NON E' UN PENTITO MA UN DICHIARANTE
(ANSA) - ROMA, 13 MAG - "Sbagliato evocare una Commissione
d'inchiesta sui pentiti, perché Massimo Ciancimino non è un
pentito". Il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso,
commenta così- ospite al Salone del Libro di Torino, per
Storiacce di Radio 24 che andrà integralmente in onda domani
alle 19.30 su Radio 24 - le recenti polemiche, dopo l'arresto
del figlio di don Vito, per truffa e calunnia aggravata. "Si può
pure fare la Commissione d'inchiesta, ma se è riferita a
Ciancimino jr ne rimarrebbe fuori proprio lui, l'origine. Lui
non è un pentito, è un dichiarante e le sue dichiarazioni, se
riscontrate sono utili, altrimenti- aggiunge Grasso - non
vengono neanche prese in considerazione". Rispondendo alle
domande di Raffaella Calandra, il procuratore Grasso parla anche
dell'ombra del puparo, ipotizzata dietro il foglietto di Massimo
Ciancimino risultato manomesso. "Le indagini vanno avanti e
cercheremo di accertare la verità, anche se spesso la verità
processuale è relativa. Ma bisogna continuare a cercare la
verità assoluta: non si può pensare- commenta ancora Grasso
ospite di Radio 24 al Salone del Libro di Torino - di calare una
coltre sul passato, se vengono fuori degli elementi nuovi, anche
dopo anni". A chi ha criticato le indagini sulla trattativa
Stato-Mafia, "dicendoci che spendevamo male i soldi dei
contribuenti, io rispondo - dice il procuratore a Radio 24 - che
lo dobbiamo ai cittadini e ai parenti delle vittime, di
accertare sempre e ad ogni costo la verità".
(ANSA).
CP
13-MAG-11 20:27