' cominciato dopo il maxiprocesso. Poteva sembrare una persona altezzosa e sprezzante, ma nell'intimita', con gli amici, era una persona diversa: scherzosa, quasi demenziale, e molto affettuosa con i nostri figli. Aveva una grande forza, nonostante le avversita' ogni volta si ritirava su ed era pronto a lottare di nuovo". Grasso ha quindi spiegato il mutamento che la mafia ha avuto dalle stragi a oggi: "Ha fatto un salto di qualita', ha capito che le stragi non pagano e cerca di rendersi invisibile. La forza della mafia oggi e' questa: non ha visibilita' e si ristruttura e si organizza negli affari, diventando sempre piu' potente". Pertanto, secondo Grasso, e' importante educare i ragazzi alla legalita': "I problemi non si risolvono mettendo in carcere i mafiosi, ma se voi giovani riuscirete a costruire una classe dirigente che dica no alla mafia e all'illegalita'''. Biondi ha quindi evidenziato l'utilita' dell'ora di Costituzione a scuola: "Aiuta a trasformare i principi della Costituzione in azioni civili, altrimenti la Costituzione rimarrebbe solo un libro". In chiusura, Montante si e' rivolto ai ragazzi invitandoli a ''indignarsi anche per poco e a non tollerare l'illegalita'. Solo cosi' il paese potra' tornare alla normalita'''. (ANSA). YZD 23-MAG-10 09:15
sabato 22 maggio 2010
FALCONE:GRASSO A STUDENTI, NAVE LEGALITA' E' SBARCO SOLIDALE
PARTE DA CIVITAVECCHIA DIRETTA A PALERMO, ALTRA NAVE DA NAPOLI
(ANSA) - CIVITAVECCHIA (ROMA), 22 MAG - ''Quando arriveremo a Palermo faremo uno sbarco che non e' di conquista, ma incontreremo i ragazzi di Palermo, ai quali dobbiamo dare solidarieta' e ai quali dobbiamo stare vicini, perche' vivono in una realta' diversa''. Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, sul molo di Civitavecchia, prima di salpare assieme a 1.500 ragazzi delle scuole di tutta Italia per Palermo. La nave su cui viaggeranno arrivera' a Palermo domattina, assieme ad un'altra nave della legalita' che sta per partire da Napoli, con altri 1.100 ragazzi a bordo. Grasso ha invitato tutti ad essere uniti ''per cercare di cambiare il mondo''. Al molo sono presenti tra gli altri, anche il sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, e il capodipartimento per la programmazione del ministero dell'Istruzione, Giovanni Biondi. (ANSA). YZD-VN/FV 22-MAG-10 17:00
(ANSA) - CIVITAVECCHIA (ROMA), 22 MAG - ''Quando arriveremo a Palermo faremo uno sbarco che non e' di conquista, ma incontreremo i ragazzi di Palermo, ai quali dobbiamo dare solidarieta' e ai quali dobbiamo stare vicini, perche' vivono in una realta' diversa''. Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, sul molo di Civitavecchia, prima di salpare assieme a 1.500 ragazzi delle scuole di tutta Italia per Palermo. La nave su cui viaggeranno arrivera' a Palermo domattina, assieme ad un'altra nave della legalita' che sta per partire da Napoli, con altri 1.100 ragazzi a bordo. Grasso ha invitato tutti ad essere uniti ''per cercare di cambiare il mondo''. Al molo sono presenti tra gli altri, anche il sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, e il capodipartimento per la programmazione del ministero dell'Istruzione, Giovanni Biondi. (ANSA). YZD-VN/FV 22-MAG-10 17:00
mercoledì 19 maggio 2010
MAFIA:GRASSO;SU ADDAURA INDAGINI IN CORSO, A RICERCA VERITA'
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''Le indagini sono in corso e se gia'
si parla di talpe vuol dire che sono state scoperte''. Lo ha
detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso,
riferendosi alla possibile presenza di 'talpe' su cui sta
indagando la procura di Caltanissetta in merito al fallito
attentato dell'Addaura, il 20 giugno 1989, al giudice Giovanni
Falcone
''Ma perche' questi poveri animaletti - ha detto rispondendo
scherzando ai giornalisti che gli chiedevano un commento -
devono essere tirati in ballo? A parte gli scherzi diciamo che
le indagini sono in corso e se gia' si parla di talpe vuol dire
che sono state scoperte''. Per la morte di Falcone, ha aggiunto
Grasso, la ricerca della verita' deve andare avanti: ''non ci si
puo' fermare e accontentarsi''. (ANSA).
