(V. 'COMUNALI:PALERMO;PANNELLA,IMPEDITO DI...' DELLE 11.29)
(ANSA) - CATANIA, 7 MAG - Sono due le interpretazioni che si
possono dare se nelle carceri di Palermo non si e' votato: ''una
protesta nei confronti della politica'' o che ''nessuno ha dato
indicazioni di voto'' come si faceva una volta. E' la chiave di
lettura del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso sulla
mancanza di seggi negli istituti penitenziari del capoluogo
siciliano.
''Non solo nessuno ha votato - rileva il magistrato a margine
dell'inaugurazione del Festival della legalita' a Catania - ma
non e' stato richiesto neppure il seggio volante, quindi non
c'era nemmeno la richiesta preventiva. Cio' puo' dar luogo a
diverse interpretazioni: una e' una sorta di protesta nei
confronti della politica. Pero' - osserva Grasso - ci potrebbe
essere anche un'altra motivazione, che e' positiva, e cioe' che
nessuno ha dato indicazioni sul voto come si pensava una volta,
perche' mancano strutture capaci di farlo''.
'' Ricordo un pizzino - sottolinea il procuratore nazionale
antimafia - che abbiamo sequestrato nel corso delle indagini
quando ero procuratore a Palermo. Allora c'era qualcuno che
chiedeva a Provenzano di dare indicazioni per chi dovesse
votare. Purtroppo, pero', non abbiamo trovato il pizzino di
risposta''.
A un giornalista che gli ha chiesto se questo atteggiamento
potrebbe essere confermato al ballottaggio Grasso ha risposto:
''Non lo so. Staremo a vedere. Io credo che rimarra' questa la
posizione. Quindi nessuna richiesta del seggio''. (ANSA).
DA-TR
07-MAG-12 12:04