CAPO DNA A LAMEZIA: MODO MIGLIORE DEL PAESE PER INVESTIRE
(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 22 GIU - ''Questa e' una
terra che ha bisogno di ulteriori risorse perche' ci sono
persone che lavorano e credono in quello che fanno. Questo e' il
modo migliore per investire le risorse nel nostro Paese, nel
tentativo di migliorare questa comunita' e questa societa'''. A
dirlo e' stato il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso,
al termine di un incontro che ha avuto oggi con il procuratore
di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, e con le forze dell'ordine.
Grasso incontrera' poi i magistrati della Dda di Catanzaro ed
in serata partecipera' al festival dei libri sulle mafie,
''Trame''.
''Abbiamo fatto il punto della situazione - ha aggiunto - che
e' certamente positivo perche' l'operazione di sequestro di oggi
di beni per 200 milioni di euro e la risoluzione di un caso di
omicidio di qualche giorno fa ci fanno intravedere una volonta'
di fare da parte delle forze dell'ordine e della magistratura
veramente eccezionale. I risultati sono sempre miracolosi
rispetto ai mezzi ed alle risorse che si hanno a disposizione''.
''Bisogna combattere sia la grande criminalita' che la
microcriminalita' - ha aggiunto Grasso - cosa che gia' si fa. La
mia venuta qua e' per puntare i riflettori su Lamezia Terme, per
focalizzare l'attenzione anche del Governo perche' questa e' una
terra che ha bisogno, come il resto della Calabria, di risorse e
mezzi per poter continuare questa battaglia contro il crimine
organizzato, ma, soprattutto, perche' questo deve costituire il
volano affinche' si attivi il risveglio di una societa'. Non
piu' indifferenza e rassegnazione. Qui si percepisce che c'e' la
voglia di colpire coloro che detengono un potere che viene usato
contro dei sudditi, con gente che non sente il sapore della
democrazia, della liberta'. Questo e' cio' che e' piu'
importante: avere la partecipazione sociale della comunita' in
questa opera di risveglio e di restaurazione dei valori
democratici''.
Grasso, in merito al problema delle estorsioni, si e' poi
chiesto ''quanto deve durare la sottomissione a questo balzello
che si deve pagare per avere una protezione da pericoli che gli
stessi soggetti mettono contro di te? Ci vuole la rivoluzione
culturale degli imprenditori e dei commercianti in genere''.
Il procuratore nazionale antimafia, infine, ha sottolineato
che ''da tempo la strategia del sequestro e della confisca dei
beni mafiosi e' una strategia per contrastare quelle che sono le
infiltrazioni. Oggi si sequestrano anche aziende e imprese
mafiose''. (ANSA).
YF2/MED
22-GIU-11 18:44