martedì 17 luglio 2012

MAFIA:GRASSO,DURI COLPI A COSA NOSTRA,MA RESTA MOLTO DA FARE

ARMONIZZARE LEGGI IN UE PER LOTTARE CONTRO RETI CRIMINALI

(ANSA) - PARIGI, 17 LUG - A vent'anni dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la mafia siciliana ''ha subito colpi molto duri, che hanno notevolmente limitato la sua capacita' militare e il suo radicamento sul territorio'' ma ''resta ancora molto da fare''. Lo afferma il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro. L'azione contro Cosa Nostra, aggiunge, e' stata anche finanziaria, con ''oltre quaranta miliardi di euro di beni mafiosi di ogni sorta sequestrati in quattro anni'', anche se purtroppo ''questi beni non sono gestiti come si dovrebbe, passa troppo tempo tra il sequestro e la confisca effettiva. I beni si deteriorano. Bisogna mantenerli, levare le ipoteche, indagare sui patrimoni per stabilire se sono reali o contraffatti. Questo richiede risorse umane e finanziarie che non sempre abbiamo''. Grasso si sofferma poi sui legami tra le mafie italiane (Cosa Nostra, ma anche camorra e 'ndrangheta) e ''le piu' importanti organizzazioni criminali internazionali'', dall'Europa dell'Est al Sudamerica all'Africa, ''tutte inserite in una trama organica di reti criminali legate da accordi per gestire in comune i traffici illeciti''. Una rete che si intreccia anche a quella delle ''formazioni terroriste'', dalle Farc all'Eta ad Al Qaida. ''Le reti criminali approfittano delle differenze di legislazione per svilupparsi nei Paesi in cui le leggi non sono restrittive come le nostre - conclude - e' assolutamente necessario che l'Europa si doti di leggi omogenee per poter rafforzare la cooperazione internazionale, in particolare per quanto riguarda il sequestro dei beni. E' un tema che abbiamo piu' volte evocato con i nostri colleghi francesi''.(ANSA). Z13 17-LUG-12 11:48