LEGGE ANTICORRUZIONE, CI SI ASPETTAVA DI PIU' SUL PIANO TECNICO
(ANSA) - PADOVA, 26 OTT - ''Per noi che facciamo questo
lavoro di repressione rintracciare il denaro delle mafie e' la
sfida del nuovo millennio'': lo ha detto Piero Grasso,
procuratore nazionale antimafia, intervenendo a un convegno
sulla legalita' a Padova.
''Intercettare il denaro che proviene dalle attivita'
illecite e' una priorita' assoluta. Il potere del danaro e'
sempre piu' forte: chi ha liquidita' in un momento in cui non ce
n'e' - ha rilevato - produce un inquinamento di tutto il sistema
economico. Assistiamo inquinamento anche del settore
dell'economia e del riciclo dei rifiuti, oltre a quelli classici
dell'edilizia o del commercio. Abbiamo assistito a tante
situazioni in cui si inizia con piccoli prestiti fino a che si
svuota l'impresa e i precedenti soci rimangono intestatari per
evitare il sequestro e la confisca da parte della magistratura.
120 miliardi di euro di evasione fiscale, 60 miliardi di euro di
corruzione sono soldi che vengono sottratti al nostro sistema
economico, se tutto questo viene messo insieme ai traffici
illeciti, arriva a quasi un terzo della nostra economia. Ma
perche' i cittadini onesti devono sopportare da soli tutto il
peso dei servizi sociali? E' un problema di equita' sociale. Da
questo punto di vista la legge sulla corruzione appena proposta
costituisce un risultato apprezzabile dal punto di vista
politico, ma dal lato tecnico giuridico ci si poteva aspettare
qualcosa di piu'''.
YV7-NR
26-OTT-12 12:00