martedì 25 ottobre 2011
MAFIA: GRASSO, IL NUOVO CODICE 'CANCELLA' LA 'NDRANGHETA (2)
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - Il nuovo Codice, ha infatti spiegato
Grasso, ha abrogato il decreto, poi convertito in legge, che
istituiva l'Agenzia nazionale per i beni confiscati e
sequestrati alla criminalita' organizzata. Ma in quel
provvedimento il governo aveva inserito una norma che
qualificava la 'Ndrangheta come organizzazione criminale di
stampo mafioso, al pari di Camorra e Cosa Nostra. Abrogando il
testo, ha detto Grasso, il legislatore ha 'abrogato' anche la
'Ndrangheta.
Ma il procuratore e' andato ben oltre e durante la
presentazione del 'Commento al codice antimafia' - un testo che
illustra le novita' introdotte - ha criticato diversi punti del
provvedimento. ''Da un nuovo codice ci si aspetta chiarezza e
certezza interpretativa per una piu' agevole consultazione
normativa - ha sottolineato - e invece c'e' stata una
incomprensibile autolimitazione da parte del governo, che ha
lasciato fuori dal provvedimento norme di primaria importanza
per il contrasto alla mafia''. Norme che Grasso chiama 'di
contorno' ma che sono pero' ''fondamentali'' come lo
scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa, i colloqui a
fini investigativi, le leggi sulle vittime della mafia e quelle
sugli appalti. ''Ci saremmo aspettati che tutte queste leggi
fossero unificate nel codice, ma cosi' non e' stato''.
Secondo il procuratore, inoltre, anche nelle norme che sono
state inserite ci sono una serie di ''carenze''. Come quelle
riguardanti la 'Ndrangheta, ad esempio, ma anche quelle che
riguardano i termini per il decreto di confisca dei beni della
criminalita' organizzata. I 5 anni previsti per giungere, anche
in appello, alla confisca di beni e aziende sono, secondo
Grasso, termini ''draconiani'': ''sembra un po' di sentire - ha
affermato - l'eco del processo breve''.
''Non si puo' continuare a spacciare per Codice antimafia
cio' che non lo e', questo e' il Codice delle misure di
prevenzione e della documentazione antimafia. Ma sono fiducioso
- conclude il procuratore nazionale antimafia - che si possa
arrivare a quelle modifiche normative necessarie. Abbiamo tre
anni davanti e dobbiamo cercare di approntare migliorie ad un
provvedimento approvato troppo in fretta''. (ANSA).
GUI
25-OTT-11 13:35