PROCURATORE: CHIARO LEGAME TRA CORRUZIONE E CRIMINE ORGANIZZATO
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 3 MAG - ''Accelerare i processi per
fare in modo che si svolgano in tempi ragionevoli non significa
accorciare i termini di prescrizione dei reati. Altrimenti si
corre il rischio di attribuire facili patenti di impunita'''.
Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso,
intervenendo a Reggio Calabria, nella sede del Consiglio
regionale, alla presentazione del volume 'Vittima di mafia', di
Salvatore Ulisse di Palma, dedicata alla figura dell'ingegnere
Gennaro Musella, ucciso 30 anni fa in un attentato.
''La tagliola della prescrizione - ha aggiunto Grasso - non
puo' impedire l'accertamento della verita'''.
Insieme a Grasso hanno partecipato al dibattito il presidente
del Consiglio regionale, Francesco Talarico; il giornalista
Domenico Nunnari, che ha moderato l'incontro; il presidente del
coordinamento antimafia Riferimenti, Adriana Musella, il
questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, e lo stesso
autore del libro.
Un successivo passaggio del suo intervento Grasso lo ha
riservato al tema della corruzione. ''Emerge chiaro il legame
tra corruzione e crimine organizzato - ha detto il Procuratore
antimafia - anche in terre lontane dal Mezzogiorno. E' dunque
necessario approntare strumenti efficaci perche' questo tipo di
reato sia effettivamente scoperto e punito. Ci sono, infatti,
reati senza vittime, ma in questo caso, la vittima e' la
societa'. Secondo alcune stime prodotte da autorevoli centri di
ricerca mondiali, corruzione piu' evasione fiscale nel nostro
Paese assommano a circa 170 miliardi di euro all'anno, a cui si
aggiungono i 180 miliardi di euro frutto delle attivita' del
crimine organizzato, quasi un terzo del Pil. Tutto cio' non e'
piu' sopportabile. E' nostro dovere intervenire: lo dobbiamo
soprattutto ai tanti giovani senza occupazione che emigrano per
non cadere nella trappola mafiosa''. (ANSA).
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03-MAG-12 20:17