CLL/MRC
19-MAG-10 12:04
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INTERCETTAZIONI: GRASSO, SICUREZZA PREVALE SU PRIVACY BOSS
(ANSA) - ROMA, 19 MAG - ''Se la privacy crea problemi per
l'ordine pubblico e fa morire delle persone credo sia un valore,
quello della sicurezza, maggiore della privacy''. Cosi' il
procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, ha commentato le
recenti dichiarazioni del sottosegretario Daniela Santanche' che
si e' schierata a difesa della privacy dei boss mafiosi.
''E' un'opinione - ha detto Grasso a margine della
presentazione di un evento sulla legalita' - che certamente non
condivido, ma che rispetto come tutte le opinioni. Il problema
- ha aggiunto - e' cosa si dicono i mafiosi durante quei colloqui
e se servono poi per far commettere altri omicidi collegandosi
con le cosche che stanno fuori. Questo e' il problema''. (ANSA).
CLL/MRC
19-MAG-10 11:51
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lunedì 17 maggio 2010
MAFIA: GRASSO,PREOCCUPA DENARO SPORCO DIETRO SOCIETA' LEGALI
PER PROCURATORE ANTIMAFIA E' NUOVO FRONTE SU CUI LAVORARE
(ANSA) - TERNI, 17 MAG - ''La diffusione di denaro proveniente da profitti illeciti della mafia dietro societa' apparentemente legali e' un fenomeno preoccupante per il centro-nord Italia. Un nuovo fronte sul quale e' necessario lavorare per aggredire il patrimonio delle associazioni mafiose'': a dirlo e' stato oggi il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso agli studenti dell'istituto tecnico commerciale Cesi di Terni. L'incontro ha avuto come tema quello delle infiltrazioni mafiose e si e' svolto, nell'auditorium Falcone-Borsellino, nell'ambito delle iniziative previste in occasione del 18/o anniversario della strage di Capaci. ''Oggi, in un momento in cui sembra piu' importante la furbizia piuttosto che il valore dell'onesta, - ha detto Grasso - e' necessaria una nuova solidarieta' tra chi educa e chi produce legalita', perche' i giovani ci chiedono giuste rivendicazioni, ma il mondo degli adulti non sempre da' esempi corretti. Per questo ognuno deve fare la sua parte per contrastare comportamenti antisociali, perche' l'illegalita', come la mafia, e' un problema di tutti. Purtroppo pero' siamo ancora nell'Italia degli affari propri, e che affari, in un'Italia in cui si avverte una sensazione di grave crisi di legalita'''. (ANSA). YQ9-SEB 17-MAG-10 15:12
(ANSA) - TERNI, 17 MAG - ''La diffusione di denaro proveniente da profitti illeciti della mafia dietro societa' apparentemente legali e' un fenomeno preoccupante per il centro-nord Italia. Un nuovo fronte sul quale e' necessario lavorare per aggredire il patrimonio delle associazioni mafiose'': a dirlo e' stato oggi il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso agli studenti dell'istituto tecnico commerciale Cesi di Terni. L'incontro ha avuto come tema quello delle infiltrazioni mafiose e si e' svolto, nell'auditorium Falcone-Borsellino, nell'ambito delle iniziative previste in occasione del 18/o anniversario della strage di Capaci. ''Oggi, in un momento in cui sembra piu' importante la furbizia piuttosto che il valore dell'onesta, - ha detto Grasso - e' necessaria una nuova solidarieta' tra chi educa e chi produce legalita', perche' i giovani ci chiedono giuste rivendicazioni, ma il mondo degli adulti non sempre da' esempi corretti. Per questo ognuno deve fare la sua parte per contrastare comportamenti antisociali, perche' l'illegalita', come la mafia, e' un problema di tutti. Purtroppo pero' siamo ancora nell'Italia degli affari propri, e che affari, in un'Italia in cui si avverte una sensazione di grave crisi di legalita'''. (ANSA). YQ9-SEB 17-MAG-10 15:12
venerdì 14 maggio 2010
MAFIA: FALCONE; GRASSO, ADDAURA? SIAMO IN FASE DI INDAGINE
(V. '++ MAFIA: FALCONE; NUOVI INDAGATI PER...' DELLE 19:28)
(ANSA) - ENNA, 14 MAG - ''Siamo in fase di indagine''. E' l'unico commento rilasciato dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, sugli ultimi sviluppi nell'inchiesta sul fallito attentato dell'Addaura contro Giovanni Falcone. Grasso e' a Enna per partecipare alla cerimonia d'inaugurazione dell'auditorium Falcone-Borsellino della Procura della Repubblica di Enna. (ANSA). YUR-DA 14-MAG-10 19:55
(ANSA) - ENNA, 14 MAG - ''Siamo in fase di indagine''. E' l'unico commento rilasciato dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, sugli ultimi sviluppi nell'inchiesta sul fallito attentato dell'Addaura contro Giovanni Falcone. Grasso e' a Enna per partecipare alla cerimonia d'inaugurazione dell'auditorium Falcone-Borsellino della Procura della Repubblica di Enna. (ANSA). YUR-DA 14-MAG-10 19:55
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lunedì 10 maggio 2010
CAMORRA: CONTROLLO ORTOFRUTTA; GRASSO, FEDERALISMO MAFIOSO
(ANSA) - NAPOLI, 10 MAG - L'indagine sul controllo
dell'ortofrutta da parte di una alleanza tra cosche di diverse
regioni ha fatto emergere l'esistenza di un ''federalismo
mafioso'': lo ha detto il procuratore nazionale antimafia,
Pietro Grasso, che ha partecipato alla conferenza stampa
svoltasi nella procura di Napoli.
