venerdì 11 maggio 2012

MAFIA: GRASSO, SU BENI CONFISCATI SERVE VISIONE MANAGERIALE

PIU' CHE VENDERLI IL NODO E' LIBERARLI DA IPOTECHE

(ANSA) - ROMA, 11 MAG -Sui beni confiscati ai mafiosi ''occorre una visione manageriale'' e piuttosto che concentrarsi sulla questione della vendita (la prevede ''gia' la legge attuale'') ''sarebbe meglio avere un po' di soldi per liberare i beni dalle ipoteche''. E' quanto sostenuto dal procuratore nazionale antimafia Piero Grasso intervistato da 'A Ciascuno il Suo' in onda domani su Radio 24, dopo che il ministro dell'Interno ha dichiarato di non aver paura di vendere i beni confiscati ai mafiosi. ''Il problema è che il 60% dei beni sono colpiti da ipoteca e quindi non si possono utilizzare'', ha evidenziato il procuratore. (ANSA). FH 11-MAG-12 19:03

SALONE LIBRO: GRASSO, CI VUOLE UNA RIVOLUZIONE CULTURALE

IL PROCURATORE PRESENTA IL LIBRO 'LIBERI TUTTI'

(ANSA) - TORINO, 11 MAG - ''A chi mi chiede quale legge vorrei venisse promulgata dico una legge che vieti a chi fa politica di fare affari''. Lo ha detto il procuratore antimafia Piero Grasso ai ragazzi oggi al Salone del Libro di Torino presentando il suo libro 'Liberi tutti' (Sperling & Kupfer), uscito in aprile e il cui titolo riprende quanto si dice durante il gioco del 'nascondino'. ''Chi interviene alla fine del gioco dice 'Liberi tutti' - ha spiegato Grasso - proiettandosi sul gruppo in un atto di condivisione che mi e' sempre piaciuto''. Parlando di lotta alla mafia Grasso ha detto di trarre sempre una grande forza personale negli incontri con i giovani: ''Ho bisogno del vostro sogno giovanile di cambiamento, dell'antimafia della speranza per completare il mio lavoro di antimafia basata sulla repressione del crimine mafioso che da solo non basta piu'''. ''I giovani - ha aggiunto - sono ingenui, gli anziani piu' cinici, oggi c'e' bisogno di una rivolta culturale, non possiamo piu' permetterci eroi, abbiamo bisogno di un movimento di massa, nella consapevolezza che la mafia non e' solo quella che uccide, ma e' un modo di essere. Bisogna partire dal basso e capire che chiedere favori, privilegi, evadere le tasse, rivendere gli appalti, svuotare le casse pubbliche, significa dare le basi alla mafia. Occorre una vera educazione alla legalita'''. ''In Italia c'e' una grande crisi di legalita' - ha proseguito Grasso -: auspico un potere politico che non cerchi solo il consenso, soprattutto al momento del voto, ma che si occupi del bene comune. Ci sono ancora troppi sprechi di denaro pubblico, si pensi alle tante opere mai concluse. Quando ci chiedono sacrifici dovrebbero pero' contrastare gli sprechi. C'e' ancora un pericoloso parallelismo tra la politica deteriore, spesso locale, e la mafia''. Grasso ha concluso dicendo che i suoi punti di riferimento sono ancora Falcone e Borsellino ''perche' hanno fatto tutto fino alla fine con la consapevolezza di rischiare la vita. Per non deludere me e tutti voi''. Ha poi mostrato ai ragazzi l'accendino che gli diede Falcone poco prima di morire dicendogli che glielo avrebbe richiesto se avesse ripreso a fumare: ''Lo tengo sempre in tasca, lo tocco quando ho bisogno di sentirlo vicino''. (ANSA). BEC 11-MAG-12 17:56

Intervista a l'Espresso