martedì 13 settembre 2011

MAFIA: GRASSO, CRISI AUMENTA RISCHIO 'MAFIZZAZIONE' ECONOMIA

(ANSA) - BERLINO, 13 SET - ''In un momento di crisi economica come questo, chi ha liquidi e' piu' potente rispetto a chi li deve chiedere con interessi esosi a una banca. Per cui il rischio di una 'mafizzazione' dell'economia, per usare un neologismo, e' ancora piu' alto''. Lo ha detto, stasera a Berlino, il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso nel corso di un incontro con il ministro degli Interni del Land della capitale tedesca, Ehrhart Koerting, a cui ha preso parte Laura Garavini, parlamentare italiana, membro della Commissione antimafia e organizzatrice della serata. ''Quando persone tendenzialmente oneste hanno il problema di sfamare i loro figli - ha spiegato Grasso -, sono piu' portati ad aderire all'offerta criminale. Ma anche i contributi e gli aiuti da parte dello Stato possono innescare un meccanismo deleterio, perche' quei contributi vanno a finire nelle mani della criminalita' organizzata. La crisi e' un fattore criminogeno'', ha chiosato Grasso. Seppure a Berlino la situazione non e' rosea e la criminalita' legata all'economia e' in aumento, soprattutto dall'Europa dell'est, nella capitale tedesca non ci sono indicatori che la crisi abbia influenzato direttamente una maggiore infiltrazione della criminalita' nella societa', ha spiegato il ministro degli Interni Koerting. A Berlino gli affari a piu' alto rischio di infiltrazioni criminali rimangono il mercato immobiliare e le sale per scommettitori, di videopoker, che permettono di lavare facilmente il denaro sporco, ha aggiunto Koerting. ''Chiediamo leggi che possano colpire meglio il falso in bilancio, la corruzione, tutti elementi dell'attivita' criminale legati agli affari - ha poi aggiunto il procuratore Grasso -, purtroppo non tutti i Paesi approvano provvedimenti simili. Soprattutto l'Italia''. L'incontro si e' svolto nell'ambito della 4/a edizione della Festa della legalita' e della gioia di vivere, organizzata a Berlino dall'associazione di commercianti italiani 'Mafia? Nein Danke', fondata da Laura Garavini dopo la strage di Duisburg del 2007.(ANSA). YYT 13-SET-11 21:43

lunedì 12 settembre 2011

MAFIA: GRASSO, MIGLIORARE COOPERAZIONE TRA ITALIA E GERMANIA

6 ARRESTI IN GERMANIA SOLO GRAZIE A INTERCETTAZIONI IN ITALIA

(ANSA) - BERLINO, 12 SET - Nella lotta alla criminalita' organizzata, la cooperazione tra Italia e Germania potrebbe essere molto piu' efficace se l'Italia recepisse le direttive Ue in materia di confisca dei beni e se la Germania riconoscesse il reato di associazione mafiosa e permettesse il sequestro di beni di soggetti indiziati. E' quanto emerso oggi, a Berlino, in un dibattito tra il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e il direttore della polizia criminale della capitale tedesca, Bernd Finger, invitati dall'Onorevole Laura Garavini (Pd) alla presentazione della 4.a Festa italiana della legalita' nell'ambito dell'iniziativa 'Mafia, Nein Danke!' della stessa Garavini, membro della commissione antimafia. ''L'arresto di sei persone legate alla 'Ndrangheta in Germania, a Singen (sud) e Francoforte (ovest), a marzo, e' stato possibile grazie a intercettazioni fatte da Reggio Calabria'', ha chiarito con un esempio il procuratore Grasso, ricordando come la legge tedesca sia piu' rigida in tema di intercettazioni e di sequestri, per cui e' richiesta una condanna definitiva. C'e' una cosa, pero', in cui la Germania si trova avanti rispetto all'Italia, ha fatto notare Finger: la ratifica della legge quadro europea 783/2006, che consente l'esecuzione di sentenze emesse in un Paese europeo anche negli altri Stati membri. Ma il Parlamento italiano non ha ancora approvato la direttiva, ha criticato Garavini, nemmeno dopo essersi impegnato a farlo con la legge comunitaria 2010: ''L'Italia e' la causa per cui non possono essere confiscati beni in Germania'', ha detto. ''Il nostro Paese impedisce a livello internazionale la lotta alla criminalita' organizzata - ha spiegato politica del Pd -, e rinuncia a miliardi preziosi'': la legge prevede che ''meta' dei beni sequestrati andrebbero al Paese che ha emesso l'ordine''. ''La cosa migliore che l'Unione europea potrebbe fare in termini di armonizzazione legislativa sarebbe la previsione in tutti i codici penali del reato di associazione mafiosa'', ha poi aggiunto Tano Grasso, presidente della Federazione delle associazioni antiracket italiane (Fai), invitato all'evento. Un tema pero' ostico a causa delle ''differenze culturali'', ha spiegato il procuratore Grasso: ''I giudici tedeschi fanno fatica a capire che l'associazione in se' e' il reato, perche' produce l'inquinamento di una societa'''.(ANSA). YYT-CB 12-SET-11 17:09

