PROCURATORE ANTIMAFIA, ANCHE VITO CIANCIMINO DEPISTO' INDAGINI
(ANSA) - PALERMO, 6 GEN - ''Quella mattina di 31 anni fa ero
proprio davanti a questo scivolo di cancello a esaminare l'auto
e tutto quello che era successo, perche' quel giorno ero di
turno come giovane sostituto procuratore a Palermo. Dopo le
prime indagini ho avuto delle intuizioni che pero' non si sono
mai potute dimostrare. Cioe' che si tratta di un delitto
politico-mafioso, non solo mafioso e non solo politico. Nemmeno
all'interno di Cosa nostra si riescono ad avere notizie su
questi fatti eccezionali per un'organizzazione criminale che
spesso e' stato braccio armato di altri poteri''. Lo ha detto il
procuratore antimafia Piero Grasso, oggi a Palermo per il
31/simo anniversario dell' uccisione del presidente della
regione siciliana Piersanti Mattarella.
''E' questo il contesto - ha aggiunto - in cui va indagato
questo omicidio che ha fermato un cambiamento e uno sviluppo. Ci
dobbiamo chiedere in 31 anni cosa e' stato fatto per avviare
quel cambiamento e quello sviluppo. Ma questo e' un altro
discorso''.
''La particolarita' - ha proseguito - e la complessita' del
movente o dei moventi dell'omicidio ha impedito che si facesse
piena luce. Ci sono state azioni di depistaggio nel corso delle
indagini. C'e' stata, in particolare, un'attivita' di
depistaggio di Vito Ciancimino allora collante tra politica e
mafia nell'attribuire alle Brigate rosse l'omicidio. Questo e'
indicativo del tentativo di portare da un'altra parte i vertici
investigativi dell'epoca''.(ANSA).
FK
06-GEN-11 13:03