mercoledì 26 maggio 2010
MAFIA: STRAGI'93; GRASSO,FATTE PER AGEVOLARE ENTITA' ESTERNA
(ANSA) - FIRENZE, 26 MAG - Le stragi mafiose del '93, fra
cui quella di via dei Georgofili a Firenze, erano tese a causare
disordine per dare ''la possibilita' ad una entita' esterna di
proporsi come soluzione''. Lo ha affermato Pietro Grasso,
procuratore nazionale antimafia, intervenendo ad un convegno
commemorativo della strage causata da un'autobomba la notte fra
il 26 e il 27 maggio 1993.
''L'attentato al patrimonio artistico e culturale dello Stato
- ha spiegato Grasso - assumeva duplice finalita': quella di
orientare la situazione in atto in Sicilia verso una prospettiva
indipendentista, che e' sempre balzata fuori nei momenti critici
della storia siciliana, e attuare una vera e propria
dimostrazione di forza attraverso azioni criminose eclatanti
che, sconvolgendo, avrebbero dato la possibilita' ad una entita'
esterna di proporsi come soluzione per poter riprendere in pugno
l'intera situazione economica, politica, sociale, che veniva
dalle macerie di Tangentopoli''.
Secondo Grasso ''certamente Cosa Nostra, attraverso questo
programma di azioni criminali, che hanno cercato di incidere
gravemente e in profondita' sull'ordine pubblico, ha inteso
agevolare l'avvento di nuove realta' politiche che potessero poi
esaudire le sue richieste''. D'altro canto, ha sottolineato il
magistrato, ''occorre dimostrare l'esistenza di una intesa
criminale con un soggetto anche politico in via di formazione,
intenzionato a promuovere e sfruttare una situazione di grave
perturbamento dell'ordine pubblico per agevolare le prospettive
di affermazione politica; e dimostrare l'esistenza di contatti
riconducibili allo scambio successivo alle stragi''. Per Grasso
quindi ''rimangono delle domande a cui bisogna dare risposta''.
(ANSA).
RED-CG/SPO
26-MAG-10 14:32