Grazie alle alleanze con altri clan della Campania, della
Calabria e della Sicilia, ha chiarito Grasso, i casalesi hanno
ottenuto il monopolio del trasporto dei prodotti ortofrutticoli
in gran parte d'Italia. Ne conseguono quelle che il procuratore
nazionale ha definito ''cose impensabili'': per esempio, per
essere impacchettate, le fragole vengono inviate da Vittoria, in
Sicilia, a Fondi nel basso Lazio; da li' vengono poi distribuite
in tutto il Sud Italia e a Milano: le conseguenze sui prezzi
sono enormi.
Grasso ha anche messo in rilievo l'arresto di alcuni
imprenditori siciliani tra cui Antonio e Massimo Sfraga legati
al boss latitante Matteo Messina Denaro e Giuseppe e Vincenzo
Ercolano, imparentati con la famiglia Santapaola. Grazie ai
legami con loro, i casalesi riuscivano a controllare
rispettivamente i mercati ortofrutticoli della Sicilia
Occidentale e di quella Orientale.
Le indagini coordinate dai pm Cesare Sirignano, Francesco
Curcio e Ivana Fulco si sono avvalse anche della collaborazione
di due collaboratori di giustizia: Felice Graziano, capo
dell'omoniMo clan di Quindici (Avellino) e di Carmine Barbieri,
gia' ''uomo d'onore'' della famiglia Madonia di Gela e definito
dagli investigatori di ''elevatissimo spessore''. (ANSA).
YBY/BOM
10-MAG-10 12:58
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venerdì 7 maggio 2010
MAFIA:GRASSO,MIRACOLOSI RISULTATI CONTRASTO CON POCHI MEZZI
(V. INTERCETTAZIONI: PM ANTIMAFIA, NO STRETTA... DELLE 15,22)
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - Hanno del ''miracoloso'' i risultati ottenuti nel contrasto alla criminalita' organizzata visto che avvengono a fronte di una scarsezza di mezzi. Lo ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso nella conferenza stampa alla quale ha partecipato al Csm con i componenti della Settima Commissione all'esito di un incontro con i 26 procuratori distrettuali antimafia. In questa riunione, racconta Grasso ''abbiamo parlato di quanto il nostro lavoro sia difficile dal punto di vista organizzativo e dei mezzi che spesso non rispondono ai risultati che otteniamo''. In queste condizioni ''si ha del miracoloso se si riescono ad avere successi. E in realta' non passa giorno senza che si raggiungano risultati''. Sulla questione delle risorse che non ci sono hanno insistito i pm antimafia nell'incontro con il Csm. ''Hanno posto l'esigenza che intervenga anche il ministro della Giustizia -riferisce il presidente della Settima Commissione Cosimo Ferri- mandando personale amministrativo, che va anche formato e dunque qualificato''. Cosi' come i procuratori chiedono di investire sulle forze dell'ordine ''perche' i risultati si raggiungono solo con la sinergia tra le istituzioni''. Da Grasso anche un invito a ''non ghettizzare'' il fenomeno della mafia al Sud, visto che e' presente anche nel Nord del Paese. (ANSA). FH 07-MAG-10 15:43
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - Hanno del ''miracoloso'' i risultati ottenuti nel contrasto alla criminalita' organizzata visto che avvengono a fronte di una scarsezza di mezzi. Lo ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso nella conferenza stampa alla quale ha partecipato al Csm con i componenti della Settima Commissione all'esito di un incontro con i 26 procuratori distrettuali antimafia. In questa riunione, racconta Grasso ''abbiamo parlato di quanto il nostro lavoro sia difficile dal punto di vista organizzativo e dei mezzi che spesso non rispondono ai risultati che otteniamo''. In queste condizioni ''si ha del miracoloso se si riescono ad avere successi. E in realta' non passa giorno senza che si raggiungano risultati''. Sulla questione delle risorse che non ci sono hanno insistito