giovedì 8 settembre 2011

MAFIA: SPATUZZA; GRASSO, AVANTI CON PROCESSI CALTANISSETTA

(ANSA) - GENOVA, 8 SET - Il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si e' detto ''pienamente soddisfatto'' della concessione del programma di protezione a Gaspare Spatuzza, che ora viene considerato collaboratore attendibile. ''Ritengo - ha detto Grasso - che sia il modo migliore per poter far andare avanti i processi sulle stragi che si dovranno celebrare a Caltanissetta''. (ANSA). CH 08-SET-11 17:58

'NDRANGHETA: GRASSO,HA OPZIONATO MERCATO INTERNAZIONALE COCA

MAFIA CALABRESE PIU' FORTE GRAZIE ALLA ENORME LIQUIDITA'

(ANSA) - GENOVA, 8 SET - La 'ndrangheta si e' rafforzata ed e' ''piu' potente perche' ha piu' denaro e maggiore liquidita' derivante dal traffico di cocaina in via esclusiva con il Sud America. Ha opzionato il mercato mandando i suoi uomini sui luoghi di produzione''. Lo ha detto il procuratore antimafia Pietro Grasso oggi a Genova per una lectio magistralis al Festival dell'Acqua. Secondo il procuratore nazionale antimafia Cosa nostra in questo momento ''e' destrutturata perche' tutti i capi sono in carcere e non ci risulta che siano stati sostituiti. Cosa nostra - ha detto Grasso - e' vittima delle sue stesse regole e non sostituisce il capo finche' questo e' in vita''. Matteo Messina Denaro ''e' capo e latitante. Speriamo - ha concluso - che lo rimanga ancora per poco''.(ANSA). CH 08-SET-11 17:58

MANOVRA: GRASSO, PIU' RIGORE CONTRO EVASIONE FISCALE

PROCURATORE DNA, NO PARADISI OFF SHORE PER STOP EXPORT CAPITALI

(ANSA) - GENOVA, 8 SET - Sarebbe opportuno rafforzare la lotta all'evasione fiscale ''a livello nazionale ma anche a livello internazionale perche' riuscire a bloccare i paradisi off shore e' fondamentale per impedire l'export di capitali. Lo ha detto il procurtore nazionale antimafia Pietro Grasso oggi a Genova per una lectio magistralis al Festival dell'Acqua. ''Non c'e' dubbio - ha detto Grasso - che tutti i mafiosi che siamo riusciti a monitorare non pagavano le tasse. E proprio la differenza tra reddito accertato e mancata dichiarazione al fisco ci ha permesso di sequestrare e confiscare tutto quello che trovavamo''. Sullo scudo fiscale, Grasso ha poi detto che ''e' stato un errore. Proprio lo stesso concetto di scudo fiscale va messo in discussione''.(ANSA). CH 08-SET-11 17:56

