INTERVISTA A PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA
(ANSA) - PODGORICA, 6 OTT - La necessita' di attuare
praticamente l'accordo di collaborazione fra Italia e Montenegro
nella lotta anticrimine sottoscritto il 22 settembre scorso a
Podgorica e' stata sottolineata dal Procuratore nazionale
antimafia, Pietro Grasso.
In una intervista al quotidiano montenegrino Vijesti, il
Procuratore Grasso ha detto che l'intesa da lui firmata il mese
scorso con il Procuratore generale del Montenegro, Ranka
Carapic, costituisce una sorta di test per il paese balcanico.
''Dobbiamo vedere come tale intesa verra' attuata
praticamente''. Poiche', ha spiegato Grasso, e' certo utile
firmare simili accordi, ''ma e' ancora piu' importante la loro
applicazione'' , con lo scambio di informazioni fra le strutture
dei due Paesi.
''Noi attendiamo informazioni che consentiranno indagini
contemporanee su reati compiuti da cittadini montenegrini
collegati con serbi, albanesi, kosovari'', ha aggiunto Grasso
che ha sottolineato come intese analoghe la Procura antimafia li
ha sottoscritti anche con Serbia, Macedonia e Kosovo, e lo fara'
prossimamente con Croazia, Bosnia e Bulgaria.
Grasso si e' poi riferito a un fenomeno a suo avviso nuovo,
definito 'multitrafficking', che dimostra la tendenza delle
organizzazioni criminali ad alzare il tiro e intensificare la
loro attivita', facendo ad esempio trasportare droga, armi o
esplosivi a persone fatte entrare in un paese clandestinamente.
Il Procuratore nazionale antimafia ha quindi detto di
ritenere che la mancanza di un accordo sull'estradizione fra
Italia e Montenegro non costituisca un ostacolo alle indagini.
''L'importante e' che il criminale venga portato dinanzi al
giudice e venga processato, poco importa se cio' avviene in
Italia o in Montenegro''. (ANSA)
COR-QN
06-OTT-10 19:12