NAVI PRODOTTI PERICOLOSI ORGANIZZATE DA CRIMINALITA' IN ITALIA
(ANSA) - BOLOGNA, 29 APR - L'Italia porta in Cina i propri
rifiuti pericolosi e se li riprende importando beni prodotti con
quelle stesse materie. E' la denuncia fatta dal procuratore
nazionale antimafia Piero Grasso in un convegno sulle ecomafie
in corso a Bologna.
''Ci sono container pieni di rifiuti che partono dai nostri
porti, da Venezia, Taranto, Gioia Tauro, diretti a Hong Kong e
in Cina - ha spiegato Grasso - dove vengono riciclati,
ritrattati e restituiti in Europa attraverso giocattoli o altro
materiale plastico. Quindi noi forniamo la materia prima per
auto-inquinarci di ritorno, e questo e' veramente assurdo''. E
ha aggiunto: ''Noi ci muoviamo con le procure ordinarie mentre
la criminalita' organizzata fa import/export con la Cina''.
Percio' servono soprattutto controlli, aspetto su cui il
procuratore ha lamentato ''una carenza assoluta'' specie da
parte degli enti locali. ''Non si puo' fare tutto con la polizia
giudiziaria - ha detto - o solo con i carabinieri del nucleo
tutela ambientale o con le varie sezioni specializzate, senza
l'apporto di chi ha il compito istituzionale di difendere il
territorio e tutelarlo da infiltrazioni e inquinamenti
pericolosi per i cittadini''. Infine ha ribadito che lo
smaltimento illegale dei rifiuti non e' un mercato parallelo
rispetto a quello legale: ''Con l'inserimento della criminalita'
organizzata, e' diventato tutto illegale''. (ANSA).
Y1C-CST
29-APR-10 14:24