mercoledì 7 settembre 2011

MANOVRA: GRASSO, CONTRO EVASIONE NORMA-MANIFESTO,SERVE ALTRO

(ANSA) - TORINO, 7 SET - Per il procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso la misure anti-evasione previste nella manovra varata dal governo ''sono una norma-manifesto, perche' quanti sono quelli che evadono 3 milioni di euro e che quindi hanno un reddito di 9? Pochissimi. Serve altro''. Il magistrato, ospite questa sera in un dibattito alla festa torinese del Pd, suggerisce di inserire nella legislazione un ''serio reato di evasione fiscale e la norma per punire chi commette l'auto-riciclaggio'', dopo avere ricordato che ''in Italia chi commette un reato non puo' essere punito per il denaro che viene dal reato e che nasconde''. (ANSA). BOT 07-SET-11 23:16

MAFIA:GRASSO,A NORD C'ERA TENDENZA A NEGARE,ORA GUARDIA ALTA

(ANSA) - TORINO, 7 SET - ''Al Nord c'era la tendenza a negare il fenomeno, ma le ultime indagini (tra cui l'inchiesta 'Minotauro' della Procura di Torino, ndr) hanno dimostrato che c'era una presenza radicata della 'ndrangheta e di altre organizzazioni criminali, radicate sia in Piemonte sia in Lombardia sia in Liguria''. Lo ha affermato Pietro Grasso, capo della Procura nazionale Antimafia, questa sera a Torino a un dibatitto sulle 'Mafie nel nord' organizzato alla festa del Pd. Per Grasso ''ora si tratta di tenere alta la guardia, per cercare di cogliere i segnali che possono poi rendere difficile il contrasto, una volta che c'e' l'infiltrazione mafiosa. Per fortuna - ha aggiunto il procuratore - al Nord c'e' un tessuto sociale non atavicamente rassegnato, come invece e' al Sud, e ci sono gli anticorpi, anche tra gli amministratori e i politici locali''. (ANSA). BOT 07-SET-11 21:21

lunedì 5 settembre 2011

MANOVRA: GRASSO (DNA), RISCHIO 'MAFIZZAZIONE' DEI CAPITALI

(ANSA) - ROMA, 5 SET - ''In un momento di profonda crisi e' tempo di sacrifici per tutti. Ma dal momento che la criminalita' organizzata dispone di piu' capitali e piu' forza liquida, e' maggiore il pericolo di una 'mafizzazione' dei capitali imprenditoriali''. A lanciare l'allarme e' il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, prima di intervenire alla festa del Pd di Pesaro. Alla domanda se le misure contenute nella manovra rischino di aprire lacune nella lotta alle mafie, Grasso fa presente che ''i problemi economici influiscono sull'intero sistema amministrativo, pubblico e giudiziario, anche perche' risorse e mezzi sono una base fondamentale per poter far funzionare la giustizia''. Chi pero' potrebbe avvantaggiarsi dei sacrifici imposti a tutti - fa presente Grasso, in vista del suo intervento, stasera alle 22, a 'La vita, istruzioni per l'uso ' - e' proprio la criminalita' organizzata, il cui denaro liquido di provenienza illecita puo' risultare utile a supportare attivita' imprenditoriali in difficolta' a causa della crisi. Quanto, infine, alle revisione delle circoscrizioni giudiziarie che il governo punta a introdurre nella manovra sotto forma di legge delega, Grasso aspetta di conoscere ''i termini precisi della proposta'', ma fa presente che ''la questione della riorganizzazione delle procure e' molto piu' vasto in ragione di una razionalizzazione che dovra' tenere presente sia delle incompatibilita' sia della specializzazione dei magistrati''. ''Sulla riorganizzazione degli uffici - conclude - ho alcune idee, ma le esprimero' qualora fossi interpellato in sedi istituzionali''. (ANSA). BAO 05-SET-11 19:16