(V. ''MAFIA: MARONI, ISTITUITE WHITE LIST ...'' DELLE 15.40)
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Affinche' non rimanga lettera morta
il decreto che istituisce la 'white list' delle imprese edili
'pulite' che possono partecipare agli appalti pubblici, è
necessario trasferire alle prefetture competenti, tramite un
apposito protocollo d'intesa, tutte le notizie ricavate dalle
indagini antimafia. Lo sottolinea il Procuratore nazionale
antimafia Pietro Grasso.
"Proprio perchè la Banca dati nazionale unica della
documentazione antimafia entrerà in vigore solo tra 24 mesi,
auspico - ha detto Grasso - che tutte le informazioni utili per
evitare le infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti
possano già sin d'ora, attraverso un protocollo d'intesa
nazionale, pervenire, compatibilmente alle esigenze
investigative, alle Prefetture competenti a rilasciare le
certificazioni". "E' necessario ora trovare un modello operativo
che possa assicurare uniformità di comunicazione e di scambio di
informazioni tra l'autorità giudiziaria e il Ministero
dell'Interno", ha aggiunto Grasso.
"Sono stato da sempre - ha proseguito Grasso - propugnatore
delle creazione di white list, che peraltro hanno trovato
efficace applicazione nelle procedure degli appalti pubblici per
la ricostruzione de L'Aquila, e sono certo che saranno utili
anche per i lavori dell'Expo 2015 a Milano". "La mia
contrarieta' era riferita non alle white list, - ha spiegato
Grasso con riferimento alla passata polemica con il ministro
Renato Brunetta - ma ad una generalizzata e presunta volonta',
da parte del governo, di abolire completamente le certificazioni
antimafia, che peraltro erano state appena regolamentate nel
cosiddetto Codice antimafia". (ANSA).
NM
17-OTT-11 21:07