i pm antimafia nell'incontro con il Csm. ''Hanno posto l'esigenza che intervenga anche il ministro della Giustizia -riferisce il presidente della Settima Commissione Cosimo Ferri- mandando personale amministrativo, che va anche formato e dunque qualificato''. Cosi' come i procuratori chiedono di investire sulle forze dell'ordine ''perche' i risultati si raggiungono solo con la sinergia tra le istituzioni''. Da Grasso anche un invito a ''non ghettizzare'' il fenomeno della mafia al Sud, visto che e' presente anche nel Nord del Paese. (ANSA). FH 07-MAG-10 15:43
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lunedì 3 maggio 2010
LEGALITA': GRASSO, INFORMAZIONE IMPORTANTE IN LOTTA A COSCHE
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Non sono per la censura
dell'informazione. Pero' andava spiegato il contesto di quella
vicenda, magari intervistando la donna che ha definito il boss
arrestato 'un uomo di pace', rivelando cosi' che non si trattava
di cittadini di Reggio Calabria che inneggiavano al boss, ma di
parenti interessati a dare quell'immagine''. A dirlo e' stato il
procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, parlando ai
ragazzi ospiti di alcune comunita' di recupero nell'ambito
dell'appuntamento pomeridiano della prima tappa della Gerbera
gialla, l'iniziativa promossa dal coordinamento Riferimenti.
Il magistrato si e' riferito alla vicenda degli applausi
rivolti da alcuni parenti al boss Giovanni Tegano subito dopo
l'arresto, mentre usciva dalla Questura. ''L'informazione - ha
aggiunto - puo' essere piu' attenta e completa. Il giorno dopo
c'e' stata la reazione dei cittadini, non di parenti dei
poliziotti, questa volta, a dimostrazione che l'informazione ha
una grossa responsabilita'. E ne ha da decenni sulla Calabria
perche' e' mancata quella nazionale. I problemi di questa
regione non vanno fuori se l'informazione rimane locale. C'e'
voluto l'omicidio Fortugno e la strage di Duisburg per
risvegliare la cronaca nazionale e le coscienze addormentate di
tanti e di tante, anche di istituzioni''.
Grasso, nel corso dell'incontro, svoltosi in Comune, ha fatto
un excursus a tutto campo sulla 'ndrangheta, che, ha detto,
''non e' solo una'organizzazione criminale. Chiede il consenso
alle vittime e si insinua nelle mille pieghe del potere per
condizionarlo e modificarne le scelte. Un'organizzazione non
comune che, come hanno dimostrato molti atti processuali, cerca
di altalenare 'prestigio' e paura per inculcarsi tra i
cittadini''.
Ricordando un'intercettazione registrata a Palermo in cui due
mafiosi si dicevano ''noi campiamo per il popolino'', Grasso ha
spiegato che ''il senso di quella frase e' la gente non ci deve
temere, non deve avere paura di noi, ma ci deve volere bene'',
avanzando l'idea di una visione di ''mafia buona'' al contrario
di quella cattiva rappresentata in alcune intercettazioni tra
'ndranghetisti, in cui vengono ricordati ''i valori mitici della
'ndrangheta''. ''Principi, venuti meno - ha proseguito Grasso -
per i quali l'organizzazione si imponeva non per paura, ma per
rispetto''. (ANSA).
Y2F-SGH/MED
03-MAG-10 21:25
'NDRANGHETA: GRASSO, ABBIAMO ANTICORPI CONTRO INFILTRAZIONI
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Dobbiamo cercare di avere
gli anticorpi, e li abbiamo, sia all'interno delle istituzioni
che della societa' civile'': a dirlo, parlando a Reggio Calabria
con i giornalisti a margine della Gerbera Gialla, e' stato il
procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, in merito alla
presenza di una talpa delle cosche della 'ndrangheta tra le
forze dell'ordine, emersa nel corso di un'inchiesta contro
contro la cosca dei Pelle di San Luca e Morabito di Africo
chiamata 'Reale'.
