DISCONTINUITA' CON PDL;MONTI AMMETTA OSTACOLI FRAPPOSTI A RIFORMA
(di Paolo Cucchiarelli)
(ANSA) - ROMA, 20 FEB - ''Il nuovo governo deve marcare una
discontinuita' con gli anni di potere di Berlusconi e riscrivere
subito le norme contro la corruzione, deve dare un segnale
immediato al paese e all'Europa''. Dopo 43 anni Piero Grasso
vedra' le elezioni dall'altra parte del tavolo; non piu' da
magistrato e da Procuratore nazionale Antimafia. All'ANSA, in
attesa di poter far proposte operative,spiega che la legge sui
pentiti deve essere rivista e adeguata superando le pressioni
che ci sono state da parte dei ''colletti bianchi'' che hanno
fatto nascere una legge inadeguata su quel delicato e decisivo
fronte che è la corruzione.
La vecchia legge del ''segui i soldi'' va perseguita dal
nuovo esecutivo perche' - dice - la corruzione e' una emergenza
che mina qualsiasi capacita' di iniziativa se non adeguatamente
fronteggiata; ''e' come sciare su un solo sci'',dice l'ex
magistrato.''Insieme al tema del lavoro, e' la principale
emergenza nazionale. Percio' il nuovo Parlamento ha il compito
chiaro di colpire il diffusissimo sistema di corruzione che
autorevoli istituzioni quantificano in 50/60 miliardi l'anno, un
danno drammatico per l'intero sistema economico che pesa sulle
spalle dei cittadini che vivono onestamente''.
Il capolista al Senato del Pd nel Lazio spiega che c'e' una
grave debolezza nella attuale normativa che va corretta quanto
prima: ''La corruzione non ha parti lese ma si configura come un
accordo tra due persone che vengono punite con la stessa pena.
Pertanto, per farla emergere, e' necessario innanzitutto
prevedere dei benefici premiali per chi la denuncia''.
Insomma i pentiti della tangente potrebbero aiutare molto a
''rovesciare'' il tavolo della corruzione.
''Inoltre vi e' una pletora di dipendenti e impiegati che
dall'interno della pubblica amministrazione percepiscono
l'esistenza di pratiche corruttive e per spingerli a segnalarle
occorre garantire loro una protezione, uno scudo che li difenda
dalle ritorsioni. Bisogna percio' chiedersi: perche' fino ad
oggi non si e' mai parlato di benefici premiali? E perche' sono
stati abbreviati i termini per la prescrizione?''.
La risposta che si da' l'ex Procuratore Antimafia e' disarmante:
''Credo che nel Parlamento uscente abbia agito un blocco di
potere che non ha voluto un sistema giudiziario adeguato e
davvero efficace contro i corrotti. Non si spiega altrimenti lo
sdoppiamento delle ipotesi di concussione, che ha finito per
punire anche chi e' costretto a pagare per ottenere un suo
diritto, cosi' come l'introduzione di nuove figure di reato come
il traffico di influenza e la corruzione tra privati, che hanno
bisogno di una piu' rigorosa formulazione''.
Il governo Monti - spiega ancora - ''ha perso un'occasione e il
ministro Severino ha fatto quel che ha potuto: forse e' arrivato
il momento che Monti ammetta la difficolta' e gli ostacoli
creati dal Pdl. Il Partito democratico aveva presentato
emendamenti che non sono stati accolti: tra pochi giorni avremo
pero' la possibilita' di scrivere una legge efficace, senza
condizionamenti, per fare una lotta vera contro i corrotti''.
(ANSA).
CP
20-FEB-13 18:02