ANCHE IN TOSCANA RISCHIO DI CONDIZIONAMENTO IMPRESA E ECONOMIA
(ANSA) - LIVORNO, 14 OTT - ''La mafia e' un problema
nazionale, non si puo' ghettizzare soltanto alle Regioni del
sud. Lo dicevamo da tempo, ma ora ne abbiamo le prove, lo
abbiamo dimostrato, attraverso tutte le indagini che si fanno
nelle Regioni del centro nord dove vengono fuori gli interessi
criminali''. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia
Pietro Grasso rispondendo alle domande dei giornalisti a margine
di un dibattito organizzato a Livorno sul tema della legalita'
dall'associazione politica 'IdeaLi'.
''Noi usiamo il termine mafia in senso generico, ma
intendiamo anche la 'ndrangheta, la camorra, la Sacra corona
unita pugliese, insomma le criminalita' tradizionali - ha
aggiunto Grasso - Queste usano le Regioni del nord per investire
i loro profitti illeciti in un contesto in cui possono
mimetizzare la loro presenza anche attraverso facce pulite,
attraverso imprenditori del luogo e questo determina un pericolo
per l'inquinamento dell'economia libera, del libero mercato,
della libera imprenditoria perche' dove arriva un'impresa
mafiosa, puo' arrivare l'intimidazione, l'oligopolio o il
monopolio su una certa attivita', arrivano controlli su
determinate forniture, controlli sulle attivita' di assunzione
del lavoro e tutto il resto''.
''La Toscana - ha proseguito il magistrato - presenta questo
aspetto: e' una delle Regioni dove si investono questi profitti.
Ci sono anche delle zone della Toscana dove ci sono degli
insediamenti di questo tipo. Per esempio in provincia di
Livorno, quella di Cecina e Rosignano e' una zona dove sono
state fatte indagini che hanno messo in luce questa presenza di
criminalita' legata a quella organizzata del sud che ha cercato
di condizionare le imprese edili, che ha cercato di inserirsi in
questo campo. Nessuna Regione puo' dichiararsi immune''. (ANSA).
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14-OTT-11 18:39