''Siamo abituati - ha detto Grasso - al tipo di contesto in
cui si svolge il nostro lavoro. Sappiamo bene, non lo diciamo da
oggi, che la criminalita' organizzata, la mafia, la 'ndrangheta
e tutti gli altri tipi di criminalita' cercano di infiltrarsi
nelle istituzioni, cercano di corromperle. Hanno i mezzi per
farlo in un momento di grave crisi economica. Noi dobbiamo avere
gli anticorpi e li abbiamo. Abbiamo molta fiducia in questa
citta'''. (ANSA).
Y2F-SGH
03-MAG-10 12:22
LEGALITA': GRASSO, FORMARE GIOVANI A MEMORIA E ANTIMAFIA
(V. 'LEGALITA': MIGLIAIA IN CORTEO ..' DELLE 12.10 CIRCA)
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Un'antimafia della legalita', della memoria e della formazione dei giovani: e' questo il punto principale da realizzare'': a dirlo e' stato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, intervenendo, a Reggio Calabria, alla manifestazione della Gerbera gialla promossa del Coordinamento antimafia Riferimenti. ''La gerbera - ha aggiunto - e' un fiore molto resistente e da' l'idea della rinascita della primavera. E' un simbolo importante per Reggio e speriamo che sempre di piu' questa manifestazione, con la partecipazione della societa' civile, aiuti a risolvere quelli che sono i problemi di una comunita', di una regione e di un Paese. La mia presenza qui ha questo significato: cercare di creare un collegamento tra l'antimafia della legalita' e quella della societa' civile''. ''Ci sono tanti calabresi onesti che conosco - ha aggiunto Grasso - che non aspettano altro di fare sentire la voce e di alzare la testa. Naturalmente bisogna creare le condizioni con costanza e impegno. Sono fiducioso e ottimista''. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che e' stato sindaco di Reggio sino all'elezione alla presidenza della Regione, dal canto suo ha evidenziato come il Comune abbia deciso di avviare la revisione della toponomastica cittadina da via Apollo, diventata via Musella, proprio ''per dare un segnale importante dell'intenzione della citta' di reagire alla criminalita'''. ''Ventotto anni fa - ha detto la presidente di Riferimenti Adriana Musella, figlia di Gennaro Musella, l'imprenditore al quale e' stata intitolata una via di Reggio ucciso con un'autobomba 28 anni fa - Reggio fu scossa da un'esplosione. Oggi rinasce nei volti di questi ragazzi che ne rappresentano la speranza. Questo e' il doppio significato della Gerbera gialla: memoria e speranza perche' la memoria serve per poter costruire il futuro e la speranza e' quella che noi affidiamo a ognuno di questi ragazzi''. (ANSA). Y2F-SGH 03-MAG-10 12:18
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Un'antimafia della legalita', della memoria e della formazione dei giovani: e' questo il punto principale da realizzare'': a dirlo e' stato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, intervenendo, a Reggio Calabria, alla manifestazione della Gerbera gialla promossa del Coordinamento antimafia Riferimenti. ''La gerbera - ha aggiunto - e' un fiore molto resistente e da' l'idea della rinascita della primavera. E' un simbolo importante per Reggio e speriamo che sempre di piu' questa manifestazione, con la partecipazione della societa' civile, aiuti a risolvere quelli che sono i problemi di una comunita', di una regione e di un Paese. La mia presenza qui ha questo significato: cercare di creare un collegamento tra l'antimafia della legalita' e quella della societa' civile''. ''Ci sono tanti calabresi onesti che conosco - ha aggiunto Grasso - che non aspettano altro di fare sentire la voce e di alzare la testa. Naturalmente bisogna creare le condizioni con costanza e impegno. Sono fiducioso e ottimista''. Il presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, che e' stato sindaco di Reggio sino all'elezione alla presidenza della Regione, dal canto suo ha evidenziato come il Comune abbia deciso di avviare la revisione della toponomastica cittadina da via Apollo, diventata via Musella, proprio ''per dare un segnale importante dell'intenzione della citta' di reagire alla criminalita'''. ''Ventotto anni fa - ha detto la presidente di Riferimenti Adriana Musella, figlia di Gennaro Musella, l'imprenditore al quale e' stata intitolata una via di Reggio ucciso con un'autobomba 28 anni fa - Reggio fu scossa da un'esplosione. Oggi rinasce nei volti di questi ragazzi che ne rappresentano la speranza. Questo e' il doppio significato della Gerbera gialla: memoria e speranza perche' la memoria serve per poter costruire il futuro e la speranza e' quella che noi affidiamo a ognuno di questi ragazzi''. (ANSA). Y2F-SGH 03-MAG-10 12:18
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