giovedì 21 marzo 2013

MANGANELLI:GRASSO,IO PERSO AMICO E ITALIA FEDELE SERVITORE

(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Antonio Manganelli, ha dichiarato durante la sua commemorazione nell'Aula di Palazzo Madama il presidente del Senato Pietro Grasso, e' stato ''un eccezionale servitore dello Stato. Eccezionale nel senso di non comune, di difficile da trovare, per intelligenza, umanita', onesta', competenza, dedizione, e per la rara concomitanza in una persona sola di tutte queste doti assieme''. ''Come presidente del Senato mi unisco alle espressioni di stima e rispetto unanimemente espresse dal mondo istituzionale. Ma lui - ha aggiunto - era per me anche un caro e affettuoso amico, con il quale avevo avuto occasione di collaborare piu' volte nel corso della mia carriera in Magistratura. Piu' volte le nostre vite si erano incrociate. Manganelli e' stato protagonista di alcuni momenti fondamentali della mia vita professionale: lo ricordo accompagnare Tommaso Buscetta in aula, nel corso del maxi-processo a Cosa nostra dove ero giudice a latere; lo ricordo, da componente della Commissione Centrale per i programmi di protezione nei confronti dei testimoni e collaboratori di giustizia, nella sua veste di Direttore del Servizio Centrale di Protezione; lo ricordo Questore bravissimo nella realta' tanto difficile di Palermo, dove ero arrivato da Procuratore''. ''In tutti questi e altri momenti - ha detto ancora - e' stato per me fondamentale punto di riferimento perche', oltre alla sua esperienza di raffinato ed intelligente investigatore, sapeva mettere in campo squadre di uomini che con lui condividevano gli stessi ideali e gli stessi valori. Negli ultimi anni, da Procuratore nazionale antimafia, ho avuto modo di collaborare quasi quotidianamente con Antonio, prima designato al vertice del Dipartimento della pubblica sicurezza, quindi all'incarico di Capo della Polizia, un riconoscimento dovuto alla sua vita e alla sua carriera, al servizio reso allo Stato a protezione dei cittadini onesti e contro ogni forma di criminalita'''. ''Di lui - insiste Grasso - ricordo la semplicita', l'affettuosita' e la lealta' con cui quotidianamente sapeva relazionarsi con gli uomini da lui diretti. Era un Capo rispettato e amato, che sapeva farsi carico della responsabilita' e del peso, anche impopolare, che spesso comporta ricoprire cariche cosi' importanti''. ''Mi auguro che questa sua testimonianza possa essere di esempio per tutte le donne e gli uomini che quotidianamente, nelle forze dell'ordine, mettono la loro vita al servizio dello Stato. Sono certo di interpretare il sentimento di unanime cordoglio e commozione di tutti voi e del Paese nell'esprimere l'affetto alla moglie Adriana, alla figlia Manuela e a tutti i familiari di Antonio Manganelli. Il Paese ha perso un grande poliziotto, un grande uomo, io ho perso anche un amico''. Grasso ha invitato pertanto l'Assemblea ''ad osservare, in sua memoria, un minuto di silenzio e di raccoglimento''. (ANSA). BSA 21-MAR-13 16:10